Ursula von der Leyen ha sbagliato tutto. Sull’Ucraina la sconfitta dell’Unione europea è totale

Ursula von der Leyen dovrebbe dimettersi nello stesso giorno in cui Donald Trump e Vladimir Putin firmeranno la pace e porranno fine al conflitto ucraino: infatti la Presidente della Commissione Europea ha sbagliato tutto quello che si poteva sbagliare. La sconfitta dell’Unione Europea sulla questione ucraina è totale perché la politica imposta dalla von der […] L'articolo Ursula von der Leyen ha sbagliato tutto. Sull’Ucraina la sconfitta dell’Unione europea è totale proviene da Il Fatto Quotidiano.

Feb 14, 2025 - 16:09
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Ursula von der Leyen ha sbagliato tutto. Sull’Ucraina la sconfitta dell’Unione europea è totale

Ursula von der Leyen dovrebbe dimettersi nello stesso giorno in cui Donald Trump e Vladimir Putin firmeranno la pace e porranno fine al conflitto ucraino: infatti la Presidente della Commissione Europea ha sbagliato tutto quello che si poteva sbagliare.

La sconfitta dell’Unione Europea sulla questione ucraina è totale perché la politica imposta dalla von der Leyen e dagli altri leader europei, compresa Giorgia Meloni, è stata folle: la Ue dopo l’illegittima invasione dell’Ucraina da parte del despota Vladimir Putin ha seguito ciecamente la Nato nella sua pericolosa escalation, ha addirittura cercato l’impossibile vittoria totale dell’Ucraina sulla Russia e ha alimentato irresponsabilmente una guerra che avrebbe potuto portare Putin a usare bombe atomiche tattiche e a scatenare un conflitto atomico in tutta Europa e nel mondo. La politica europea in Ucraina è stata irresponsabile oltre che inefficace, ma avrebbe potuto essere molto differente con una leadership europea completamente diversa, coraggiosa e autonoma da Washington.

L’Europa avrebbe dovuto cercare di evitare a tutti i costi la guerra prima che scoppiasse, e aveva avuto la possibilità di farlo quando ha trattato gli accordi di Minsk, ma non l’ha fatto. Una volta che la guerra è scoppiata la Ue avrebbe dovuto mediare e imporre subito negoziati di pace (come ha tentato di fare per esempio la Turchia di Erdogan), ma non lo ha fatto. Ursula von der Leyen come gli altri leader europei, come la Meloni e come il partito Democratico di Elly Schlein, non hanno voluto vedere ciò che era evidente: lo scontro in Ucraina riguarda due imperialismi, quello ultranazionalista di Putin e quello espansionista americano. Ma un imperialismo non è migliore dell’altro: e la vittima sacrificale della guerra per procura in Ucraina è stato il martoriato popolo di quel paese.

L’Europa avrebbe dovuto impedire il massacro inutile e affrontare le ragioni profonde della crisi. La guerra in Ucraina è stata il prodotto non solo dell’illegittima aggressione russa ma anche, e molto probabilmente soprattutto, dell’espansionismo della Nato che ha oggettivamente minacciato la sicurezza russa. La Nato di Joe Biden è stata tutto meno che innocente in Ucraina come altrove.

L’Europa avrebbe dovuto e potuto evitare questa guerra. Avrebbe dovuto garantire fin dall’inizio, come oggi sta facendo Trump, che l’Ucraina non sarebbe entrata nella Nato – un’organizzazione militare che ha combattuto guerre illegittime e fallimentari, guerre di attacco e non di difesa, come quelle in Serbia, Afghanistan, Iraq e Libia e altrove: guerre da ripudiare, che hanno seminato decine di migliaia di vittime, che hanno distrutto i paesi di cui si doveva proteggere la libertà e la sicurezza e che hanno alimentato il terrorismo -. Francia e Germania e gli altri paesi della UE avrebbero dovuto trattare con i russi la denuclearizzazione dell’Europa invece di permettere alla Nato a guida americana di espandersi a est.

Putin all’inizio del suo insediamento era favorevole all’Occidente e l’Europa, seguendo la Nato e Washington, ha deciso di perdere una grande opportunità di pace e di progresso. Paradossalmente in Ucraina la Ue ha speso miliardi dei cittadini europei per difendere la Nato espansionista mentre è al contrario la Nato che dovrebbe difendere l’Europa. E’ infatti indubbio che è stata la Nato a spingersi a est minacciando la sicurezza russa, e non la Russia a spingersi a ovest.

A qualsiasi persona di buon senso appare chiaro che l’interesse dell’Europa era – ed è tuttora – quello di coltivare la preziosa alleanza con la Russia, che ha un’economia fornitrice di materie prime essenziali che mancano all’Europa: petrolio, gas, altri minerali, cereali, ecc-. L’economia russa è perfettamente complementare alla più avanzata economia europea. Anche Putin aveva, ha e avrà, l’interesse di collaborare con l’Europa. Gli europei avrebbero dovuto impedire alla Nato di spostarsi sempre più a est fino a arrivare alla frontiera diretta con la Russia.

Solo dei politici in cattiva fede o degli imbecilli possono credere che l’America di Joe Biden, che ha appoggiato e promosso il massacro dei palestinesi compiuto dal governo fascista di Netanyahu, sia intervenuta a gamba tesa in Ucraina per difenderne la libertà. L’America ha acceso la miccia dell’Ucraina perché ha l’interesse strategico a indebolire sia la Russia che l’Europa, e soprattutto a spezzare il legame sempre più stretto tra la Germania e la Russia. Non a caso il gasdotto North Stream2 è stato distrutto.

Ora all’Ucraina, dopo parecchie decine di migliaia di morti, non resta che trattare la resa alle condizioni poste dai russi e da Trump. L’Ucraina sarà neutrale, come era prima della guerra, e non entrerà nella Nato, come era evidente fin dall’inizio. Ora tutto dovrà essere ridiscusso alla radice: i rapporti con la Russia di Putin, il rapporto tra gli europei e la Nato di Trump, il rapporto tra gli stati europei e l’Unione Europea della fallimentare Ursula von der Leyen. Intanto l’Europa paga il gas americano due o tre volte più di quello russo. Grazie Ursula!

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