Omicidio Cini, la figlia: “Mio zio si innervosiva e non riusciva a controllarsi”

La giovane parla di Daniele Maiorino, 58 anni, unico imputato per l’efferato omicidio avvenuto l’8 gennaio 2024 ad Agliana

Mar 20, 2025 - 17:20
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Omicidio Cini, la figlia: “Mio zio si innervosiva e non riusciva a controllarsi”

Agliana (Pistoia), 20 marzo 2025 – Slitta ad aprile l'esame davanti alla corte di assise di Firenze dell'imputato per omicidio volontario Daniele Maiorino, 58 anni, accusato di aver assassinato il cognato Alessio Cini. Lo aggredì con una spranga e poi gli dette fuoco. Il fatto risale all'8 gennaio 2024 a Agliana. Oggi, 20 marzo, però è stata ascoltata, nell'aula bunker di Firenze, la figlia della vittima. La ragazza, minorenne, ha raccontato che lo zio "alternava momenti di calma ad altri in cui s'innervosiva e non riusciva a controllarsi" e, abitando al piano inferiore del casale di famiglia, protestava per il chiasso proveniente da casa di Cini. Inoltre ha ricordato che il padre “prestava piccole somme di denaro” a Maiorino che spesso non restituiva. Ha anche rievocato una lite avvenuta, a dicembre 2023, qualche giorno prima di Natale, tra il padre e un altro vicino di casa, per una tegola caduta.

Il rinvio dell'interrogatorio in aula di Maiorino è stato deciso dalla presidente della corte d'assise di Firenze, Silvia Cipriani, ritenendo, innanzitutto, necessario un ulteriore accertamento congiunto del perito del tribunale e dei consulenti della procura di Pistoia e della difesa per chiarire alcuni frammenti di intercettazioni ambientali in cui, parlando da solo in auto, in dei soliloqui, Maiorino avrebbe ammesso l'omicidio del cognato. La prossima udienza è stata fissata il prossimo 8 aprile.