Superbike, Andrea Locatelli antagonista di Bulega? A Cremona da “terzo incomodo” con ambizioni

La tappa italiana del Mondiale Superbike avrà un sapore particolare per Andrea Locatelli. Anzi, diciamo pure “unico”. In primo luogo perché sarà “di casa” nel senso più letterale del termine (ci vogliono meno di 2 ore per passare dal circuito di Cremona alla “sua” Selvino); in seconda istanza perché arriva al nuovo round con uno […]

Apr 30, 2025 - 13:47
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Superbike, Andrea Locatelli antagonista di Bulega? A Cremona da “terzo incomodo” con ambizioni

La tappa italiana del Mondiale Superbike avrà un sapore particolare per Andrea Locatelli. Anzi, diciamo pure “unico”. In primo luogo perché sarà “di casa” nel senso più letterale del termine (ci vogliono meno di 2 ore per passare dal circuito di Cremona alla “sua” Selvino); in seconda istanza perché arriva al nuovo round con uno status inedito.

Il successo conseguito nella Gara-2 di Assen sarà stato fortunoso quanto si vuole, ma resta legittimo. Il bergamasco ha pertanto spezzato un’astinenza iniziata nel momento stesso in cui aveva messo piede nel Mondiale Superbike. Ci sono volute 154 gare (e quasi 20 presenze sul podio tra secondi e terzi posti) prima di issarsi sul gradino più alto. Però, alla fine, l’affermazione si è concretizzata.

Basta già questa dinamica a cambiare totalmente le prospettive del ventottenne lombardo, non più “piazzatissimo” della categoria e, a conti fatti, addirittura pretendente al titolo iridato. Esagerato? L’aritmetica impone di considerarlo tale, perché il distacco dal battistrada Nicolò Bulega è di soli 28 punti. Certo, le disavventure dell’emiliano hanno ridotto la forbice, ma alla fine della fiera è la matematica a determinare chi vince un Mondiale.

Inoltre, l’infortunio patito da Jonathan Rea durante i test di inizio stagione, ha giocoforza conferito a Locatelli i galloni da capitano del gruppo Yamaha. È diventato lui, senza “se” e senza “ma”, il cavallo su cui Iwata ripone qualsiasi velleità iridata.

Dunque Andrea è lì, con Bulega e l’ex compagno di squadra Toprak Razgatlioglu, rivali designati per il titolo. Attualmente recita il ruolo di terzo incomodo, ma non è scritto da nessuna parte che la R1 sia inferiore alla M1000R. Pertanto chissà che, nelle prossime settimane, il bergamasco non possa issarsi quantomeno al ruolo di principale antagonista di chi è in sella alla Panigale V4R.

Intanto si vedrà come evolverà il round di Cremona, nel quale il lombardo non solo correrà vicino a casa, ma proverà a dar seguito a quell’inedita sinfonia attaccata ad Assen. L’onere di essere il favorito spetta ad altri, il #55 può invece permettersi di correre sulle ali dell’entusiasmo.