Aggressione nel circolo, scarcerata la donna fermata: ‘Non so dov’è il mio compagno’

Arresto convalidato ma misura ai domiciliari per la cinese che ha preso a bottigliate in testa un connazionale al bar Jld di via Filzi. Al gip ha detto che si sarebbe trattato di una “rissa”

Apr 18, 2025 - 01:29
 0
Aggressione nel circolo, scarcerata la donna fermata: ‘Non so dov’è il mio compagno’

Prato, 18 aprile 2025 – “La rissa scoppiata per futili motivi. Dove è finito il mio compagno? Non lo so”. E’ comparsa di fronte al gip per l’interrogatorio di garanzia la donna cinese di 25 anni fermata dalla polizia con l’accusa di tentato omicidio nei confronti di Yu Li, l’orientale che da una settimana è ricoverato a Careggi in gravissime condizioni in seguito al pestaggio avvenuto all’interno del bar karaoke Jld di via Filzi.“Escalation criminale”: Prato, l'assalto al circolo. Mazzata in testa, uomo gravissimo

La donna, assistita dall’avvocato Tiziano Veltri, ha deciso di rispondere alle domande del giudice sostenendo che non si sarebbe trattato di una aggressione premeditata ma di una “rissa”.

La donna è accusata di aver colpito a bottigliata sulla testa Yu Li. Il gip ha accolto la richiesta delle difesa di alleggerire la misura cautelare e la donna si trova da ieri agli arresti domiciliari. Il compagno, invece, è ancora irrintracciabile. La donna non ha fornito indicazioni utili per rintracciarlo. L’orientale, insieme a un altro connazionale, sono ricercati sempre per tentato omicidio. Sono stati individuati dalla squadra mobile grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza del locale. Uno dei due, fra l’altro, aveva in mano una grossa mazza con la quale la vittima è stata picchiata.

Le indagini della polizia, coordinate dal procuratore Luca Tescaroli, vanno avanti per chiarire la dinamica dei fatti e capire il movente di tale violenta aggressione. Secondo quanto appreso, la vittima, che era in compagnia di altre persone, era da poco arriva in città da Francoforte. Per gli investigatori si sarebbe trattato di una spedizione punitiva. Da capire se l’episodio possa essere collegato all’altra aggressione avvenuta nel parcheggio della Zenith in via del Purgatorio avvenuta 48 ore dopo. Fondamentale, in quel caso, è la testimonianza della persona offesa, che è stata medicata al pronto soccorso ma che non versa in pericolo di vita come Yu Li.

Una delle piste seguite è quella del regolamento di conti all’interno della faida delle grucce. Come riportato ieri dal Fatto quotidiano, un pentito avrebbe parlato con gli inquirenti spiegando l’origine di tale faida che, partita dal mercato delle grucce, si sarebbe estesa a quello della logistica. Si tratterebbe di una guerra fra due gruppi contrapposti che lottano per rubarsi importanti fette di mercato.

Laura Natoli