Amazon Kuiper, sfida a Starlink: quando arriva il servizio internet di Bezos
Amazon è pronta a lanciare i primi 27 satelliti della sua rete di banda larga globale Project Kuiper, concorrente a Starlink, entro fine 2025.

Amazon lancia la sfida a Starlink con il Project Kuiper. Il colosso dell’e-commerce manderà in orbita i primi 27 satelliti della sua rete di banda larga in orbita, che punta a fare concorrenza a Elon Musk nella fornitura di internet su scala globale.
L’obiettivo della multinazionale fondata da Jeff Bezos è di riuscire ad attivare entro la fine del 2025 il servizio, che dovrebbe includere a regime 3.200 satelliti.
Amazon Kuiper, data di lancio
Il lancio inaugurale è programmato per mercoledì 9 aprile (alle ore 18 italiane) dalla base di Cape Canaveral, in Florida, dove il carico della missione “KA-01” (Kuiper Atlas 1) sarà spedito nello spazio un razzo Atlas V della United Launch Alliance (ULA, joint venture tra Lockheed Martin e Boeing), a un’altitudine di 450 chilometri.
Si tratta del primo decollo degli oltre 80 vettori che raggiungeranno l’orbita bassa terrestre, trasportando ognuno una decina di satelliti, per comporre la costellazione della rete di Amazon.
Nei prossimi anni sono previsti altri sette lanci Atlas V e 38 lanci su Vulcan Centaur, il razzo più grande di ULA.
Per rispettare le scadenze fissate dalla Federal Communications Commission (FCC), Amazon deve mandare in orbita almeno 1.618 satelliti entro luglio 2026. Per questo altre 30 spedizioni dovrebbero essere effettuate dalle agenzie spaziali Arianespace, dalla Blue Origin di Jeff Bezos, ma anche dalla stessa SpaceX di Elon Musk.
Una volta in orbita, i satelliti compiranno un giro ogni 90 minuti attorno al pianeta, a una velocità di oltre 27.359 km orari.
Bezos sfida Starlink
Nel 2023 Amazon aveva già fatto dei test di lancio con la missione Protoflight, su dei satelliti però molto più arretrati tecnologicamente rispetto a quelli attuali, nei quali sono stati sviluppati sistemi e sottosistemi a bordo.
Tra i miglioramenti rientrano soprattutto le antenne a scansione elettronica (phased array), i processori, i pannelli solari, i sistemi di propulsione e i collegamenti ottici inter-satellitari.
Inoltre, per evitare l’inquinamento luminoso prodotto dai satelliti di Starlink, Amazon ha foderato i propri con una pellicola a specchio dielettrica, così diminuire il disturbo della visibilità agli astronomi da terra.
Kuiper e Starlink, cosa cambia
Da quando nel 2019 Jeff Bezos ha annunciato il progetto Kuiper, con 10 miliardi di dollari di piano investimenti, SpaceX ha lanciato nel frattempo quasi 8mila satelliti Starlink, fornendo internet ad alta velocità a oltre 5 milioni di utenti in 125 paesi, e sviluppando anche la divisione militare Starshield.
Amazon punta dunque a ridurre il pesante ritardo con una tecnologia più avanzata, modernizzata soprattutto grazie a dei link ottici che potrebbero ridurre la dipendenza dalle stazioni a terra e permettere una copertura planetaria anche con una costellazione numericamente inferiore rispetto alla concorrenza.
“Abbiamo progettato alcuni dei satelliti per comunicazioni più avanzati mai costruiti, e ogni lancio è un’opportunità per aggiungere capacità e copertura alla nostra rete” ha assicurato il vicepresidente di Project Kuiper, Rajeev Badyal, premettendo di aver “svolto test approfonditi a terra per prepararci a questa prima missione, ma ci sono cose che si possono apprendere solo in volo“.