Università: in 4 anni i rincari delle stanze per studenti arrivano a superare il +70% in alcune città | L’indagine di Immobiliare.it

Nei principali centri universitari italiani, il budget medio richiesto per l’affitto di una stanza singola ha registrato, negli ultimi quattro anni, un incremento significativamente superiore rispetto a quello osservato per le soluzioni abitative tradizionali. È quanto emerge dalla recente indagine di Immobiliare.it Insights, la proptech company del gruppo Immobiliare.it, il portale immobiliare leader in Italia, […] L'articolo Università: in 4 anni i rincari delle stanze per studenti arrivano a superare il +70% in alcune città | L’indagine di Immobiliare.it proviene da Osservatorio Riparte l'Italia.

Apr 24, 2025 - 10:18
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Università: in 4 anni i rincari delle stanze per studenti arrivano a superare il +70% in alcune città | L’indagine di Immobiliare.it

Nei principali centri universitari italiani, il budget medio richiesto per l’affitto di una stanza singola ha registrato, negli ultimi quattro anni, un incremento significativamente superiore rispetto a quello osservato per le soluzioni abitative tradizionali.

È quanto emerge dalla recente indagine di Immobiliare.it Insights, la proptech company del gruppo Immobiliare.it, il portale immobiliare leader in Italia, specializzata in analisi di mercato e data intelligence, che ha confrontato l’andamento dal 2021 della richiesta media per una stanza nelle principali città universitarie italiane con quello dei canoni medi relativi alle diverse tipologie di appartamento (monolocale, bilocale e trilocale).

Tra le città che ospitano i mega atenei, quella dove il costo di una stanza è cresciuto in maniera più significativa nei 4 anni è Bologna, +73% (651 euro/mese), rispetto a una crescita degli appartamenti monolocali, bilocali e trilocali che si aggira sul +30% nello stesso periodo.

Segue Padova, dove una stanza costa oggi ben il 61% in più rispetto al 2021 (508 euro/mese). Ha fatto meglio solo il trilocale, che nello stesso periodo ha conosciuto una crescita di prezzo di affitto del +65%.

Al terzo posto Firenze, che ha visto una crescita del 59% della singola (618 euro/mese), a fronte del monolocale che si è rivalutato del 38%, mentre il canone medio di bilocali e trilocali è aumentato circa del 50%.

Subito fuori dal podio, per quanto riguarda l’aumento della spesa per una stanza, c’è Torino, che rispetto a inizio 2021 ha visto i prezzi alzarsi del 56% (483 euro/mese). Nello stesso arco temporale, le diverse tipologie di soluzioni dipendenti sono aumentate tra il 36% e il 41%. Addirittura, qui poco meno di 20 euro separano il canone medio mensile richiesto per una singola rispetto a quello richiesto per un monolocale.

Un incremento, invece, del 44% nei 4 anni per la singola a Milano, che rimane comunque la città più cara in assoluto dove trovare un posto letto (714 euro/mese). Nello stesso periodo, il bilocale si è rivalutato “solo” del 27%.

Percentuale simile per Napoli, +43%, dove una stanza costa ora 468 euro/mese. Anche in questo caso, per le soluzioni dipendenti considerate, gli aumenti si aggirano attorno al 20%.

Una stanza a Roma costa attualmente il 41% in più rispetto al primo trimestre del 2021, toccando i 577 euro/mese, mentre il trilocale nella Capitale si ferma al +31%.

A Palermo, uno dei grandi centri universitari del Sud Italia, il costo medio di un posto letto è aumentato del 29% (278 euro/mese), percentuale confrontabile con la rivalutazione subita nello stesso arco temporale dal canone medio per un bilocale, +27%.

Infine, a Pisa la cifra da allocare mensilmente per una singola (339 euro/mese) è salita meno rispetto a quanto abbia fatto l’affitto medio di un bilocale, +15% vs. +20% nel confronto con 4 anni fa.

Spicca tra tutti il +73% del costo della singola a Trento (549 euro/mese), la cui crescita è più del doppio rispetto a quella registrata nello stesso periodo da monolocali, bilocali e trilocali in zona. Infatti, in città è possibile affittare un monolocale con soli 30 euro in più al mese.

Discorso analogo per Venezia, dove nei 4 anni il prezzo di una stanza è aumentato del 60% (482 euro/mese).

A Modena invece il budget da allocare per una singola è salito del 54% (493 euro/mese), meno, tuttavia, di quanto abbia fatto il canone medio richiesto per un trilocale in zona, +57%.

Anche a Ferrara l’affitto del trilocale si è rivalutato più di quanto abbia fatto il costo mensile di una stanza, +49% vs. +45%, con quest’ultima che è arrivata a 375 euro/mese.

Per quanto riguarda Bari, l’aumento registrato da un posto letto nei 4 anni, +44% (382 euro/mese), si avvicina a quello del canone medio di un monolocale, +41%.

Mentre a Genova la crescita mostrata dalla singola (364 euro/mese) è uguale a quella del canone medio del trilocale, +40% in entrambi i casi.

A Verona invece l’aumento di prezzo della stanza, +38% (488 euro/mese), supera di ben 10 punti percentuali quello del trilocale.

Incrementi di poco superiori al 30% rispetto al 2021 per affittare un posto letto a Messina (274 euro/mese) e a Perugia (289 euro/mese). Ma se a Messina il canone medio del monolocale è cresciuto quasi del doppio nello stesso arco temporale, a Perugia sono il bilocale e il trilocale a essersi rivalutati più della stanza.

Nei 4 anni considerati, la richiesta per la singola è cresciuta poi di circa il 29% a Parma (366 euro/mese), Pavia (367 euro/mese), Udine (318 euro/mese) e Catania (268 euro/mese). Tuttavia, se nei primi tre casi generalmente l’aumento è stato inferiore rispetto a quello registrato dall’affitto per le altre soluzioni dipendenti, a Catania risulta superiore o pari.

A Siena, infine, l’aumento del costo medio di una stanza (360 euro/mese) è sovrapponibile a quello registrato dalle diverse soluzioni dipendenti nello stesso periodo, attorno al +16%.

“Quello che emerge chiaramente” – commenta Antonio Intini, ceo di Immobiliare.it Insights“è che le stanze, negli ultimi anni, sono diventate una soluzione abitativa sempre più ambita. Con un’offerta che ha faticato a tenere il passo della domanda, ne è conseguito un rilevante incremento dei prezzi in tutte le città analizzate. La maggior parte dei centri considerati, infatti, non è solo la sede di un importante ateneo, ma anche un polo economico e/o culturale, che attrae quindi, oltre agli studenti, lavoratori operanti in diversi settori. Di fronte a un costo della vita in costante aumento e a un mondo del lavoro ancora segnato dalla precarietà, anche questa fascia di popolazione sceglie sempre più spesso una sistemazione, necessariamente temporanea, in una casa condivisa con altri. Una scelta che contribuisce ad alimentare ulteriormente l’elevata domanda di posti letto privati”.

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