A gennaio +145mila occupati ma la crescita è concentrata per il 90% tra gli over 50. In forte calo gli inattivi
La vitalità del mercato del lavoro ha coinvolto quasi solo gli ultracinquantenni: tra loro gli occupati sono saliti di 133mila mentre calavano di 39mila nella fascia 35-49 anni. Aumenti molto contenuti per i 15-24enni (+13mila) e per i 25-34enni (+38mila) L'articolo A gennaio +145mila occupati ma la crescita è concentrata per il 90% tra gli over 50. In forte calo gli inattivi proviene da Il Fatto Quotidiano.

Forte crescita degli occupati a gennaio dopo la frenata di fine 2024. I nuovi dati Istat mostrano un aumento dell’occupazione dello 0,6%, pari a +145mila unità, che porta il totale a 24,2 milioni: è frutto soprattutto di un progresso dei dipendenti a tempo indeterminato (+61mila) e degli autonomi (+50mila), mentre i lavoratori a termine crescono meno (+34mila). Anche a gennaio, però, questa vitalità del mercato del lavoro ha coinvolto quasi solo gli over 50: tra loro gli occupati sono saliti di 133mila mentre calavano di 39mila nella fascia 35-49 anni. Aumenti molto contenuti si sono registrati per i 15-24enni (+13mila) e per i 25-34enni (+38mila).
Il tasso di occupazione cresce al 62,8%, il livello più alto dall’inizio delle serie storiche nel 2004. In parallelo diminuiscono lievemente (-9mila) i disoccupati ma soprattutto (-146mila) gli inattivi, che nel 2024 erano esplosi soprattutto tra le fasce più giovani facendo sospettare un travaso dalla disoccupazione allo “scoraggiamento” per cui si smette di cercare un posto. A gennaio il calo dell’inattività è invece generalizzato, in tutte le fasce di età. Il tasso di disoccupazione è sceso al 6,3% (-0,1 punti), vicino alla media dell’Eurozona che è al 6,2%, mentre quello giovanile a un comunque altissimo 18,7% nonostante una discesa di 0,3 punti.
L’occupazione rispetto a gennaio 2024 aumenta di 513mila unità, effetto però di una crescita dei dipendenti permanenti (+702mila) e degli autonomi (+41mila) a cui fa da contraltare il forte calo dei dipendenti a termine (-230mila). Ma anche il confronto annuale conferma che la salita riguarda solo ultracinquantenni e 25-34enni. Per i 15-24enni e i 35-49enni si osserva invece una diminuzione. Tra gennaio 2025 e gennaio 2025 per gli over 50 il tasso di occupazione è salito di un robusto 2,4%, contro il +1% della fascia 25-34, il +0,4 dei 35-49enni e il calo dello 0,5% registrato tra i molto giovani.
Confrontando il trimestre novembre 2024-gennaio 2025 con quello precedente (agosto-ottobre), si registra un aumento di 85mila occupati (+0,4%), un aumento dei disoccupati (+1,4%, pari a +22mila unità) e una diminuzione degli inattivi dello 0,8%, pari a -99mila unità.
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