Turismo in Italia: il peso delle carenze strutturali

Gli Stati Generali di Federturismo hanno presentato un lavoro dettagliato che ha fatto luce sia sugli annosi problemi che affliggono il comparto quali infrastrutture carenti e burocrazia, ma hanno anche evidenziato l’indiscutibile crescita degli stranieri in Italia che ha visto il nostro Paese superare la Francia, anche se ancora dietro alla Spagna. Le mancanze strutturali ... L'articolo Turismo in Italia: il peso delle carenze strutturali proviene da GuidaViaggi.

Apr 17, 2025 - 11:11
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Turismo in Italia: il peso delle carenze strutturali

Gli Stati Generali di Federturismo hanno presentato un lavoro dettagliato che ha fatto luce sia sugli annosi problemi che affliggono il comparto quali infrastrutture carenti e burocrazia, ma hanno anche evidenziato l’indiscutibile crescita degli stranieri in Italia che ha visto il nostro Paese superare la Francia, anche se ancora dietro alla Spagna.

Le mancanze strutturali

Nella giornata di lavori – condotti e moderati da Sebastiano Barisoni, vice direttore esecutivo di Radio24 – Il Sole 24 Ore – è emersa soprattutto la volontà di sopperire a tutte quelle mancanze strutturali del nostro Paese, ma anche capire quanto peso abbia l’IA e quanto necessiti di investimenti.

Il boom di stranieri

La presidente di Federturismo Marina Lalli ha evidenziato che, nel 2024, le presenze hanno toccato i 458,4 milioni grazie anche al boom di stranieri (oltre 250 milioni, +6,8% rispetto al 2023). “Laddove le imprese turistiche crescono, si rigenera il territorio e si rafforza l’identità. Il futuro di tante terre passa dal turismo ed è importante sapere che all’interno di Federturismo molte aziende si confrontano per raggiungere risultati migliori”.

Lalli ha poi aggiunto: “Senza connessioni facili in aria, mare e terra tutto può diventare così complicato da frenare e rallentare il turismo, addirittura una specie di tappo allo sviluppo di alcuni territori”.

Il valore delle tre “D”

Leopoldo Destro, delegato del presidente di Confindustria per Trasporti, logistica e industria del turismo, ha evidenziato come le tre D siano importanti. “Precisamente la destagionalizzazione, la diversificazione e la digitalizzazione possono contribuire a rendere il settore più competitivo e sostenibile. La spesa turistica del 2024 ha raggiunto i 110 mld di euro che hanno generato 270 mld in termini di Pil”.

Destro ha fatto l’esempio della Spagna che vanta oggi 500 milioni di turisti superando la destagionalizzazione e ospitando turisti per dieci mesi all’anno nelle isole Baleari e alle Canarie.

Tre tavoli di lavoro, rispettivamente su infrastrutture e trasporti, intelligenza artificiale, finanza e strumenti hanno concluso la giornata di lavori. Nel suo messaggio di saluto, la premier Giorgia Meloni ha rivendicato il successo della crescita del turismo in Italia, anche a fronte del primo piano industriale del turismo.

Annarosa Toso

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