Abbandonati nel nulla chiusi dentro una gabbia, senza cibo né acqua: “Lasciati lì apposta a morire”. Cani salvati per miracolo da due escursionisti di passaggio
Due Landseer maschi, senza collare né microchip, ritrovati in una gabbia da due escursionisti. L'appello: "Gli animali non sono usa e getta. Servono più responsabilità e sterilizzazioni" L'articolo Abbandonati nel nulla chiusi dentro una gabbia, senza cibo né acqua: “Lasciati lì apposta a morire”. Cani salvati per miracolo da due escursionisti di passaggio proviene da Il Fatto Quotidiano.

Due escursionisti si imbattono in una gabbia, in pieno deserto. Dentro, due cani, senza cibo né acqua. È la scena che si è presentata a due persone nello Utah, che hanno subito allertato le autorità, salvando la vita a due Landseer maschi, abbandonati in condizioni disperate. L’episodio, avvenuto il 23 febbraio, è stato reso noto dall’Hurricane Animal Shelter, il rifugio che ha accolto i due cani, con un post su Facebook: “Abbiamo pochissime informazioni su chi li ha lasciati. Nessun collare o microchip”, si legge nel messaggio. “Se qualcuno ha informazioni aggiuntive che potrebbero essere utili in questo caso, per favore ci contatti”.
Secondo quanto riportato da Fox 13 Salt Lake City, i due escursionisti hanno trovato i cani la mattina del 23 febbraio, vicino alla strada 318, nei pressi del lago Quail. La polizia è intervenuta e ha portato i due animali al rifugio. Le foto pubblicate dall’Hurricane Animal Shelter mostrano i due cagnoloni, visibilmente provati, all’interno della gabbia in cui sono stati abbandonati, e poi al rifugio, dove hanno ricevuto le prime cure.
La polizia di Hurricane, contattata da PEOPLE, non ha rilasciato ulteriori dichiarazioni. Il caso è stato classificato come potenziale maltrattamento di animali, ma, secondo Fox 13 Salt Lake City, i cani sono stati ritrovati in buone condizioni: “Tutti devono smettere di pensare che gli animali siano usa e getta. Non sono usa e getta”, ha dichiarato Andrea Kaz, residente di Hurricane, all’emittente. “In un caso come questo, dove sono stati trovati in una gabbia, li hanno lasciati morire. Non è stato un ‘Ehi, forse puoi cavartela da solo’. È ‘Ti lascio qui, e ti lascio qui al sole, in gabbia, a morire‘”.
La Kaz ha poi lanciato un appello alla responsabilità e alla sterilizzazione: “Se ogni singola persona nel paese adottasse otto animali, potremmo svuotare i rifugi”, ha affermato. “Ma nel giro di poche settimane, a causa della mancanza di sterilizzazioni e castrazioni e del fatto che le persone non sono proprietari di animali responsabili, i rifugi sarebbero di nuovo pieni”. E ha concluso: “Quindi non si tratta di un’unica soluzione. È una cosa che riguarda tutti. Tutti devono essere responsabili”.
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