Tesla, McDonald’s, KFC e Google: perché i Paesi del nord Europa stanno boicottando i prodotti Made in USA

L’idea non è solo quella della lunga mano sulla Groenlandia, ma anche tutta quella serie di atti esecutivi che Trump ha firmato, a partire dai dazi, e la sua inversione di tendenza quanto alla guerra in Ucraina. Motivo per cui i consumatori scandinavi hanno deciso di boicottare tutti i prodotti Made in USA. Impresa ardua ma...

Mar 12, 2025 - 13:34
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Tesla, McDonald’s, KFC e Google: perché i Paesi del nord Europa stanno boicottando i prodotti Made in USA

L’idea non è solo quella della lunga mano sulla Groenlandia, ma anche tutta quella serie di atti esecutivi che Trump ha firmato, a partire dai dazi, e la sua inversione di tendenza quanto alla guerra in Ucraina. Motivo per cui i consumatori scandinavi hanno deciso di boicottare tutti i prodotti Made in USA.

Impresa ardua ma non impossibile, visto che sono praticamente ovunque, a cominciare dalle auto a finire col pollo fritto, ma negli ultimi giorni sono emersi davvero tanti gruppi sui social network in Danimarca, Svezia e Norvegia proprio con l’obiettivo di incentivare gli altri consumatori a fare scelte alternative.

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Il gruppo danese “Boykot varer fra USA” e il gruppo svedese “Bojkotta varor fran USA“, per esempio, che già hanno ciascuno oltre 60mila.

Ovviamente è molto difficile boicottare i prodotti statunitensi in modo coerente, rapido e a lungo termine, ma se vuoi fare qualcosa e non sai da dove cominciare, questo potrebbe fornire un piccolo aiuto, ha scritto Agneta Gottberg Henriksson, 58 anni, sul gruppo Facebook svedese, allegando un elenco di prodotti statunitensi che è circolato online.

L’elenco presenta una colonna a sinistra che elenca noti marchi americani (Tesla, McDonald’s, Coca-Cola, Nike e Levi’s, ma anche Netflix, Google e Airbnb), mentre una colonna a destra suggerisce opzioni alternative svedesi o europee.

Hai voglia di KFC? Scegli invece pollo alla griglia nel tuo ristorante di quartiere.

Iniziativa che, senza dubbio, stanno avendo qualche conseguenza pratica. Il gruppo Salling, la più grande azienda di distribuzione alimentare e gestore dei principali supermercati danesi, ha inserito una stella nera sui cartellini di prodotti provenienti da aziende europee, così da semplificare la scelta per i clienti che vogliono boicottare quelli statunitensi.

Ma – dice l’amministratore delegato del gruppo Anders Hagh – i nostri supermercati continueranno a offrire marchi provenienti da tutto il mondo, e saranno sempre i clienti a scegliere.

“Slava Ukraini” (“Gloria all’Ucraina”)

Non le manda a dire nemmeno la compagnia Haltbakk Bunkers, il primo operatore nei porti norvegesi, che ha dichiarato che cesserà “immediatamente” di rifornire le navi della Marina americana.

Una decisione presa in seguito al “più grande casino mai presentato in diretta televisiva dall’attuale presidente americano e dal suo vicepresidente”, dichiara la società in un comunicato pubblicato poche ore dopo lo scontro tra Volodymyr Zelensky e Donald Trump alla Casa Bianca.

Infine, proprio nei Paesi del nord Europa, come d’altronde altrove nel continente, le vendite delle Tesla sono crollate dall’inizio dell’anno. In Svezia, dove il modello Y è stato l’auto più acquistata nel 2024, le vendite della casa automobilistica americana guidata da Elon Musk sono diminuite del 44% a gennaio rispetto al 2024. In Norvegia, mercato storico per il marchio, sono diminuite del 38% e del 70% a febbraio.

Una vera e propria rivoluzione dal basso, insomma, seppur silenziosa.

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