Tributi locali: sanatorie e sconti, ma anche stretta sugli evasori
lentepubblica.it Il sistema di riscossione dei tributi locali potrebbe presto essere oggetto di una significativa trasformazione: in arrivo sanatatorie e sconti per i “virtuosi”, ma anche una mazzata per gli evasori. Con la riforma fiscale ancora in fase di completamento, si prospettano nuove misure per rendere più flessibile e gestibile il pagamento di tasse e imposte […] The post Tributi locali: sanatorie e sconti, ma anche stretta sugli evasori appeared first on lentepubblica.it.

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Il sistema di riscossione dei tributi locali potrebbe presto essere oggetto di una significativa trasformazione: in arrivo sanatatorie e sconti per i “virtuosi”, ma anche una mazzata per gli evasori.
Con la riforma fiscale ancora in fase di completamento, si prospettano nuove misure per rendere più flessibile e gestibile il pagamento di tasse e imposte locali.
Tra le ipotesi allo studio, emerge la possibilità di concedere maggiore autonomia a Comuni e Città Metropolitane nell’introdurre agevolazioni, condoni e sanatorie per i tributi di loro competenza.
L’obiettivo di questa riforma è duplice: da un lato, offrire ai contribuenti la possibilità di regolarizzare la propria posizione con condizioni più vantaggiose; dall’altro, garantire agli enti locali un maggiore recupero delle somme dovute, evitando che i crediti fiscali restino inesigibili.
Le nuove regole si inseriscono in un percorso di revisione più ampio, volto al raggiungimento del famoso principio del “Fisco amico”, già avviato con alcune misure, tra cui la cancellazione automatica di alcuni ruoli esattoriali e l’estensione delle rateizzazioni fino a 120 mesi.
Sanatorie sui tributi locali: cosa prevedono?
Una delle misure più discusse è quella che consente agli enti territoriali di attuare definizioni agevolate sui tributi di propria competenza. Ciò significa che, potenzialmente, potrebbero essere applicati sconti o cancellazioni di interessi e sanzioni su imposte locali come IMU, TARI, canone unico e rette scolastiche. Tuttavia, su tributi regionali come l’IRAP, tali agevolazioni non dovrebbero essere consentite.
In sostanza, gli enti locali potrebbero decidere di avviare periodicamente campagne di sanatoria, offrendo ai contribuenti la possibilità di regolarizzare la propria posizione con condizioni vantaggiose. L’art. 2 del decreto in discussione sancisce la possibilità per i Comuni di ridurre o eliminare le penalità per chi provvede spontaneamente a sanare debiti pregressi. Se un’amministrazione decidesse di azzerare completamente sanzioni e interessi, si tratterebbe di una vera e propria “rottamazione locale” applicabile a discrezione delle singole autorità comunali.
L’intento del legislatore è ridefinire anche il sistema della riscossione locale, rendendolo più flessibile e meno punitivo. In questo modo, si punta a incentivare il pagamento spontaneo dei tributi e a migliorare il rapporto tra cittadini e amministrazione fiscale.
Un nuovo approccio alla riscossione locale
Le amministrazioni comunali avranno la possibilità di introdurre misure di sanatoria ispirate ai precedenti interventi di rottamazione applicati ai tributi locali. Coloro che provvederanno tempestivamente al pagamento di sanzioni per violazioni stradali o contestazioni relative a IMU e TARI potrebbero beneficiare di agevolazioni fiscali, con una riduzione significativa di sanzioni e interessi. L’abbattimento potrebbe raggiungere fino a un terzo delle maggiorazioni stabilite dalla normativa, configurando un meccanismo assimilabile ad una “rottamazione perenne”. In questo modo, i Comuni potranno attivare periodicamente queste misure, riservandole ai contribuenti che dimostrano disponibilità a sanare la propria posizione entro termini definiti.
Un’altra ipotesi al vaglio riguarda l’introduzione di agevolazioni per i contribuenti più virtuosi. Ad esempio, si sta valutando la possibilità di applicare uno sconto del 5% a chi sceglie l’addebito automatico di IMU e TARI sul proprio conto corrente. Questo meccanismo garantirebbe agli enti locali entrate certe in tempi rapidi e, al contempo, offrirebbe ai cittadini un vantaggio economico per aver optato per una modalità di pagamento più efficiente.
Maggiore rigore contro gli evasori
Se da un lato si punta a incentivare il pagamento spontaneo con agevolazioni e sconti, dall’altro si prevede un irrigidimento delle procedure nei confronti di chi non adempie ai propri obblighi tributari. Un’ipotesi allo studio è quella di ridurre drasticamente i tempi per l’avvio delle azioni esecutive: si potrebbe passare dagli attuali 180 giorni a soli 60, permettendo ai Comuni di procedere direttamente con il pignoramento senza il coinvolgimento dell’Agenzia delle Entrate.
Questa riforma della riscossione locale potrebbe rappresentare un punto di svolta, spingendo sempre più contribuenti a regolarizzare tempestivamente la propria posizione fiscale. Tra incentivi per chi paga e misure più incisive contro gli inadempienti, l’intento è quello di rendere il sistema più efficiente e ridurre il numero di crediti fiscali inesigibili.
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