Addio a Paola Motta, ci ha lasciato la nostra collega

Avrebbe compiuto 58 anni a giugno. Era nata a Merano, in Alto Adige, dove aveva lavorato in un quotidiano locale prima di approdare nella nostra redazione. Considerava importante approfondire, non solo raccontare. Non ha mai fatto sconti a nessuno nelle sue domande ai politici, infatti, ma conosceva bene il valore della parola "rispetto"

Mar 31, 2025 - 18:44
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Addio a Paola Motta, ci ha lasciato la nostra collega

Anche questa sfida l'ha affrontata da combattente, come tutte le altre. Non ha vinto la battaglia contro un male impietoso e violento ma la guerra alla lunga l'ha vinta, se lasciare una traccia importante nella vita significa qualcosa. E la collega Paola Motta, cronista politica di Sky TG24, questo l'ha fatto. Se n'è andata nella riservatezza e circondata dall'affetto di chi le vuole bene ma sarà sempre per tutti una giornalista brava, piena di coraggio e di rigore, che ha raccontato fenomeni anche complessi andando a cercare con cura le storie e il modo di spiegarle.

 

Paola era di Merano e mille volte sorridendo si è descritta con un carattere "asburgico", il che è perfettamente vero tanto quanto sono vere la sua estrema eleganza, la sua bellezza, la sua classe, la sua intelligenza caparbia. Che l'ha portata anche a fare parte del Cdr di Sky TG24. Perché ci teneva in generale - nella vita e nel lavoro - a far funzionare bene le cose, o almeno a provarci. A Sky TG24 fin dall'inizio, aveva una gran competenza in economia e - col suo bilinguismo - ha più volte approfondito le questioni legate alla Germania, come le elezioni nel 2017, come nei suoi speciali fatti percorrendo le strade di Berlino in Trabant. Considerava importante approfondire, approfondire davvero e non solo raccontare. Non ha mai fatto sconti a nessuno nelle sue domande ai politici, infatti, ma conosceva bene il valore della parola "rispetto".

 

Uno dei suoi ultimi impegni è stato al Live In di Sky TG24 nel 2023, una brillante intervista all'allora ministro Fitto. La politica per Paola Motta era quello che dovrebbe essere davvero: qualcosa che ci riguarda tutti perché riguarda la cosa pubblica e la sua organizzazione, ecco anche perché tanta attenzione ai giovani nei suoi "speciali", ai ragazzi e alle loro visioni, alle loro speranze e alle loro idee. Ragazzi come suo figlio Theo, che ha di che essere orgoglioso di sua madre che lo adorava e stimava immensamente.