Mi servivano soldi e ho comprato due vasi | Il Governo mi ha dato quasi 2.000€: ecco il bonus che nessuno conosce

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Apr 25, 2025 - 20:47
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Mi servivano soldi e ho comprato due vasi | Il Governo mi ha dato quasi 2.000€: ecco il bonus che nessuno conosce

Molti non se ne rendono conto, ma alcune spese “verdi” possono comportare un rimborso fiscale fino a 2000 euro.

Ci sono spese quotidiane che facciamo quasi automaticamente: piccole decisioni che, senza un apparente motivo, incidono nel corso del tempo.

Cambiare un vaso rotto, riordinare un angolo del balcone, piantare un nuovo albero nel giardino. Questi gesti raccontano più di una semplice volontà di abbellire un luogo.

Di fatto esprimono cura, desiderio di ordine e la ricerca, anche modesta, di migliorare ciò che ci circonda. A volte, però, dietro uno di questi atti si cela una sorpresa.

Non si tratta solo di estetica o benessere personale, ma può succedere che una spesa si trasformi in un ritorno, ricco e concreto, generosamente regalato dallo Stato.

Bonus Verde, ma il tempo stringe

Secondo Gruppo Più, dal 1° gennaio 2025, il Bonus Verde è andato in pensione. Questo significa che chi oggi decide di sistemare aiuole, cortili o terrazze non potrà più richiedere allo Stato un rimborso su quanto investito. Tuttavia, chi ha realizzato interventi dal 2020 fino alla fine del 2024 ha l’opportunità di recuperare fino a 1. 800 euro per ciascun immobile, semplicemente inserendo i dati nella dichiarazione dei redditi. Si tratta di una possibilità concreta, regolata dall’Agenzia delle Entrate, che ha illustrato in dettaglio i requisiti necessari per sfruttare questa detrazione.

La normativa è chiara: si può detrarre il 36% su un massimo di 5. 000 euro per immobile. Questo significa che chi ha speso almeno tale cifra per migliorare giardini, balconi o terrazze ha la possibilità di ottenere una detrazione distribuibile in dieci rate annuali. È fondamentale rispettare alcune condizioni: effettuare il pagamento tramite bonifico o carta, conservare fatture dettagliate e dimostrare che l’intervento è avvenuto su beni a uso residenziale. Le spese per locali commerciali e parti comuni di condomini, invece, sono escluse.

pianta nel terreno
È fondamentale rispettare alcune condizioni (pixabay.com) – www.financecue.it

Errori da evitare

Se da un lato non è più possibile effettuare nuovi lavori contando sulla detrazione, dall’altro è ancora possibile recuperare le spese già sostenute. Qui serve attenzione: errori nella dichiarazione, omissioni documentali o pagamenti in contante possono compromettere l’intero procedimento. Secondo quanto riportato dal Gruppo Più, è essenziale conservare ogni ricevuta e presentare una documentazione impeccabile. Chi si accorge di aver dimenticato qualcosa può sempre correggere con una dichiarazione integrativa, ma il tempo sta per scadere.

E se qualcuno si chiedesse se valga la pena sistemare il giardino in assenza di incentivi, la risposta è personale. Tuttavia, chi ha eseguito lavori entro dicembre 2024, anche solo per piantare un paio di vasi nuovi, dovrebbe controllare i documenti e preparare la dichiarazione. Non succede ogni giorno che un vaso di fiori possa trasformarsi, nel tempo, in una piccola rendita fiscale!

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