Tutte le novità di Consob e Bce su Banco Bpm per Unicredit e Credit Agricole
Via libera della Consob al documento per l'Ops di Unicredit su Banco Bpm e ok della Bce al Credit Agricole a salire fino al 19,9% in Banco Bpm. Tutti i dettagli

Via libera della Consob al documento per l’Ops di Unicredit su Banco Bpm e ok della Bce al Credit Agricole a salire fino al 19,9% in Banco Bpm. Tutti i dettagli
Dalla Consob è arrivato il via libera al documento di offerta relativo all’Ops di Unicredit su Banco Bpm, l’istituto di credito guidato dall’amministratore delegato Giuseppe Castagna (nella foto). Fissato il periodo di adesione: dal 28 aprile al 23 giugno 2025. Il rapporto di concambio dell’Ops di Unicredit su Banco Bpm con lo stacco del dividendo da parte di entrambe sarà di 0,166 (rispetto alle 0,175 previste) azioni ordinarie del gruppo di Piazza Gae Aulenti di nuova emissione per ogni azione di Piazza Meda portata in adesione all’offerta. È quanto si legge nel documento di offerta.
VIA LIBERA DELLA CONSOB A OPS UNICREDIT SU BANCO BPM: LE CONDIZIONI
La modifica citata sarà efficace solo se entrambi i dividendi saranno distribuiti prima della data di pagamento dell’offerta che è fissata il 1° luglio. Secondo quanto previsto, prima di quel termine verrà staccata solo la cedola Unicredit e il rapporto di concambio diventerebbe di 0,182 azioni. La data di stacco del dividendo di Unicredit è il 22 aprile e il pagamento è indicato nel 24 aprile. Il 1° maggio è lo stacco del dividendo di Banco Bpm con pagamento il 21 maggio.
L’operazione di Unicredit sarà efficace con una partecipazione pari ad almeno il 66,67% del capitale sociale di Piazza Meda, ma Gae Aulenti si riserva di rinunciare a tale “condizione di efficacia” e di procedere “con l’acquisto di tutte le azioni di Bpm portate in adesione all’offerta nonostante si tratti di un quantitativo di azioni inferiore rispetto a quello indicato, purché la partecipazione che Unicredit venga a detenere all’esito dell’offerta – per effetto delle adesioni o di acquisti eventualmente effettuati al di fuori dell’offerta – sia comunque almeno pari al 50% del capitale sociale più una azione”.
LA DECISIONE DI UNICREDIT RISPETTO AD ANIMA E COMMERZBANK
Nel documento di offerta pubblicato da Unicredit ci sono poi due precisazioni. Piazza Gae Aulenti, infatti, cita un “contesto di incertezza, in particolare circa lo sviluppo della vicenda relativa alla effettiva applicabilità del cosiddetto Danish Compromise all’Opa di Banco Bpm su Anima” per cui “Unicredit si riserva di assumere ogni decisione”, considerando “l’impatto economico-finanziario e/o patrimoniale derivante dalla mancata applicazione del Danish, il rilancio su Anima e la valutazione degli effetti, della natura e delle conseguenze delle azioni di mitigazione intraprese da Bpm”.
Inoltre, Unicredit ha ribadito che l’ops su Banco Bpm “è autonoma e indipendente dall’investimento nel capitale sociale di Commerzbank e da qualsiasi eventuale sviluppo che dovesse registrarsi nei mesi a seguire”. L’istituto di Andrea Orcel ha avuto l’ok della Bce per salire fino al 29,9% della banca tedesca. Oggi detiene il 28%, di cui il 18,5% in strumenti, ma per trasformarli in azione serve la luce verde dell’antitrust tedesco.
L’OK DELLA BCE A CREDIT AGRICOLE PER BANCO BPM
Oggi è arrivato invece un altro via libera della Bce. La Banca centrale europea ha infatti autorizzato Credit Agricole a superare la soglia del 10% e salire fino al 19,9% del capitale di Banco Bpm. Ad annunciarlo è stata la stessa Banque Verte, che oggi detiene il 9,9% del capitale di Piazza Meda. Agricole intende esercitare “i diritti per la consegna fisica di tutti i titoli Banco Bpm sottostanti” e salirà quindi al 19,8%. Un aumento “coerente con la sua strategia di investitore a lungo termine e partner di Banco Bpm”, si legge nella nota. E la Banque Verte ha precisato di non voler lanciare un’opa su Piazza Meda.
Credit Agricole ha spiegato che l’aumento dell’esposizione in Banco Bpm ha “un impatto limitato” sul coefficiente patrimoniale Cet1 dell’istituto francese. Mentre nel secondo trimestre ci sarà un impatto di 20 punti base sullo stesso coefficiente, conseguente sia all’aumento della partecipazione in Banco Bpm sia al superamento della soglia di esenzione applicabile per la deduzione di investimenti significativi nel settore finanziario.