Tre delle giurate che sceglieranno il vincitore dell’unico Premio italiano riservato ai selfpublisher

Nel clima abbrumato dell’editoria, Amazon Storyteller rappresenta una luce, non solo per il mondo del self publishing, ma per tutto il comparto perché potrebbe dare quello scossone necessario a sparigliare i giochi. C’è tempo fino al 31 agosto per partecipare alla sesta edizione del Premio Letterario. Il vincitore riceverà una ricompensa in denaro di 10mila […] L'articolo Tre delle giurate che sceglieranno il vincitore dell’unico Premio italiano riservato ai selfpublisher proviene da Il Fatto Quotidiano.

Mag 9, 2025 - 19:39
 0
Tre delle giurate che sceglieranno il vincitore dell’unico Premio italiano riservato ai selfpublisher

Nel clima abbrumato dell’editoria, Amazon Storyteller rappresenta una luce, non solo per il mondo del self publishing, ma per tutto il comparto perché potrebbe dare quello scossone necessario a sparigliare i giochi. C’è tempo fino al 31 agosto per partecipare alla sesta edizione del Premio Letterario. Il vincitore riceverà una ricompensa in denaro di 10mila euro e la possibilità di essere pubblicato in formato audio da Audible, mentre ai cinque finalisti sarà riservato un e-reader Kindle Scribe e una buona dose di pubblicità.

Regole e modalità di partecipazione sono ben spiegate sul sito, personalmente preferisco concentrarmi su alcuni membri della giuria che quest’anno – oltre a Francesco Bono, Responsabile dei Contenuti Audible per Italia, Francia e Spagna e Andrea Pasino, Responsabile di Kindle Direct Publishing per Italia Francia e Spagna – comprende Stefania Toniolo, Carmen Laterza e Chiara Assi. La mia attenzione si rivolge proprio a queste ultime accomunate dall’ansia per la responsabilità di scegliere il vincitore dell’unico Premio italiano riservato ai self.

Stefania Toniolo, vincitrice dell’edizione 2024 con il libro Non è una storia di zombie, è stata dall’altra parte e sa quanta fatica comporta scrivere, però spera anche di divertirsi e non vede l’ora di conoscere nuovi autori. Ovviamente vincere la quinta edizione del premio, ha influito positivamente sul suo lavoro. Non solo per l’inserimento nelle promozioni di Amazon ma perché è stata ospite di un paio di interviste live che hanno smosso un po’ le vendite, il libro è stato anche scelto per alcuni gruppi di lettura online.

Nota sui social come Libroza, Carmen Laterza prova diverse emozioni: è onorata, curiosa e anche un po’ emozionata. Non ha avuto dubbi, ha accettato subito di far parte della giuria. Non solo perché lo ritiene un premio importante, ma perché crede davvero nel potenziale degli autori indipendenti.

Per Laterza il self publishing è una bellissima opportunità, uno strumento in più. Non è meglio né peggio dell’editoria tradizionale. È solo diverso. È una strada parallela, che permette a più voci di esprimersi, a più storie di trovare spazio. Certo, più accessibilità vuol dire anche più offerta. Ovviamente non basta pubblicare, bisogna pubblicare bene. È indispensabile curare ogni aspetto del libro: dalla scrittura all’editing, dalla copertina all’impaginazione, fino alla promozione. Non si tratta solo di “mettere un file sulla piattaforma”, ma di costruire un progetto editoriale serio e coerente, che possa stare sul mercato alla pari con qualsiasi altro libro.

Del resto, sottolinea Laterza, le produzioni indipendenti esistono da sempre in tanti altri ambiti: nella musica, nel teatro, nel cinema. Nessuno si stupisce se un cantautore pubblica il proprio album senza passare da una casa discografica, o se una compagnia teatrale si autoproduce uno spettacolo. Allora perché stupirsi se uno scrittore decide di pubblicare in autonomia il proprio libro?

Milanese girovaga, appassionata di gialli fin dalla tenera età, Chiara Assi ha studiato e lavorato come giornalista negli Stati Uniti. Da qualche anno è tornata a dedicarsi al suo vero amore: la scrittura, rigorosamente in autopubblicazione. Ambientato a Milano e giunto ormai alla decima avventura, il suo Commissario Locatelli è molto apprezzato dai lettori.

L’autopubblicazione è una scelta di libertà. In questo modo Assi può pubblicare i romanzi senza influenze esterne, padrona di far evolvere le trame e i personaggi esattamente come ha in mente. Inoltre, può lavorare con i suoi tempi e scegliendo i membri del suo team: editor, grafico, correttrice di bozze.

Infine, Chiara Assi ha partecipato al Premio letterario nel 2021 e 2022. Nella seconda edizione arrivò tra i cinque finalisti, me lo ricordo bene perché ero nella giuria. Ora si trova a vivere questa esperienza che per lei sarà sicuramente interessante: leggere i lavori di altri scrittori e valutarli sia da lettrice che da scrittrice.

L'articolo Tre delle giurate che sceglieranno il vincitore dell’unico Premio italiano riservato ai selfpublisher proviene da Il Fatto Quotidiano.