Usa: Trump minaccia di tagliare i fondi a scuole e università che consentono “proteste illegali”
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha minacciato di tagliare tutti i finanziamenti federali alle scuole, ai college e alle università che consentono “proteste illegali”, un’espressione usata più volte in campagna elettorale dal magnate repubblicano per riferirsi alle manifestazioni filo-palestinesi scoppiate in alcuni campus contro la guerra tra Israele e Hamas nella Striscia di […]

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha minacciato di tagliare tutti i finanziamenti federali alle scuole, ai college e alle università che consentono “proteste illegali”, un’espressione usata più volte in campagna elettorale dal magnate repubblicano per riferirsi alle manifestazioni filo-palestinesi scoppiate in alcuni campus contro la guerra tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza.
“Tutti i finanziamenti federali cesseranno per qualsiasi college, scuola o università che consenta proteste illegali”, ha annunciato Trump sul suo social Truth. “Gli agitatori saranno imprigionati e / o rimandati definitivamente nel Paese di provenienza”, ha aggiunto. “Gli studenti americani saranno espulsi definitivamente o, a seconda del crimine, arrestati”, ha concluso il presidente Usa.
Infine Trump ha lanciato un appello: “NO MASKS! (letteralmente: Niente maschere!)”. Non è chiaro a cosa si riferisse il magnate newyorkese con quest’ultima espressione, se alle mascherine usate per limitare la diffusione dei virus come il Sars-Cov-2 all’origine del Covid-19 (il cui uso fu più di una volta deriso dal presidente Usa all’inizio della pandemia nel 2020) o se ad altri artifici usati dai manifestanti per camuffare il proprio volto.
Nell’ottobre del 2023 però, dopo l’inizio della guerra tra Israele e Hamas a Gaza, che aveva scatenato forti proteste nei campus universitari in tutti gli Stati Uniti, Trump aveva annunciato che avrebbe revocato i visti e deportato gli studenti “stranieri radicali, anti-americani e antisemiti” iscritti negli atenei protagonisti delle dimostrazioni filo-palestinesi, inviando agenti dell’Immigration & Customs Enforcement (ICE) a quelle che definì “manifestazioni filo-jihadiste”. In campagna elettorale poi il magnate repubblicano promise anche “un forte screening ideologico di tutti gli immigrati”, annunciando la revoca del visto a “pericolosi lunatici, odiatori, bigotti e maniaci che vogliono ottenere la residenza nel nostro Paese”.