21Shares ha aperto la strada agli ETF su XRP

La strada per l'approvazione però è ancora lunga.

Feb 18, 2025 - 11:46
 0
21Shares ha aperto la strada agli ETF su XRP
21shares etf xrp

Dopo la richiesta di 21Shares di inizio novembre, ieri è stata presentata alla SEC un’altra richiesta di emissione di un ETF su XRP spot negli USA. 

21Shares, Canary Capital e Bitwise: le richieste per l’ETF su XRP

Le prime tre richieste in tal senso sono state quelle di Canary Capital, Bitwise e per l’appunto 21Shares.

La cosa davvero curiosa è che queste tre richieste sono state presentate prima della vittoria elettorale di Trump. 

Il fatto è che prima della vittoria del repubblicano Trump, ovvero sotto l’amministrazione democratica di Joe Biden, non solo non era mai stato approvato alcun ETF crypto spot negli USA che non fosse su Bitcoin o Ethereum, ma addirittura la SEC stessa aveva fatto causa a Ripple e a XRP. 

Anzi, l’obiettivo della SEC di Gary Gensler, nominato presidente dell’agenzia da Joe Biden nel 2021, era addirittura quello di far rimuovere XRP dagli exchange accusandolo di essere una security non registrata. 

È vero che, sempre durante l’amministrazione Biden, un tribunale ha sentenziato che XRP non doveva essere considerata una security non registrata, ma è anche vero che le probabilità che la SEC approvasse un ETF su XRP spot con un’amministrazione democratica rimanevano piuttosto basse. 

E invece ben tre emittenti hanno presentato richiesta ancor prima della vittoria di Trump, anche se molto probabilmente lo hanno fatto perchè stavano scommettendo sul fatto che venisse eletto. 

La svolta di Trump

Trump si è mostrato già in campagna elettorale molto crypto-friendly, al punto da aver poi incaricato ufficialmente uno specifico gruppo di lavoro, una volta entrato in carica come presidente, di valutare la fattibilità dell’istituzione di una riserva strategica nazionale ed ufficiale in Bitcoin negli USA. 

Poco dopo la sua vittoria Gensler ha annunciato le sue dimissioni, che sono poi diventate effettive con l’insediamento del nuovo presidente alla Casa Bianca. 

A quel punto la presidenza ad-interim della SEC è passata a Mark Uyeda, repubblicano e pro-crypto, in attesa che Trump nomini il nuovo presidente, che dovrebbe essere Paul Atkins, anch’egli decisamente pro-crypto. 

Quindi con la vittoria di Trump le probabilità che la SEC approvi un ETF su XRP spot sono schizzate in alto. 

Tuttavia, secondo l’esperto di ETF di Bloomberg, James Seyffart, ci sarebbero solamente il 65% di probabilità che vengano approvati entro la fine dell’anno, e comunque la SEC ha tempo fino ad ottobre per pronunciarsi. 

Va ricordato che in passato la SEC si è sempre presa tutto il tempo possibile per decidere in merito, pertanto se la scadenza ultima è fissata per ottobre sembra molto difficile che le approvazioni possano arrivare prima. 

La richiesta di MEMX

Ieri, si è saputo della presentazione alla SEC dell’ennesima richiesta di emissione di un ETF su XRP spot. 

Si tratta della richiesta di MEMX, la cui richiesta parla esplicitamente di un “Commodity-Based Trust”.

Sul fatto che XRP non possa essere considerata una security ormai c’è una sentenza di un tribunale che lo certifica, negli USA. Ma quella sentenza non definisce XRP una commodity: si limita a dire che non può essere considerato un contratto di investimento. 

Tuttavia asset come le criptovalute che non sono security vengono comunemente considerate commodity, tanto che ad esempio persino la SEC di Gensler riconobbe di fatto Bitcoin come una commodity. Ed il fatto che abbia approvato gli ETF su ETH spot suggerisce che consideri anche Ethereum come tale. 

Le altre richieste di ETF su XRP però non sono state presentate come richieste per emissione di un trust basato su commodity. 

Il fatto che in questa ultima richiesta sia stata utilizzata questa definizione potrebbe indicare un cambio di passo, sia da parte dei richiedenti, ma soprattutto da parte della SEC. 

Ormai le richieste per l’emissione di ETF crypto pervenute alla SEC sono decine, su diverse altcoin, tra cui Litecoin, Dogecoin e Solana.