Ferrovie, collaborazione Italia-Stati Uniti e il viaggio di Salvini: “Segnale all’Europa”

Dopo l'annuncio dei dazi di Trump, l’Italia avvia un confronto con gli Stati Uniti per collaborazioni nel settore ferroviario. Al centro Ferrovie dello Stato e un viaggio del ministro Salvini

Apr 6, 2025 - 15:26
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Ferrovie, collaborazione Italia-Stati Uniti e il viaggio di Salvini: “Segnale all’Europa”

I rapporti commerciali tra Italia e USA potrebbero essere ad una svolta decisiva. Dal terminal crocieristico inaugurato a Miami da MSC, l’Italia rilancia la sua presenza negli Stati Uniti anche sul fronte infrastrutturale. Il viceministro delle Infrastrutture Edoardo Rixi ha annunciato l’avvio di un dialogo tra i due Paesi che coinvolgerà anche il sistema ferroviario. È prevista, nei prossimi mesi, una visita ufficiale negli USA con il ministro Matteo Salvini per approfondire le possibili forme di collaborazione.

Al centro del confronto ci sarà FS International, società del gruppo Ferrovie dello Stato, che potrebbe svolgere un ruolo chiave nel rafforzare le relazioni infrastrutturali tra Italia e Stati Uniti. L’obiettivo è promuovere il modello italiano all’estero, puntando su tecnologie, competenze e capacità realizzative consolidate.

Oltre i dazi

Nel corso della visita a Miami, Rixi ha evidenziato come, nonostante le tensioni legate ai dazi commerciali, ci siano ampi margini per una cooperazione proficua. L’Italia, secondo il viceministro, può contribuire alla distensione del clima geopolitico internazionale puntando su dialogo e nuove prospettive. Il Mediterraneo viene indicato come area strategica in cui l’Italia può offrire un segnale positivo all’Europa, dimostrando l’importanza del confronto con altri continenti.

I vantaggi della cooperazione

Secondo il viceministro, uno degli elementi di attrattività del mercato statunitense è rappresentato dal sistema fiscale favorevole e da un ambiente imprenditoriale dinamico. L’Europa, invece, risentirebbe di un’eccessiva pressione fiscale e regolatoria. Un esempio citato è quello dell’ETS, considerato poco adatto al settore marittimo. L’auspicio è che le istituzioni europee possano rivedere queste politiche per rendere le imprese più competitive a livello globale.

Sulle potenzialità della cooperazione transatlantica è intervenuto anche l’amministratore delegato di Fincantieri, Pierroberto Folgiero. L’azienda è presente negli Stati Uniti da oltre 15 anni, con tre cantieri nella regione dei Grandi Laghi e una struttura a Jacksonville, in Florida, specializzata nella manutenzione navale. Il gruppo italiano è già coinvolto nella costruzione di navi civili negli USA e vede nella fase attuale un’opportunità di rilancio del settore cantieristico americano.

Il rilancio della cantieristica

Folgiero ha spiegato che Fincantieri si è radicata nel territorio sia dal punto di vista organizzativo che produttivo, con un team di circa 3.000 persone e un ufficio strategico a Washington. L’intenzione è quella di rafforzare la partecipazione alla nuova fase di sviluppo della cantieristica, contribuendo con tecnologie e competenze italiane già consolidate.

Il dialogo tra Italia e Stati Uniti punta così a estendersi oltre la cantieristica, coinvolgendo anche il settore ferroviario e altre infrastrutture strategiche. Si tratta di un percorso che mira a consolidare la presenza italiana negli USA e a promuovere il valore del sistema industriale nazionale su scala globale.

Un’ottima base per una cooperazione proficua già c’è. Il gruppo italiano, come ribadito dall’ammministratore delegato di Fincantieri, già produce navi civili in Usa, con un cantiere civile sito a Sturgeon Bay. È già in costruzione una nave civile per fare costruzioni offshore. Ora per Folgiero è il momento “di accelerare, comprendere lo scenario ed essere più strumentali possibili a questa fase di rinascimento della cantieristica negli Stati Uniti”.