Vinitaly, Lollobrigida punta sull’export: “Noi superpotenza della qualità”

I ministri al taglio del nastro. Il presidente di Veronafiere, Bricolo: “Il legame con gli Usa non si spezza”. Festa al padiglione dell’Emilia-Romagna: premiato lo chef Massimo Bottura, madrina Simona Ventura

Apr 7, 2025 - 13:14
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Vinitaly, Lollobrigida punta sull’export: “Noi superpotenza della qualità”

Verona, 7 aprile 2025 - “Il vino è come il mare, non conosce ostacoli e vincerà contro le paure di questi giorni intorno ai dazi”. Non si gira attorno al tema del momento nella prima giornata di un Vinitaly dai grandi numeri e che ieri ha visto una folta rappresentanza del governo Meloni. E se la frase è del ministro alla Cultura Alessandro Giuli (“Come si fa a criminalizzare il vino, rappresentato in tutte le forme di cultura, dai riti di Bacco, fino alla transustanziazione del sangue di Cristo, passando per la definizione di Omero di mare nero?”), netto anche il ministro all’Agricoltura Francesco Lollobrigida: “Non conosco nessuno che vuole portare la guerra commerciale agli Stati Uniti. Siamo una superpotenza della qualità dell’agroalimentare. Gli Usa sono un mercato importante, ma non fondamentale, rappresenta l’11% del totale. Certo non ci vogliamo rinunciare e abbiamo un convincimento, l’Italia deve puntare alla produzione, non più legata a regole ideologiche, regole che gli altri non rispettano”.

Intanto, fra chi si affaccia già a nuovi mercati e invoca la diplomazia internazionale, non si spezza il legame con gli Usa, tanto che “nelle prossime settimane – considera il presidente di Verona Fiere Federico Bricolo – saremo parte di un evento ospitato dalla nostra ambasciata a Washington che coinvolge membri del Congresso Usa del comitato italoamericano e la National Italian American Foundation, per valorizzare l’eccellenza e l’unicità delle nostre produzioni, che vogliamo continuare a esportare sul mercato statunitense”. Fra incertezze e voglia di ottimismo rispetto a un’annata 2024 con performance record nell’export (8 miliardi), si è intanto tagliato il nastro in una Verona ventosa, ma incorniciata dalle montagne innevate. Sono 4mila le aziende espositrici da ogni regione, con oltre 30mila operatori esteri da 140 Paesi, 1.200 buyer, 3mila solo dagli Usa. Il settore vale l’1,1 per cento del Pil, con un milione di addetti.

Clima di festa al padiglione 1 dell’Emilia-Romagna, quest’anno rinnovato nel claim ’Vieni VIA con me’, nella grafica e nella presenza stellata di chef Bottura e il suo ristorante ’... Al Massimo’. Nel menù del giorno ieri, Tortellini del tortellante, Short Ribs Forever e Cacio e Pere. Il cuoco e imprenditore modenese ha ricevuto in fiera il premio per la ‘Ristorazione d’eccellenza’ e nel suo Padiglione che racconta i vini della via Emilia (80 i produttori presenti) il Libro dei sogni di Federico Fellini, proprio a 50 anni dall’Oscar ad Amarcord. Perché non c’è talento senza il sogno. “È tutto più facile nella mia terra, fra Parmigiano Reggiano e aceto balsamico”. Terra che David Beckham, ricorda, considera “il paradiso”. “Ma– conclude – in questo lavoro la squadra è tutto”. Presenti anche la madrina Simona Ventura (“Noi gente emiliano romagnola ci rialziamo sempre e siamo più forti di prima, un’araba fenice al cubo”) e un testimonial come il campione di sci Alberto Tomba: “Abbiamo dei vini ’da paura’– spiega – beviamo Sangiovese, Albana, Trebbiano: stiamo a casa”.

In prima fila il governatore Michele de Pascale, per cui “è essenziale rafforzare tutta la filiera dell’export. Viviamo con preoccupazione lo scenario internazionale, che non va drammatizzato, né banalizzato. Una trattativa forte e serrata con gli Usa è fondamentale e bisognerà capire se l’Italia potrà essere leader in Europa. Se sarà in prima fila, avrà il sostegno di tutte le regioni”. “Vogliamo esportare sempre di più– tira le fila l’assessore all’Agricoltura Alessio Mammi–. Per questo a fine anno aumenteremo le risorse: abbiamo 7 milioni che riguardano l’Ocm del vino, ma faremo anche un bando da 5 milioni per incrementare l’export. Siamo la regione che esporta di più a livello nazionale negli Usa, 10 milardi di euro. Serve una forte iniziativa per trovare nuovi sbocchi e punteremo sempre di più su Asia e sud America”. Ricca presenza anche al padiglione Toscana, con 450 espositori. “Senza dubbio– considere il presidente della Regione Eugenio Giani –, i dazi ci preoccupano, ma siamo convinti che la qualità del nostro vino sia tale da sconfiggere anche la politica protezionistica. Dobbiamo tuttavia renderci conto che è importante che il pubblico, a partire dal Governo, possa sostenere i produttori”.