Alloggi universitari, la replica della Ministra Bernini al rapporto UdU: "Bilanci rimandati al 2026"
Fonte foto: Camera dei Deputati Il successo – o meno – dell'operazione housing targata PNRR si misurerà sui risultati ottenuti dal governo entro il 2026. Parla di “operazione verità” la Ministra dell'Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, durante il question time del 19 marzo alla Camera dei Deputati. "Interrogata" dall'Onorevole Piccolotti di Alleanza Verdi-Sinistra, la numero uno del MUR è tornata a parlare degli alloggi universitari realizzati con i fondi europei del PNRR, rispondendo inoltre all'indagine presentata di recente dall'Unione degli Universitari. Indice Bernini: “Da 2mila posti letto l'anno a 20mila in tre anni: questa la nostra missione” UdU: “La Ministra non smentisce neppure un dato del nostro report” Bernini: “Da 2mila posti letto l'anno a 20mila in tre anni: questa la nostra missione” “Questo governo ha ereditato dalla gestione precedente un target PNRR che prevedeva la realizzazione di 60mila posti letto in tre anni, con una dotazione di circa 900 milioni di euro”, esordisce Bernini, che sottolinea: “Non ci siamo tirati indietro, anche se le condizioni, non negoziate da noi, pongono tanti vincoli, alcuni a dir poco astrusi, che siamo comunque riusciti ad allentare”. La Ministra del MUR ha ricordato che negli ultimi 20 anni il Paese ha realizzato 40mila posti letto, con un ritmo di 2mila l'anno. Bernini, però, promette un cambio di rotta: “Le trattative del governo con la commissione europea ci consentono di aggiungere 300 milioni di euro di nostre risorse interne, portando il budget a un miliardo e duecento milioni di euro: ovvero 20mila euro a posto letto”. “Passare da 2mila posti l'anno a 20mila in tre anni di tempo, a fronte di un monte di posti letto finora realizzato in 30 anni: è questa la nostra mission. In questi anni abbiamo messo in piedi una struttura commissariale ad hoc; allentato vincoli burocratici e velocizzato procedure”. La “macchina”, insomma, starebbe correndo veloce: “Dopo il 30 giugno 2026 comincerà un secondo tempo che continuerà a finanziare il piano abitativo. Stiamo lavorando per soluzioni alternative con tutte le città italiane: è un bando a sportello, e le risorse vengono assegnate in base alle richieste. E' con questi numeri che si misurerà il successo dell'operazione housing”. Concludendo, la Ministra ha invitato tutti a informarsi tramite i canali ufficiali, mettendo al bando “le tante fake news che circolano” sul tema, con un chiaro riferimento alla recente indagine sulle condizioni abitative presentata dagli studenti. UdU: “La Ministra non smentisce neppure un dato del nostro report” “La Ministra Bernini parla di operazione verità, ma in realtà sta conducendo una battaglia di insabbiamento. Ci accusa di fake news, ma non smentisce neppure un dato del nostro report, che si basa su numeri ufficiali pubblicati dal Ministero”, dicono studentesse e studenti dell'UdU. “Invece di rispondere nel merito”, attacca l’Unione degli Universitari, “cita misure passate che finanziavano il pubblico, dimenticando che il suo governo ha aperto il sistema all'invadenza dei privati, con un modello fallimentare. Gli studenti pagano in tariffe più alte, mentre il Governo si vanta di contenere i costi”. “I ritardi e il fallimento del PNRR sono evidenti”, aggiungono gli studenti, “è tempo che il governo si assuma la responsabilità del disastro. Noi difendiamo gli studenti, chi nasconde i dati e attacca l’UdU sta solo cercando di coprire la propria incapacità. Rinnoviamo la richiesta di incontro urgente con il Ministro Foti e presenteremo una richiesta di accesso civico al Ministero. Perché noi siamo da trent'anni dalla parte della comunità studentesca”.


Il successo – o meno – dell'operazione housing targata PNRR si misurerà sui risultati ottenuti dal governo entro il 2026. Parla di “operazione verità” la Ministra dell'Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, durante il question time del 19 marzo alla Camera dei Deputati.
"Interrogata" dall'Onorevole Piccolotti di Alleanza Verdi-Sinistra, la numero uno del MUR è tornata a parlare degli alloggi universitari realizzati con i fondi europei del PNRR, rispondendo inoltre all'indagine presentata di recente dall'Unione degli Universitari.
Indice
Bernini: “Da 2mila posti letto l'anno a 20mila in tre anni: questa la nostra missione”
“Questo governo ha ereditato dalla gestione precedente un target PNRR che prevedeva la realizzazione di 60mila posti letto in tre anni, con una dotazione di circa 900 milioni di euro”, esordisce Bernini, che sottolinea: “Non ci siamo tirati indietro, anche se le condizioni, non negoziate da noi, pongono tanti vincoli, alcuni a dir poco astrusi, che siamo comunque riusciti ad allentare”.
La Ministra del MUR ha ricordato che negli ultimi 20 anni il Paese ha realizzato 40mila posti letto, con un ritmo di 2mila l'anno. Bernini, però, promette un cambio di rotta: “Le trattative del governo con la commissione europea ci consentono di aggiungere 300 milioni di euro di nostre risorse interne, portando il budget a un miliardo e duecento milioni di euro: ovvero 20mila euro a posto letto”.
“Passare da 2mila posti l'anno a 20mila in tre anni di tempo, a fronte di un monte di posti letto finora realizzato in 30 anni: è questa la nostra mission. In questi anni abbiamo messo in piedi una struttura commissariale ad hoc; allentato vincoli burocratici e velocizzato procedure”.
La “macchina”, insomma, starebbe correndo veloce: “Dopo il 30 giugno 2026 comincerà un secondo tempo che continuerà a finanziare il piano abitativo. Stiamo lavorando per soluzioni alternative con tutte le città italiane: è un bando a sportello, e le risorse vengono assegnate in base alle richieste. E' con questi numeri che si misurerà il successo dell'operazione housing”.
Concludendo, la Ministra ha invitato tutti a informarsi tramite i canali ufficiali, mettendo al bando “le tante fake news che circolano” sul tema, con un chiaro riferimento alla recente indagine sulle condizioni abitative presentata dagli studenti.
UdU: “La Ministra non smentisce neppure un dato del nostro report”
“La Ministra Bernini parla di operazione verità, ma in realtà sta conducendo una battaglia di insabbiamento. Ci accusa di fake news, ma non smentisce neppure un dato del nostro report, che si basa su numeri ufficiali pubblicati dal Ministero”, dicono studentesse e studenti dell'UdU.
“Invece di rispondere nel merito”, attacca l’Unione degli Universitari, “cita misure passate che finanziavano il pubblico, dimenticando che il suo governo ha aperto il sistema all'invadenza dei privati, con un modello fallimentare. Gli studenti pagano in tariffe più alte, mentre il Governo si vanta di contenere i costi”.
“I ritardi e il fallimento del PNRR sono evidenti”, aggiungono gli studenti, “è tempo che il governo si assuma la responsabilità del disastro. Noi difendiamo gli studenti, chi nasconde i dati e attacca l’UdU sta solo cercando di coprire la propria incapacità. Rinnoviamo la richiesta di incontro urgente con il Ministro Foti e presenteremo una richiesta di accesso civico al Ministero. Perché noi siamo da trent'anni dalla parte della comunità studentesca”.