2025, l’anno dei robot? Meta, Tesla e tante cinesi: chi corre in questo nuovo mercato
Usa e Cina non si contendono solo il mercato dell'Intelligenza artificiale ma anche quello dei robot. E pure in questo settore l'Europa risulta non pervenuta, mentre gli investimenti si susseguono e aumentano il numero di case automobilistiche interessate

Usa e Cina non si contendono solo il mercato dell’Intelligenza artificiale ma anche quello dei robot. E pure in questo settore l’Europa risulta non pervenuta, mentre gli investimenti si susseguono e aumentano il numero di case automobilistiche interessate
Dopo l’Intelligenza artificiale, la prossima frontiera hi-tech che i giganti del comparto intendono valicare sembra essere quello di commercializzare robot umanoidi. Già nel 2024 il settore ha movimentato qualcosa come 2 miliardi di dollari in tutto il mondo e nei prossimi mesi gli investimenti sembrano destinati ad aumentare.
MUSK IN PRIMA LINEA
Lo scorso anno l’amministratore delegato di Tesla, Elon Musk, ha dichiarato che i robot umanoidi dell’azienda, chiamati Optimus, potrebbero essere pronti entro la fine del 2025. Si tratta di un asset importante per il marchio, in grado di sorreggerlo in un momento storico in cui le auto elettriche, per svariate ragioni, rischiano di andare incontro a una flessione nelle vendite.
Non è un caso che mentre l’attività di veicoli elettrici di Tesla rappresenta quasi tutti i suoi ricavi Reuters ha calcolato che sia in realtà meno di un quarto del suo valore di mercato azionario. Attualmente la maggior parte del suo valore è costituita sulle speranze per i veicoli autonomi che Tesla promette di immettere sul mercato fin dal 2016. Ma presto una fetta importante potrebbe essere rappresentata dai robot.
I ROBOT DI META
Nell’agone di questa inedita Robot Wars industriale è sceso anche Meta Platforms che nel pieno della ristrutturazione interna della sua unità Reality Labs ha voluto ritagliare una inedita divisione per lo sviluppo di umanoidi alimentati dall’AI in grado di eseguire lavoretti domestici. Stando a quanto riferito da Bloomberg, Meta sta investendo “in modo significativo” nel settore dei robot in grado di comportarsi come esseri umani nello svolgimento di alcuni compiti.
SI MUOVONO ANCHE GOOGLE E AMAZON
Amazon ha stretto accordi con Agility Robotics, realtà che ha messo a punto Digit, un robot bipede per la logistica che con ogni probabilità il colosso dell’e-commerce vorrebbe al lavoro in tutti i suoi immensi magazzini per ridurre le spese di gestione del personale. Google ha investito nella texana Apptronik che ha appena sfornato Apollo, arrivato dopo la costruzione di oltre 10 robot precedenti, tra cui Valkyrie della Nasa. Stando all’azienda, Apollo a breve “opererà nei magazzini e negli impianti di produzione, per poi estendersi all’edilizia, al settore petrolifero e del gas, alla produzione di elettronica, alla vendita al dettaglio, alle consegne a domicilio, all’assistenza agli anziani e a innumerevoli altri settori”.
LA CINA ACCELERA SUI ROBOT
Come nel settore dell’Intelligenza artificiale, al quale quello della robotica è strettamente connesso, anche qui si assiste a una forte rivalità tra Usa e Cina. He Xiaopeng, presidente e CEO di XPeng Motors, ha annunciato che nel giro di un anno i robot umanoidi con capacità di livello 3 entreranno nella fase di produzione commerciale su scala moderata, segnando un passo significativo nell’evoluzione della robotica avanzata.
Nel novembre 2024 la casa automobilistica aveva alzato il velo sul robot umanoide Iron, già operativo nella fabbrica Xpeng di Guangzhou, rivelando che Tesla non è il solo produttore di auto elettriche intenzionato a spaziare anche in altri settori apparentemente molto distanti dalle vetture a batterie. Di Iron sappiamo che ha una costituzione simile a un uomo normale: un’altezza di 173 cm per un peso di 70 kg. Questo peculiare strumento è dotato di oltre 60 articolazioni e 200 gradi di flessibilità ed è animato dal chip Ai Turing a 40 core sviluppato specificamente per applicazioni ad alta intensità di intelligenza artificiale, in grado di elaborare modelli Ai con 30 miliardi di parametri.
LE ALTRE CINESI IN CORSA
Uno dei player più importanti nel campo automotive, Guangzhou Automobile Group (meglio noto come Gac) ha invece messo a punto GoMate, un robot umanoide a quattro ruote e a due ruote. Byd Auto dal canto suo ha nei propri hub i robot di UBTech Robotics, realtà connazionale. Ma sono davvero tante le industrie hi-tech germogliate in Cina: tra le più promettenti spiccano EngineAI, Fourier Intelligence, Unitree Robotics, Pudu Robotics e Robot Era, limitandoci alle principali.
E L’EUROPA?
Il Vecchio continente al momento ha solo un player di spicco, la norvegese 1X che lo scorso anno ha raccolto 23,5 milioni di dollari in un round di finanziamento di serie A2 guidato da OpenAI Startup Fund (molto interessata alla robotica, come scritto qua). Fondata nel 2014, finora ha raccolto 136 milioni di dollari stando a Crunchbase.