La Toscana mai vista, nuovo video di Bigliazzi con Dante e Leonardo

Il pubblicitario aretino lancia la clip utilizzando l’intelligenza artificiale: «Vi racconto il potenziale delle nuove tecnologie, ma servono regole»

Apr 1, 2025 - 08:57
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La Toscana mai vista, nuovo video di Bigliazzi con Dante e Leonardo

Arezzo, 1 aprile 2025 – Leonardo Bigliazzi dopo Arezzo ci riprova con la Toscana, e l’intelligenza artificiale spedisce una sorprendente cartolina di un minuto e mezzo dalla regione. Potere nel nuovo video pubblicato ieri dal titolo La Toscana con gli occhi di un bambino. Così Leonardo da Vinci pilota un drone insieme a Monnalisa, Dante si fa un viaggio in treno, sopra e sotto la torre di Pisa crescono tulipani, i delfini nuotano sull’Arno diretti a Ponte Vecchio e un bambino gigante legge appoggiato alla cupola del Brunelleschi a Firenze, in piazza del Campo c’è un dinosauro, per fortuna dei senesi erbivoro. Nel centro storico di Arezzo invece si aggira un minaccioso T rex, sempre alla nostra città viene dedicato l’omaggio al film premio Oscar La vita è bella. Scacchi giganti appaiono sulla terrazza Mascagni a Livorno, palombari alle terme di Saturnia, un gigante legge La Nazione nella piazza ovale di Lucca, i robot spostano blocchi giganti dalle cave di marmo di Carrara, e ancora il mare, il carnevale di Viareggio, il vino che fa crescere grappoli di barba al vignaiolo, e poi l’olio extra large, i pani appena sfornati che diventano guantoni da boxe, il neonato immerso nei cantucci. Immagini sorprendenti realizzate con l’intelligenza artificiale e il punto di vista unico di Leobi. Nome d’arte di Leonardo Bigliazzi, creativo pubblicitario aretino classe ‘90.

«Dal 2009 gioco con la grafica digitale, video editing e scrittura pubblicitaria – spiega Leobi - seguo progetti creativi per grandi aziende, Pmi ed agenzie. Lavoro con un team di professionisti, firmo spot per radio e tv anche come doppiatore. Da oltre due anni studio l’intelligenza artificiale applicata alle arti visive». Ed è proprio l’intelligenza artificiale che questa volta viene applicata alla promozione turistica della Toscana. «Il video l’ho inviato anche alla Regione che cercherò di coinvolgere nella promozione – continua Bigliazzi - Racchiudere la Toscana e la toscanità, con tutto il suo carico di bellezza, storia e tradizioni, in 90 secondi è impossibile. Non era l’obiettivo. Il video è uno sguardo personale, parziale, soggettivo. Uno spaccato, non una sintesi. Un tentativo di restituire l’impressione di pochi momenti, emozioni, in un modo nuovo, senza la pretesa di dire cos’è la Toscana. Da quasi due anni mi occupo di AI applicata alla creatività. Siamo dentro una nuova stagione tecnologica e culturale, e non ci siamo entrati in punta di piedi. È piuttosto un’onda, uno tsunami, che ha invaso società e mercati senza test preliminari, senza una qualsivoglia regolamentazione. L’AI generativa è ovunque, ma capirla davvero è ancora affare per pochi. Dietro ogni strumento c’è un modo di pensare, dietro ogni immagine generata c’è (o non c’è) un’intenzione. E qui sta il punto: distinguere tra uso consapevole e automatismo artificiale è la vera sfida. Per chi lavora nella creatività, le possibilità sono enormi. Non si tratta di sostituire l’autore con una macchina, ma di offrirgli nuovi strumenti, linguaggi e spazi di espressione. A patto di non perdere per strada l’unico ingrediente non replicabile: il senso. La tentazione è dietro l’angolo: soluzioni facili, creatività a gettone, contenuti prefabbricati che sembrano tutto ma non dicono niente. L’AI ha letto tutto, sì, ma ha capito poco. Ed è qui che torna l’umano, se decide di restare in scena. Il video è come un diario di viaggio per documentare la strada, ogni lavoro una pagina.»