Vannacci iscritto alla Lega, la tessera da Salvini: “Insieme contro Ursula von der Leyen”
Dopo tante dichiarazioni arriva l'atto ufficiale che porta l'alleanza tra il generale Vannacci e Matteo Salvini. L'ingresso nella Lega è arrivato durante il Congresso del partito a Firenze

Matteo Salvini ha ufficializzato l’ingresso di Roberto Vannacci nella Lega durante il Congresso del partito a Firenze. Sul palco dell’evento, il segretario ha consegnato personalmente la tessera all’attuale europarlamentare. «Oggi sono orgoglioso di consegnare la tessera della Lega. Migliore risposta al popolo della Lega e alle ansie e turbamenti di tanti retroscenisti, siamo qua e andremo lontani», così l’investitura da parte di Salvini.
Dal palco, Vannacci ha ringraziato il leader leghista: «Volevo ringraziare Matteo Salvini per questa amichevole pacca sulla spalla. Da oggi andremo avanti insieme. Ringrazio gli entusiasti che ci danno coraggio, ringrazio i critici perché la critica è il concime del progresso e ringrazio i perplessi perché ciò che non ci uccide ci rende più forti». «La missione si porta a termine solo insieme e oggi è quel momento. Insieme proseguiremo nell’assolvimento del nostro compito e lo faremo con coraggio, forza e onore. Non sono parole vuote, la forza è massa e la massa è qua davanti», ha aggiunto con fermezza.
Il nodo della vice-segreteria
Solo il giorno prima, sempre al Congresso del partito a Firenze, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia aveva escluso la possibilità che Vannacci potesse ricoprire il ruolo di vicesegretario, sottolineando che non era tesserato con la Lega. Era però ormai nell’aria, e l’annuncio in pompa magna di Salvini con la consegna ufficiale della tessera non ha sorpreso i più.
Il gesto del leader leghista ha aperto la strada a nuove ipotesi su un eventuale incarico di rilievo all’interno del partito per l’europarlamentare. La presenza di Vannacci al Congresso e il forte intervento sul palco a suo favore hanno confermato l’entusiasmo di Salvini per il generale in un momento di riorganizzazione e ridefinizione delle linee politiche. Già un mese fa al Corriere della Sera, il leader della Lega non aveva smentito le indiscrezioni su Vannacci vice, ma aveva specificato che sarebbero stati “scelti dopo dal federale”
Il rapporto Salvini-Vannacci e il rilancio nella coalizione
L’alleanza tra Salvini e Vannacci potrebbe rappresentare una strategia di rilancio per il leader della Lega all’interno della coalizione di centrodestra. L’immagine di unità mostrata durante il Congresso ha evidenziato la volontà di rafforzare la leadership del segretario anche in vista delle prossime sfide elettorali.
Il coinvolgimento diretto di Vannacci, figura popolare tra una parte dell’elettorato conservatore, potrebbe offrire nuova linfa al partito in una fase in cui la Lega punta a rafforzare la propria identità sovranista e a distinguersi all’interno della maggioranza di governo.
Le dichiarazioni sull’Europa
Durante il suo intervento al Congresso, Vannacci ha espresso posizioni critiche verso la politica europea della Commissione guidata da Ursula von der Leyen. Ha elogiato la Lega per aver votato «convintamente» contro la presidente della Commissione Ue, accusandola della crisi europea a causa delle sue «politiche scellerate».
«ReArmEu è un piano finanziario che non porterà a nulla di buono», ha affermato, aggiungendo che la Lega si oppone all’idea di un esercito comune europeo, considerato un pericolo per la sovranità nazionale. Ha definito il Green Deal come un’assurdità da cancellare. «La Lega è autonomista ma deve essere sovranista in Europa per essere autonomista in Italia. Altrimenti questa autonomia ce la mangia come Gargantua», ha dichiarato.
Infine, ha definito la Lega come «l’unico partito sovranista che è in grado di incidere», sottolineando il contributo del partito nell’approvazione dei decreti sicurezza: «La Lega gioca in campo, casca per terra, si rialza, si sporca le scarpe, le mani. Ogni tanto tira in porta. E ogni tanto fa gol, come l’ha fatto ultimamente con l’approvazione dei decreti sicurezza, che forse cambieranno le sorti del nostro Paese».