Turismo: in Puglia 20 milioni di presenze nel 2024. L’assessore Pentassuglia: “Tra innovazione e tradizione, un ritorno alla nostra storia” | L’analisi
Nel 2024 le performance turistiche per la Puglia sono state eccellenti, con oltre 20 milioni di presenze. Merito anche dell’enogastronomia, che rappresenta la seconda motivazione di viaggio per chi sceglie la regione come meta. È proprio con lo sguardo rivolto a un settore che abbraccia molte delle eccellenze pugliesi che la Regione sta ora “settando […] L'articolo Turismo: in Puglia 20 milioni di presenze nel 2024. L’assessore Pentassuglia: “Tra innovazione e tradizione, un ritorno alla nostra storia” | L’analisi proviene da Osservatorio Riparte l'Italia.

Nel 2024 le performance turistiche per la Puglia sono state eccellenti, con oltre 20 milioni di presenze.
Merito anche dell’enogastronomia, che rappresenta la seconda motivazione di viaggio per chi sceglie la regione come meta. È proprio con lo sguardo rivolto a un settore che abbraccia molte delle eccellenze pugliesi che la Regione sta ora “settando la macchina del turismo esperienziale”, fa sapere Donato Pentassuglia, assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, intervenendo alla 57esima edizione di Vinitaly, il salone internazionale dei vini e dei distillati, a Verona.
“Il percorso esperienziale che vede l’enoturismo legato all’olioturismo – spiega – porta a salutare i vini di Puglia in termini innovativi e rinnovati. Siamo partiti dal rilancio dei vigneti autoctoni con un ritorno alla nostra cultura, la nostra storia e tradizione”.
La Regione Puglia si è impegnata “nella scoperta, nella tutela e nella caratterizzazione dei vitigni autoctoni che oggi rappresentano una base genetica importantissima per le varietà che possono resistere agli eventi climatici estremi e un’opportunità di attrattività turistica attraverso il settore enologico che offre nuovi vini da antiche varietà”, afferma Luigi Trotta, dirigente della sezione Competitività delle filiere agroalimentari della Regione Puglia.
Perché il settore vitivinicolo possa evolvere è però necessaria “la formazione professionale che qualifica qualsiasi settore di riferimento – sottolinea Monica Calzetta, dirigente della sezione Formazione della Regione Puglia – La qualità dei percorsi formativi capaci di agganciare figure strategiche del settore vitivinicolo pugliese, che al momento vive un momento importante, è cruciale”.
In sinergia con il Dipartimento Agricoltura e con l’assessorato all’Agricoltura, Industria Agroalimentare, Risorse Agroalimentari, “abbiamo intercettato delle figure strategiche importanti nel settore della vitivinicoltura – fa sapere – Una di queste è il responsabile che accompagna la pianificazione delle attività nel turismo, istituita agganciando un’esigenza, dettata dalla legge regionale 29 del 2021, di individuare una specifica figura nel settore dell’enoturismo e di creare percorsi formativi finanziati con il Psr”, il Piano di sviluppo rurale comunitario.
La filiera vitivinicola pugliese “è anche appannaggio delle donne”, fa notare Marianna Cardone, vicepresidente nazionale dell’associazione Le Donne del Vino. Nell’ambito dell’enoturismo “la figura migliore nell’ambito del business è proprio quella femminile – riprende Cardone – Con Nomisma abbiamo estrapolato numeri che rivelano come più del 50% dei ruoli che ricoprono le figure che trasformano l’uva in denaro sono donne”.
Vino, olio, prodotti da forno, caseari e pasta. L’enogastronomia può “diventare il driver principale per lo sviluppo del turismo”, secondo Luca Scandale, direttore generale dell’Agenzia regionale del Turismo Pugliapromozione.
Un valido aiuto arriva anche dalle strategie e dai piani di sviluppo per il settore turistico previsti nel Programma regionale Puglia Fesr-Fse/21-27, un programma di investimenti finanziato dai fondi europei che vuole rendere il territorio sempre più innovativo, sostenibile e inclusivo.
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