Towerborne Provato Early Access: il cammino dei giganti secondo Stoic

The Banner Saga, grande serie videoludica pubblicata anzitempo nella passata generazione, è ancora oggi una delle punte di diamante di Stoic, un team di ex sviluppatori di BioWare che ora con Towerborne sperano di conquistare gli appassionati allo stesso modo. Come per altre pubblicazioni recenti, è il gameplay a fare da padrone in questa nuova […] L'articolo Towerborne Provato Early Access: il cammino dei giganti secondo Stoic proviene da Vgmag.it.

Mag 7, 2025 - 16:45
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Towerborne Provato Early Access: il cammino dei giganti secondo Stoic
TOWERBORNE

The Banner Saga, grande serie videoludica pubblicata anzitempo nella passata generazione, è ancora oggi una delle punte di diamante di Stoic, un team di ex sviluppatori di BioWare che ora con Towerborne sperano di conquistare gli appassionati allo stesso modo. Come per altre pubblicazioni recenti, è il gameplay a fare da padrone in questa nuova epopea, ora disponibile anche su Xbox ma da tempo già disponibile su Steam, con gli utenti Microsoft che richiedevano a gran voce la pubblicazione della produzione anche sulla console di successo della casa di Redmond, che ha da poco alzato i prezzi delle sue produzioni.

Considerando la mole di videogiochi che Microsoft e Xbox stanno pubblicando uno dopo l’altro, diventa inevitabile, con il servizio di Xbox Game Pass che assume un connotato ben diverso da quello a cui eravamo legati. Pensavamo che Xbox si sarebbe fermata con Indiana Jones, con Avowed e con Oblivion Remastered, nonché con South of Midnight… ma ecco un videogioco in Accesso Anticipato che ha tanto da raccontare pur non essendo nella sua forma finale.

In un panorama troppo speso legato ai classici dettami che conosciamo e su cui purtroppo tanti studi di sviluppo scivolano, Towerborne è uno di quei videogiochi che s’incastrano nel mondo dello sviluppo allo stesso modo di grandi pubblicazioni però mal pubblicizzate. No, non credete che sia la prima volta in cui mi mettiamo a parlare di Towerborne: il videogioco di Stoic lo conosciamo così bene perché lo abbiamo su Steam a suo tempo. Ne abbiamo apprezzato le caratteristiche, le trovate originali e il game design, reale fiore all’occhiello del prodotto, su cui poggia l’intera profondità di quella che si configura come un’epopea ludica.

Analizzare gli Accessi Anticipati è ormai diventata una prassi. Anzi, si è tramutata in una ricerca costante del progresso. È il caso, questo, di Towerborne, che non solo propone un’impalcatura ludica non dissimile dal genere RPG, ma infila al suo interno delle dinamiche action in salsa beat em up che funzionano in modo preciso e coinvolgente. In un videogioco del genere, è complesso trovare le motivazioni per proseguire quando si giunge alla fine. Ma come accennavo, si tratta di un Accesso Anticipato: niente è ancora chiuso. È tutto profondamente aperto e lo si comprende perché Stoic ha infarcito il videogioco di nuovi contenuti, alcuni dei quali meritevoli di dovuta attenzione. Rispetto a un anno fa, il team ha inoltre iniziato a collaborare profondamente con gli eventi annuali creando delle stagioni inedite. Essendo primavera in Giappone, è il momento di festeggiare anche i grandi eroi shintoisti del Paese del Sol Levante, evento che ci ha ricordato quanto è stato fatto in passato con Sky: Children of the Light, giunto tre anni fa su Nintendo Switch, nel corso di un evento stagionale speciale in cui è stata protagonista AURORA, la cantante norvegese. Non siamo sullo stesso piano, ma diciamo che manca davvero poco perché Stoic dia a Towerborne l’importanza giusta. E qui ce n’è parecchia e si nota sin dal primo momento.

Alza lo scudo, fratello mio!

Il gran gameplay di Towerborne

Qui è una visuale bidimensionale a scorrimento a farla da padrona. Dopo aver scelto volto, capelli, fisico e occhi, il personaggio è pronto a tutto… pure a un bell’apprendimento iniziale che dura tre ore. È stata una scelta furba dedicare così tanto tempo per spiegare al giocatore cosa si ha davanti, proprio perché il game design, non immediato e intricatissimo sotto tantissime luci, ha dalla sua una veste del tutto inaspettata.

In totale, le varie classi possono essere scelte alla Cattedrale, con un vasto assortimento di scelte. Abbiamo optato per spada e scudo per avere una maggiore protezione senza rinunciare ad offendere. È stata una scelta giusta perché preferiamo combattere senza tante cerimonie ed è il miglior modo per imparare a giocare a Towerborne, che dispone di una mole di contenuti al momento piuttosto generosa. Alla Torre sarà permesso potenziare le armi e migliorarle in modo significativo: abbiamo per questo optato per una difesa sbloccata a seguito di un’ennesima spedizione andata a buon fine. In tal senso, il livello di sfida non appare affatto alto, con delle dinamiche entry level chiaramente inserite per soddisfare anche i giocatori meno pratici. È una scelta corretta perché non sbilancia affatto la sfida e resta su binari tutt’altro che scontati.

Il gameplay di gioco, come dicevamo prima, si concentra interamente sul sistema di combattimento. Il nostro alter ego può usare degli attacchi leggeri per concatenare le combo, ed è capace di spezzare la guardia quando i nemici tengono lo scudo alzato. Negli scenari è possibile muovere il personaggio dove si preferisce, così da avere un maggiore movimento, sapendo dove si mettono i piedi e in che modo comportarsi.

Non si tratta certamente di qualcosa di mai visto prima nel panorama, considerando che le tante opzioni disponibili sul mercato permettono di vivere un’ipotetica pubblicazione dando sfoggio di tante abilità ulteriori. Il game design proposto, se accompagnato con una dovuta difficoltà, garantisce molto divertimento. Ma in generale, a conferire tante peculiarità sono le abilità che è possibile scatenare addosso ai nemici.

Questo era uno degli eventi natalizi a cui abbiamo partecipato… proprio a Natale.

Towerborne è un videogioco speciale

La varietà di missioni proposte è ottima, con sfide sempre diverse l’una dalle altre, e che si ambientano in vari biomi splendidi, tutti disegnati a mano (ma ne parliamo dopo). Pensavamo potesse essere complesso variare i nemici o differenziarli. Invece, la pubblicazione garantisce nemici totali capaci di procurare dolore, con boss fight finali che incutono timore e sanno come coniugare la bellezza e la vivacità nel modo giusto.

Durante le visite alla Torre, sarà inoltre consentito cambiare equipaggiamento e prendere parte a missioni meno belligeranti. Interagire con gli altri personaggi è fondamentale per capirli in modo corretto e dare una spolverata al lore del gioco, ottimo e inaspettato, chiaramente fantasy per soddisfare i giocatori che hanno bisogno di approfondire in modo concreto cosa hanno attorno. Visionando la mappa, su cu si può muovere una volta lasciata la Cattedrale, è possibile intraprendere l’esperienza come meglio si preferisce. Inizialmente la produzione non propone fin troppi scenari perché si concentra su approfondire il resto, ma è quando inizia ad aprirsi di più che dà il meglio di sé. Questa scelta, presa proprio per coinvolgere in modo significativo i giocatori, la intravediamo come una possibilità ottima per raccontare qualcosa di lontano, una favola moderna nel corpo di videogioco.

Non c’è un’esplorazione tale da consentire chissà cosa al giocatore, ma la raccolta di oggetti utili implica dover tornare sovente ai luoghi vissuti precedentemente. Se non si esplora, si rischia di perdersi qualcosa per strada, con l’amara criticità di non sapere dove si sta andando. È per questo che la costruzione dei dialoghi, ottima al momento e ben contestualizzata, ha la capacità di arrivare dentro al cuore. In videogiochi del genere, qualcuno si aspetterebbe una maggiore leggerezza, ma non è mai stata l’intenzione di Stoic.

È inutile tornare indietro nel passato e a The Banner Saga per capire di cosa stiamo parlando. La saga vichinga ha raccontato delle vicende delicate e commoventi, con momenti alle volte inaspettati che sanno come emozionare il giocatore. È accaduto anche in questa occasione, con uno studio attento delle vicende RPG che mette al centro la costruzione del personaggio e poi cosa viene dopo. Figlio di un modo incantevole di fare videogiochi, Towerborne è l’esatta prova di una missione esistente per creare delle meraviglie inaspettate. È accaduto proprio al team in passato con The Banner Saga, videogioco che ha saputo intrattenere e tenere incollati i giocatori. Con Towerborne il team lo studio texano si prepara a fare un salto deciso verso la maturazione, con l’obiettivo di creare tanto e di mostrare tutto il suo talento.

Tanti biomi sono tenebrosi e affascinanti!

Un contesto denso e particolareggiato

La storia, al momento, è appena accennata. A dare lustro è come sempre il contesto, medievale e profondo, concentrato a offrire ai giocatori tanta immersione. Il merito è anche delle composizioni musicali scelte per l’occasione, che raccontano delle vicende inedite e sanno come intrattenere il giocatore. Sul lato estetico e la direzione artistica non abbiamo nulla da eccepire, se non che il mondo è favoloso ed è tutto davvero al posto giusto.

Anche se lo abbiamo giocato su Xbox, non possiamo esimerci dal raccontare com’è l’esperienza su PC, con Towerborne che è anche disponibile su Xbox Game Pass per tutti coloro che hanno il servizio in abbonamento. Non c’è molto da dire: è un videogioco leggerissimo che non richiede delle particolari schede grafiche per essere apprezzato appieno. Girerebbe pure su un “frigorifero”, ma a testare questa ipotetica piattaforma è bene che lo faccia DOOM. In ogni caso, su PC l’ottimizzazione è ben integrata e il gioco non pesa affatto sulla CPU. Sulla nostra fiammante 3080, siamo riusciti a provare in modo preciso e determinante l’intero pacchetto offerto, che resta in ogni caso ottimo anche su Xbox, con la piattaforma della casa di Redmond che garantisce i sessanta fotogrammi al secondo, esattamente come la controparte PC.


Towerborne è un videogioco dal grandissimo potenziale che propone una struttura ludica entusiasmante e soprattutto divertente. Riesce a coinvolgere grazie alla sua grafica e al suo stile irripetibile, di un’originalità inaspettata e profonda. Il gameplay, reale cuore pulsante del prodotto, ha inoltre il grandissimo merito di non lasciare il giocatore deluso per nulla e di riuscire a coinvolgerlo. Ovviamente non si può fare altro che attendere che esca in versione completa, con tutte le caratteristiche e le feature del caso. Solo allora potremo esprimere il nostro giudizio definitivo!


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