Vaccino contro Papilloma Virus per andare a scuola: per la Consulta è legittimo

lentepubblica.it La Consulta ha confermato la legittimità della norma regionale della Puglia che lega l’accesso ai percorsi formativi alla documentazione sul vaccino contro il Papilloma virus: una misura volta a promuovere consapevolezza, non un obbligo sanitario. Con la sentenza n. 48 del 2025, depositata oggi, la Corte costituzionale ha respinto le contestazioni avanzate dal Governo nei […] The post Vaccino contro Papilloma Virus per andare a scuola: per la Consulta è legittimo appeared first on lentepubblica.it.

Apr 29, 2025 - 10:33
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Vaccino contro Papilloma Virus per andare a scuola: per la Consulta è legittimo

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La Consulta ha confermato la legittimità della norma regionale della Puglia che lega l’accesso ai percorsi formativi alla documentazione sul vaccino contro il Papilloma virus: una misura volta a promuovere consapevolezza, non un obbligo sanitario.


Con la sentenza n. 48 del 2025, depositata oggi, la Corte costituzionale ha respinto le contestazioni avanzate dal Governo nei confronti della legge della Regione Puglia che introduce una novità nei percorsi formativi per i giovani tra gli 11 e i 25 anni: per potersi iscrivere a scuola, alle superiori o all’università, è necessario presentare un documento che certifichi – a scelta – l’avvenuta vaccinazione contro il Papilloma virus (HPV), l’avvio del relativo iter, il rifiuto del vaccino o il semplice diniego di fornire qualsiasi dichiarazione.

Il provvedimento, previsto dall’articolo 4-bis della legge regionale n. 1 del 2024 e inserito dalla successiva legge regionale n. 22, è stato al centro di un conflitto di attribuzioni tra Stato e Regione. Il Presidente del Consiglio dei ministri aveva infatti sollevato diverse obiezioni di costituzionalità, ritenendo che la norma invadesse competenze riservate allo Stato in materia di istruzione, diritti civili e trattamento dei dati personali.

La Consulta, però, ha escluso che la legge pugliese violi i principi costituzionali. In particolare, ha considerato infondata la critica secondo cui si sarebbe intaccata la sfera delle “norme generali sull’istruzione” o dei livelli essenziali delle prestazioni, riconoscendo invece che si tratta di un legittimo esercizio dell’autonomia legislativa regionale nelle aree della tutela della salute e dell’istruzione.

Vaccino contro Papilloma Virus per andare a scuola: per la Consulta è legittimo

Secondo i giudici costituzionali, la disposizione non impone alcun obbligo vaccinale, ma mira a stimolare una scelta informata. La richiesta di produrre un documento, anche se questo attesta il rifiuto del vaccino o la volontà di non presentare alcuna dichiarazione, ha l’obiettivo di favorire un momento di riflessione individuale o familiare sui benefici dell’immunizzazione contro l’HPV, virus responsabile di varie patologie, tra cui il tumore al collo dell’utero.

Ritenuta inammissibile per motivi tecnici la censura relativa ai livelli essenziali delle prestazioni (art. 117, secondo comma, lettera m, della Costituzione), la Corte ha respinto anche le altre eccezioni, compresa quella fondata sulla normativa europea sulla privacy. Il trattamento dei dati, ha osservato la Consulta, non risulta sproporzionato né lesivo dei diritti delle persone coinvolte, proprio in virtù dell’alternatività prevista dalla legge regionale tra più opzioni, inclusa la possibilità di rifiutare di produrre qualunque documento.

In sintesi, la legge pugliese non impone pertanto una vaccinazione obbligatoria, ma introduce un meccanismo volto a promuovere la consapevolezza sul tema, tutelando al tempo stesso libertà individuali e diritto all’istruzione. La decisione della Corte apre così la strada a possibili interventi simili in altre regioni, in un quadro di equilibrio tra competenze statali e autonomie locali.

Il testo della sentenza

Qui il documento completo.

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