A Livorno il primo Festival letterario per ragazzi: a dirigerlo la 15enne Elaide Garufi, la più giovane d’Italia
“Dai ragazzi per i ragazzi“. Con questo auspicio la giovanissima Elaide Garufi, studentessa di appena 15 anni, ha annunciato l’inizio di un evento unico nel panorama culturale di Livorno: il Festival Démadé, primo festival letterario per ragazzi nella città toscana, che avvia la sua prima edizione da venerdì 9 a domenica 11 maggio. Un momento […] L'articolo A Livorno il primo Festival letterario per ragazzi: a dirigerlo la 15enne Elaide Garufi, la più giovane d’Italia proviene da Il Fatto Quotidiano.

“Dai ragazzi per i ragazzi“. Con questo auspicio la giovanissima Elaide Garufi, studentessa di appena 15 anni, ha annunciato l’inizio di un evento unico nel panorama culturale di Livorno: il Festival Démadé, primo festival letterario per ragazzi nella città toscana, che avvia la sua prima edizione da venerdì 9 a domenica 11 maggio. Un momento di ritrovo e comunità all’insegna della letteratura, con un nome che è appartenenza e radicamento. Demadé non vuol essere il “solito” festival commerciale o mainstream, ma un dialogo sospeso attorno ai libri, con l’obiettivo di sensibilizzare sempre più ragazzi e ragazze alla lettura e permettere loro di fare conoscenze con persone che condividano la stessa passione.
L’evento, destinato a giovani lettori adulti, famiglie e insegnanti, graviterà intorno alla letteratura per l’infanzia e l’adolescenza: al centro la città di Livorno, di cui il nome della kermesse è esplicito richiamo. “Démadé è un rafforzativo del “dé” livornese”, spiega Elaide Garufi al fattoquotidiano.it. “Non c’è una frase di un livornese senza il “dé”, che significa tutto e niente: lo si utilizza spesso in modo ironico, ma anche quando si è arrabbiati, scocciati, o quando non si sa come rispondere. Significa felice e triste, arrabbiato e calmo: un po’ come nei libri, dove ognuno può dare la sua interpretazione, la propria versione di sé”. Come location dell’iniziativa, la studentessa ha scelto la Fortezza Vecchia, “uno dei punti più caratteristici di Livorno, anche storicamente parlando”: quasi un modo di sottolineare il peso del patrimonio culturale nella promozione della letteratura.
Con questa iniziativa, Elaide è diventata la più giovane direttrice artistica d’Italia. “Il festival nasce dalla mia più grande passione, che è appunto quella della lettura e della scrittura. Adoro leggere fin da quando ero piccola e dato che, grazie a mia mamma, ho girato per molte di queste manifestazioni in tutta Italia, ho pensato “perché non portarla anche a Livorno?”. Qui un simile evento mancava e io desideravo lasciare un piccolo segno di me nella mia città. Le prime persone che mi hanno sostenuto sono state i miei genitori, la mia famiglia: loro mi hanno aiutato tantissimo perché, in quanto minorenne, non mi potevo occupare della parte burocratica. Quindi abbiamo preso appuntamento col Comune, con l’assessore, per capire se l’iniziativa era percorribile e come dovevamo muoverci. Poi è arrivato il sostegno anche della scuola e degli autori. Abbiamo iniziato un anno fa, siamo stati molto veloci”.
I tre giorni di Festival si articoleranno su una serie di incontri con autori di fama nazionale ed internazionale, pronti a condividere le loro esperienze creative, a costruire ponti di significato tra scrittura e lettura, e a favorire il dialogo (anche emotivo) tra i partecipanti. “Vorrei dare la possibilità ai lettori di incontrare i loro scrittori del cuore. Tra tutti i libri che saranno presentati al Festival non c’è un filo conduttore preciso: sono andata sugli autori che piacevano a me. Di alcuni avevo letto i libri, altri invece si sono proposti”. Oltre una trentina gli scrittori e gli illustratori che presenteranno le loro opere: tra loro nomi noti come quelli di Simone Frasca ed Isabella Salmoirago, Antonio Ferrara e Massimo Vitali, o dei giornalisti Federico Taddia e Sara Magnoli, per dirne alcuni. Letture sparse, slabbrate, con però un elemento in comune: il fatto di essere pensate principalmente per un pubblico della scuola primaria, e secondaria di primo e secondo grado. Quattro tra i titoli in presentazione – L’isola di Medusa, Il mare attraverso i suoi libri, Alive e Noi siamo fuoco – sono poi tenuti insieme un sottilissimo fil rouge che è anche un altro elemento essenziale di Livorno: il mare.
La condivisione di spazio e tempo, nonché il confronto tra i partecipanti su temi correnti, avverrà non solo durante l’incontro con gli autori, ma anche per mezzo di laboratori creativi e spazi di gioco: giochi letterari, quiz, sfide di lettura. “Alcuni laboratori presenteranno i libri; altri invece saranno occasioni di scrittura e quindi si insegneranno le regole con cui scrivere un genere, ad esempio un giallo. Altri ancora sono laboratori in cui si farà qualcosa di più “concreto” come disegnare o fare giochi da tavola”, spiega la giovane direttrice artistica, già autrice di due brevi racconti di genere noir e sentimentale, comparsi e pubblicati nella raccolta BookShake edita da Einaudi. “Avendo letto molto, la scrittura mi è sorta come qualcosa di automatico, ho voluto quasi subito provare a creare qualcosa di mio. È una cosa che aiuta l’immaginazione, che permette di esprimerci”. Che rende sfumate le tinte del mondo complesso della letteratura. “La letteratura è qualcosa che mi dà gioia, che mi accompagna come un amico, un modo per passare il tempo. La letteratura è per me un compagno di viaggio“, racconta Elaide.
“Per me”, prosegue, “non è mai stato facile trovare persone con la mia stessa tenace passione per la lettura. Specie a Livorno. Ci sono ragazzi che leggono, certo. Ma forse un po’ meno rispetto al passato, e forse ancora per lo stereotipo del cosiddetto “secchione”, quello che ha meno amici… I social possono solleticare un avvicinamento alla letteratura, penso a TikTok e a BookTok, piattaforme che però non sempre condivido perché consigliano talvolta letture non adatte all’età. Inoltre BookTok è molto settoriale, a parte poche eccezioni”. Il Festival dunque affiora come un’esigenza intima di Elaide: chiamare a raccolta la sua comunità e pungolare alla lettura visi noti e sconosciuti. Una strategia lungimirante per attenzionare un pubblico di giovanissimi sul piacere del dialogo culturale e dell’aiuto reciproco: “Tutto sarà gestito da ragazzi volontari, di età tra i 12 e i 19 anni: faranno le interviste e accoglieranno, con me, le classi, i visitatori, gli autori”.
Il festival è a ingresso gratuito e si terrà dalle 9:30 alle 18:30 venerdì 9 e sabato 10 maggio, e dalle 10:00 alle 17:30 domenica 11. Organizzato dall’Aps Démadé, associazione no profit guidata da Alice Francesca Ginevra Lotti, l’evento vede la compartecipazione del Comune di Livorno e dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Settentrionale, il patrocinio della Provincia di Livorno e della Regione Toscana nonché la collaborazione con librerie.coop e Unicoop Tirreno.
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