Volley, che finale sarà? Trento e Civitanova avversari per la quarta volta, Itas favorita ma la Lube sa ribaltare i pronostici
Trento contro Lube, atto quarto nella finale per lo scudetto. Le prime due volte furono i marchigiani ad avere la meglio, nel 2012 e nel 2017, due anni fa invece fu Trento a conquistare lo scudetto contro i marchigiani che raggiunsero la finale a sorpresa, mai come in questa edizione della Superlega. Alzi la mano […]

Trento contro Lube, atto quarto nella finale per lo scudetto. Le prime due volte furono i marchigiani ad avere la meglio, nel 2012 e nel 2017, due anni fa invece fu Trento a conquistare lo scudetto contro i marchigiani che raggiunsero la finale a sorpresa, mai come in questa edizione della Superlega. Alzi la mano chi avrebbe scommesso su Civitanova in finale playoff a ottobre: squadra rivoluzionata, ringiovanita, che si è affidata ad un alzatore alla prima grande esperienza in una big ma costruita con maestria da chi a Trento ha fatto fortuna, Beppe Cormio, che ancora una volta ha avuto ragione: prima il trionfo in Coppa Italia e poi la finale con rimonta su Perugia.
Partiamo proprio dalla Lube, perché è l’ultima approdata in finale e dovrà compensare l’entusiasmo con la stanchezza fisica e mentale accumulata in cinque partite da urlo contro Perugia. Sembrava finita, sul 2-0 e 14-13 nel tie break per gli umbri, ma la squadra di Medei ha saputo gettare il cuore oltre l’ostacolo, ha sbancato per due volte il PalaBarton, cosa tutt’altro che semplice visto l’andamento della stagione. Il tutto senza il libero titolare, che non è uno qualunque ma il libero della Nazionale Fabio Balaso, sostituito al meglio da Francesco Bisotto, protagonista di almeno quattro gare di altissimo livello.
La battuta è il fondamentale che ha permesso alla formazione marchigiana di raggiungere la finale, ribaltando la serie con Perugia e dalla battuta Civitanova ripartirà per completare l’opera e provare a battere anche Trento. Lagumdzija e Bottolo, ma anche Nikolov, assicurano una qualità e una potenza al servizio in grado di mettere in difficoltà qualsiasi avversario e dunque Trento dovrà fare attenzione soprattutto a questo aspetto.
Da parte sua la squadra di Fabio Soli ha due vantaggi importanti: poter riposare per una decina di giorni in più rispetto a Civitanova e la possibilità di giocare l’eventuale bella in casa, avendo vinto la regular season. I precedenti di questa stagione, però, chiamano una serie equilibratissima, visto che in regular season entrambe le partite sono finite 3-1 per la squadra di casa (Civitanova all’andata e Itas al ritorno), nella semifinale del Mondiale per Club Trento ha vinto con un secco 3-0 e nella semifinale di Coppa Italia è stata la Lube ad avere la meglio 3-2.
La chiave, in casa Itas, può proprio essere la ricezione. A differenza di Perugia, che aveva l’uomo in più (Plotnytskyi) in difficoltà, forse per i postumi dell’infortunio che lo ha tenuto fermo un mese, l’Itas arriva a questa sfida con l’uomo in più (Alessandro Michieletto) in forma smagliante. Decisivo nella sfida di semifinale contro Piacenza, lo schiacciatore della Nazionale vuole essere protagonista anche nell’atto conclusivo e si metterà in battaglia con le bocche da fuoco marchigiane che hanno affondato Perugia. Particolarmente atteso, poi, l’ex di turno (non l’unico), Kamil Rychlicki, che già contro Piacenza è riuscito ad alzare l’asticella: dalle sue prestazioni potrebbe dipendere l’esito della serie.