Trump frena sulle tariffe verso il mondo (eccetto la Cina): rally record per Bitcoin e criptovalute

I mercati finanziari hanno vissuto un rally improvviso ieri, dopo che Trump ha deciso di sospendere l'aumento dei dazi.

Apr 10, 2025 - 11:04
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Trump frena sulle tariffe verso il mondo (eccetto la Cina): rally record per Bitcoin e criptovalute
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I mercati finanziari hanno vissuto una delle giornate più importanti dell’anno ieri, dopo che il Presidente Donald Trump ha deciso di sospendere temporaneamente l’aumento dei dazi sulle importazioni da tutti i Paesi, ad eccezione della Cina, per la quale il prelievo è stato aumentato a ben 125%. Una mossa che ha portato a un’ondata di sollievo non solo nei mercati azionari, ma anche nel settore delle criptovalute, spingendo Bitcoin (BTC) e altri principali token a rialzi spettacolari.

Bitcoin sfiora gli 82.000 dollari: la corsa continua dopo lo stop ai dazi di Trump

La criptovaluta più capitale del mercato ha registrato un impressionante balzo, toccando quasi gli 82.000 dollari. Questo strappo al rialzo ha guidato l’intero mercato delle criptovalute, spingendo le altre valute digitali a guadagni a due cifre. In particolare, XRP ed Ethereum (ETH) sono saliti del 12%, mentre Cardano (ADA), Solana (SOL), BNB e Dogecoin (DOGE) hanno visto un incremento medio del 10%.

La capitalizzazione complessiva del mercato crypto è aumentata del 6%, con l’indice CoinDesk 20 (CD20) che ha segnato un +7%, fornendo un’indicazione chiara del sentiment positivo diffuso tra gli investitori digitali.

Il ruolo chiave delle liquidazioni: oltre $350 milioni

Un altro elemento decisivo dietro questo rally è stato il massiccio volume di liquidazioni di posizioni short, cioè scommesse al ribasso, registrate nei mercati dei future legati alle criptovalute. Giovedì si sono toccati oltre 350 milioni di dollari di liquidazioni, il livello più alto dai primi di marzo.

Eventi di questo tipo, spiegano da CoinDesk, spesso rappresentano un’opportunità di acquisto, poiché segnalano che il mercato ha raggiunto un punto di correzione significativo e potrebbe prepararsi a una fase nuova di crescita.

Middle-cap in volata: TAO, S e FLARE guidano i rialzi

Accanto ai leader del mercato, anche diverse mid cap – criptovalute con capitalizzazione inferiore ai 5 miliardi di dollari – hanno beneficiato dell’ondata di entusiasmo. Tra queste si sono distinte Bittensor (TAO), Sonic (S) e Flare (FLARE), che hanno guadagnato fino al 30%, primeggiando nel segmento dei token emergenti.

Azioni in rialzo: Wall Street vive il giorno migliore dal 2008

Non solo criptovalute. Anche i mercati azionari statunitensi hanno celebrato la decisione di Trump registrando le performance più forti degli ultimi 15 anni. L’S&P 500 è balzato del 9,5%, uscendo con forza dalla zona di mercato ribassista, mentre il tecnologico Nasdaq 100 ha impressionato con un aumento del 12%.

Si tratta del miglior rally da quando il mondo affrontava la grande crisi finanziaria del 2008, un segnale eloquente dell’enorme impatto che le scelte di politica commerciale possono ancora esercitare sull’economia globale.

Il nuovo scenario geopolitico: attenzione puntata sulla Cina

La decisione di escludere la Cina dalla sospensione delle tariffe è stata letta come un chiaro messaggio da parte di Trump. I dazi su Pechino sono stati infatti aumentati al 125%, alimentando il rischio di una nuova spirale di ritorsioni commerciali e tensioni geopolitiche.

Secondo Jeff Mei, COO dell’exchange BTSE, il balzo dei mercati sarebbe motivato dall’ottimismo verso la possibilità che molti partner commerciali cerchino accordi bilaterali con gli Stati Uniti, evitando così una guerra commerciale a tutto campo. Tuttavia, Mei avverte che l’acuirsi delle tensioni tra Washington e Pechino potrebbe ristrutturare radicalmente l’attuale architettura del commercio mondiale. “Rimaniamo cauti, ha dichiarato, fino a quando non vedremo come si evolveranno le conseguenze nei mesi a venire”.

Ottimismo prudente tra gli analisti: “Potremmo aver toccato un fondo”

Uno scenario di moderata fiducia è condiviso anche da Jupiter Zheng, partner di HashKey Capital, che sottolinea come i mercati potrebbero aver già assorbito il peggio delle turbolenze recenti. “Il rimbalzo si basa sull’ottimismo che la fase peggiore sia passata”, ha sottolineato Zheng. Allo stesso tempo, non si possono escludere del tutto contro-tariffe da parte della Cina, che potrebbero limitare l’entusiasmo degli investitori.

Anche l’atteggiamento delle autorità regolatorie statunitensi gioca un ruolo importante. Zheng osserva che i recenti sforzi per semplificare le normative e introdurre politiche più favorevoli per il settore finanziario digitale potrebbero aver contribuito al recente rally. “È possibile che Bitcoin e le altre criptovalute abbiano trovato un fondo, ha aggiunto, a patto che non emergano sorprese inaspettate”.

Una settimana ad alta tensione

L’impennata di giovedì arriva dopo una settimana particolarmente turbolenta per i mercati digitali. Nei giorni precedenti, Bitcoin era sceso fino a sfiorare i 75.000 dollari, alimentando la preoccupazione degli investitori. Il recupero deciso ha dunque il sapore di un rimbalzo tecnico, ma anche di una reazione strutturale a un cambiamento tangibile nei fondamentali macroeconomici.

Per ora, analisti e investitori restano in allerta, osservando attentamente l’evolversi dei rapporti commerciali con la Cina e il possibile impatto delle politiche economiche americane. Ma se il trend dovesse proseguire e consolidarsi, questo potrebbe segnare l’inizio di una nuova fase di crescita per l’intero settore crypto.

Con la svolta di Trump in materia di tariffe e il ritorno dell’ottimismo, seppur cauto, tra gli operatori, i mercati potrebbero aver ritrovato un nuovo equilibrio. Il tempo dirà se si tratta di una tregua temporanea o dell’inizio di un cambio di paradigma. Di certo, Bitcoin e le criptovalute hanno dimostrato ancora una volta la loro sensibilità agli eventi globali… e la loro sorprendente capacità di reagire.