Switch 2 tra dazi e polemiche sul prezzo. Quante console prevede di vendere Nintendo? E quanto vende ancora il modello precedente?
Il day one della nuova ammiraglia è in calendario il 5 giugno. L'ibrida è prodotta in Vietnam e questo potrebbe causare qualche problema

Le stime di vendita vengono definite caute da Bloomberg. Sì, perché il prezzo non è banale e in più pesa l’incognita dazi che rischia di rovinare il sonno a Nintendo. La casa di Kyoto si sta preparando al debutto sul mercato della Switch 2 – ne abbiamo parlato a fondo qui nel nostro test – il 5 giugno.
Quanto costa la Nintendo Switch 2
Come anticipato, il costo non è banale: 469 euro per la console. Se invece siete interessati al bundle con Mario Kart Word bisogna sborsare 509 euro.
Le stime di vendita di Nintendo Switch 2
Secondo le previsioni di Big N saranno venduti 15 milioni di console dal 5 giugno alla chiusura dell’anno fiscale, il 31 marzo 2026. In termini di videogiochi la società giapponese si attende di incassare il valore di 45 milioni di titoli.
Numeri che non possono certo essere messi a confronto con Nintendo Switch, la console uscita nel 2017 e che finora è stata venduta in oltre 152 milioni di esemplari nel mondo. Il tempo dirà se la casa di Kyoto riuscirà a fare meglio in un mercato videoludico che, va da sè, sta facendo i conti con i rincari e l’inflazione.
Cosa rischia Nintendo Switch 2 con i dazi di Trump?
Da quando è tornato alla Casa Bianca il presidente Trump ha avviato una guerra dei dazi che colpisce anzitutto la Cina (contro cui le tariffe raggiungono il 145%). Per il resto del mondo rappresentano una grande incognita, anche se nelle scorse settimane sono stati sospesi proprio per dare il via alle trattative.
Nintendo lo scorso aprile ha deciso di ritardare i preordini negli Stati Uniti della nuova console dopo che Washington aveva imposto le tariffe contro moltissimi Paesi. C’è da sottolineare che le console della casa di Kyoto vengono prodotte in Vietnam, Stato legato alla Cina (molte aziende di Pechino producono nel Paese del sudest asiatico) e che rischia di fronteggiare dazi del 46%.