Trump non si ferma, mercati nel panico

Il presidente degli Stati Uniti tira dritto sui dazi e scatena un’altra ondata di vendite in Asia. Hang Seng di Hong Kong -11%. Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in calo del 4%. Più di 50 Paesi hanno contattato la Casa Bianca “per avviare negoziati” sui dazi, secondo quanto dichiarato dal consigliere economico della Casa Bianca Kevin Hassett.I mercati si preparano al rallentamento globale e corrono a comprare obbligazioni.

Apr 7, 2025 - 07:54
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Trump non si ferma, mercati nel panico

Sui mercati si continuano a vedere solo gli effetti pesantemente negativi del Giorno della liberazione, nessuna traccia, neanche stamattina, dell’arrivo di un Giorno della Riconciliazione. Il future dell’S&P500 di Wall Street segna un calo del 4% ed il Vix dovrebbe mantenersi su livelli simili a quelli visti l’ultima volta allo scoppio della pandemia.

Si pensava che a un certo punto del ribasso, il presidente degli Stati Uniti potesse cambiare i toni dello scontro e far scattare il rimbalzo. Questa aspettativa, la cosiddetta Trump Put, non sembra possa scattare a breve.

Tornando a Washington dopo il fine settimana in Florida, il presidente ha minimizzato sulle devastazioni dell’orso ed ha detto che si va avanti con quanto annunciato.

“Gli Stati Uniti non possono perdere 1.900 miliardi di dollari in commercio. Non possiamo farlo e spendere anche un sacco di soldi per la Nato per proteggere le nazioni europee, le copriamo con l'esercito e perdiamo soldi in commercio. Tutta questa faccenda è folle, e sono stato eletto su questa base": lo ha detto il presidente americano Donald Trump ai reporter a bordo dell'Air Force One. "Il mercato ha parlato quando si considera il deficit commerciale che abbiamo con alcuni paesi. Con la Cina è di mille miliardi di dollari. E dobbiamo risolvere il nostro deficit commerciale con la Cina": così Trump sull’Air Force One a chi gli segnalava il commento di Pechino a proposito del crollo delle borse. "Centinaia di miliardi di dollari all'anno perdiamo con la Cina. E a meno che non risolviamo quel problema, non farò un accordo. Sono disposto a un accordo ma loro devono risolvere il loro surplus. La Cina in questo momento sta subendo un duro colpo perché tutti sanno che abbiamo ragione", ha aggiunto Trump, definendo il Dragone il peggiore del gruppo di paesi con cui Washington ha un deficit commerciale.

Più di 50 Paesi hanno contattato la Casa Bianca “per avviare negoziati” sui dazi, secondo quanto dichiarato dal consigliere economico della Casa Bianca Kevin Hassett. I Paesi che hanno proposto l'apertura di discussioni “lo fanno perché capiscono che si faranno carico di gran parte di queste tariffe”, ha dichiarato il direttore del Consiglio economico nazionale, opponendosi quindi alla tesi secondo cui questi nuovi dazi penalizzeranno soprattutto l'economia americana. “Non credo che vedremo un effetto importante sui consumatori statunitensi”, ha insistito il consigliere intervistato dal canale Abc, nonostante la maggior parte degli economisti si aspetta che le nuove tasse sui beni importati negli Usa provochino un'accelerazione dell'inflazione e frenino la spesa dei consumatori. “Potrebbero esserci aumenti dei prezzi”, ha ammesso Hassett, per il quale queste tariffe sono un mezzo per “trattare i lavoratori americani in modo equo” e proteggerli dalla concorrenza sleale.

I mercati si preparano al rallentamento globale e corrono a comprare obbligazioni. Il Treasury Note a dieci anni degli Stati Uniti si apprezza al 3,93% di tasso di rendimento, sui minimi degli ultimi sei mesi. Il tasso del biennale, il più sensibile alle decisioni della Federal Reserve, scende sui minimi dal 2022 al 3,51%.

Il presidente Donald Trump e la sua amministrazione stanno "costruendo i fondamenti economici a lungo termine per la prosperità", "non vedo alcun motivo per cui si debba prezzare una recessione". Così il segretario al Tesoro americano Scott Bessent durante un’intervista a Nbc News ha liquidato le preoccupazioni degli americani riguardo una possibile imminente recessione e allo stato dei loro piani pensionistici. Bessent ha definito una "falsa narrazione" quella secondo cui gli americani prossimi alla pensione potrebbero essere reticenti a farlo dopo che i loro risparmi pensionistici potrebbero essere diminuiti questa settimana a causa del crollo del mercato azionario. "Gli americani che vogliono andare in pensione adesso, gli americani che hanno messo da parte per anni nei loro conti di risparmio, penso che non guardino alle fluttuazioni quotidiane”, ha detto, sottolineando che "le persone hanno una visione a lungo termine”. Ieri su alcune testate americane erano circolate voci di possibili imminenti dimissioni di Bessent, a causa di opinioni divergenti in materia economica con il presidente Trump.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in ribasso di circa il 4%.

In Asia Pacifico crolla l’indice Hang Seng di Hong Kong: -11%. In calo del 7% lo Shanghai Composite. Nikkei di Tokyo -7%.

Il greggio tipo Brent è in calo del 3% a 64 dollari il barile. Il presidente Donald Trump aveva promesso di abbassare i prezzi dell'energia ma i suoi amici nel settore petrolifero non avrebbero mai immaginato che lo avrebbe fatto sconvolgendo l'economia globale, scrive il Wall Street Journal.

L’industria dell’estrazione e del trasporto ha speso decine di milioni di dollari per sostenere la seconda campagna di Trump alla Casa Bianca dopo che aveva promesso una nuova età dell'oro di prosperità energetica.

Avevano scommesso che avrebbe reso i combustibili fossili un elemento centrale del suo secondo mandato e li avrebbe aiutati ad abbassare i costi di produzione, ad attrarre investitori e a costruire nuovi oleodotti e terminali di esportazione per attingere a nuovi mercati. Invece, le aziende di fracking, e tutti gli altri, sono intrappolati in una guerra commerciale che gli investitori temono colpirà duramente l'economia globale e affosserà la domanda di greggio. Per alcuni trivellatori del West Texas che hanno vissuto la pandemia di Covid-19 e altri eventi estremi che hanno messo in ginocchio il settore, il danno indotto dai dazi sembra un autogol della Casa Bianca. "È una partita che abbiamo già giocato, ma mai (creata) con le nostre mani", ha affermato Taylor Sell, amministratore delegato di Element Petroleum con sede a Midland.

Generali. Secondo gli ultimi aggiornamento Consob sulle partecipazioni rilevanti, al primo aprile UniCredit deteneva diritti di voto sul 5,26%, dal 4,09% della precedente comunicazione. Institutional Shareholder Services (ISS), società leader nella consulenza in materia di governance, raccomanda agli investitori di Generali di votare per affidare all'amministratore delegato Philippe Donnet un altro mandato in occasione dell'assemblea generale del 24 aprile.

Prada prenderà una decisione questa settimana in merito a una potenziale acquisizione di Versace, ha dichiarato domenica una fonte vicina alla questione, mentre le trattative entrano nella fase finale.