Uccise il vicino che lo assaltò con la ruspa: processo Mugnai, le telefonate e i testimoni
Arezzo, l’imputato in aula per l’inizio del dibattimento in Corte d’Assise. A cadere sotto i colpi di fucile Gezim Dodoli 59 anni, che con una ruspa aggredì la proprietà dell’omicida. Che imbracciò il fucile e fece fuoco

Arezzo, 8 aprile 2025 – E' iniziato nella mattina di martedì in Corte d'Assise ad Arezzo la fase dibattimentale del processo a carico di Sandro Mugnai, l'artigiano aretino accusato di omicidio volontario per aver ucciso a colpi di fucile il vicino, Gezim Dodoli 59 anni, che con una ruspa stava demolendo la sua casa.
I fatti risalgono alla notte dell'Epifania del 2023 a San Polo, frazione del comune di Arezzo. Stamani per la prima volta in aula anche l'artigiano aretino. Presenti, fuori dall'aula, anche i suoi familiari e i familiari di Gezim Dodoli.
Il processo è entrato nel vivo con l'audizione dei testimoni. Ascoltati per primi i carabinieri che svolsero i sopralluoghi dopo la tragedia. I militari hanno raccontato quanto si trovarono di fronte quella notte del 5 gennaio 2023.
La famiglia Mugnai stava cenando, in tutto sette le persone presenti all'interno dell'abitazione. Poi i colpi di benna della ruspa all'abitazione e gli spari. Al momento dell'arrivo dei carabinieri, Sandro Mugnai, il fratello e uno dei due figli, si trovavano fuori dall'abitazione.
All'interno dell'abitazione erano rimasti un altro figlio di Mugnai, la moglie, la mamma e la cognata. Dentro alla ruspa, ancora accesa, Gezim Dodoli, ormai senza vita. Quattro i fori sul parabrezza del mezzo, cinque i bossoli ritrovati all'interno della casa e tre invece all'esterno, rinvenuti in un secondo sopralluogo. Sono stati sempre gli investigatori a raccontare di alcune chiamate tra la moglie di Mugnai e la vedova di Dodoli.
"Si' - conferma Mugnai durante una pausa - avevamo fatto di tutto per farlo desistere". Durante l'udienza è stato conferito l'incarico per una perizia. La trascrizione di otto tra telefonate e conversazioni richiesta dalle parti civili. Saranno messe nero su bianco in particolare due chiamate giunte al 112 la notte della tragedia. Il perito individuato è Daniela Bordet. Anche la parte civile ha nominato un consulente di parte. Sandro Mugnai e' accusato di omicidio volontario. Per la difesa, Mugnai avrebbe agito per difendere se stesso e la sua famiglia.