Giulio Ciccone meglio nelle Classiche che nelle corse a tappe: i podi nelle Monumento lo testimoniano

Al Tour of the Alps si era capito che Giulio Ciccone fosse in uno stato di forma davvero eccellente: a Pasquetta ha vinto la frazione d’apertura a San Lorenzo Dorsino, poi ha collezionato altri tre piazzamenti in top-5 e ha concluso al quarto posto in classifica generale. Terminate le fatiche sulle strade dell’Euregio soltanto un […]

Apr 27, 2025 - 18:36
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Giulio Ciccone meglio nelle Classiche che nelle corse a tappe: i podi nelle Monumento lo testimoniano

Al Tour of the Alps si era capito che Giulio Ciccone fosse in uno stato di forma davvero eccellente: a Pasquetta ha vinto la frazione d’apertura a San Lorenzo Dorsino, poi ha collezionato altri tre piazzamenti in top-5 e ha concluso al quarto posto in classifica generale. Terminate le fatiche sulle strade dell’Euregio soltanto un paio di giorni fa, l’abruzzese si è diretto in Belgio ed è stato assoluto protagonista alla Liegi-Bastogne-Liegi.

L’alfiere della Lidl-Trek ha corso in prima linea la quarta Classica Monumento della stagione, facendo la differenza in due momenti ben precisi: inizialmente si è mosso sulla Redoute, tratto iconico della Doyenne, dopo che Tadej Pogacar era partito per la sua cavalcata solitaria; successivamente ha piazzato una bella progressione sulla Roche-aux-Faucons, altra cote simbolica della Decana, si è portato dietro l’irlandese Ben Healy e poi lo ha battuto in volata, conquistando un pregevole secondo posto.

Il primo degli umani alle spalle del fenomeno sloveno, secondo podio in carriera in una Monumento dopo il terzo posto dello scorso autunno al Giro di Lombardia. In carriera ha disputato dodici corse di questo livello: tre Liegi, sei Lombardia (da annotare anche la quinta piazza nel 2020), tre Milano-Sanremo (29mo nel 2019). Meglio nelle Classiche che nelle grandi corse a tappe, dove non è mai riuscito a entrare in top-10 in tredici apparizioni: l’undicesimo posto ottenuto lo scorso anno al Tour de France rappresenta il suo miglior risultato, al Giro d’Italia è stato al massimo sedicesimo (nel 2019) e non ha mai portato a termine una Vuelta di Spagna.

Giulio Ciccone è stata una delle più belle maglie a pois della Grande Boucle, per stessa ammissione degli organizzatori del prestigioso evento in terra transalpina: nel 2023 ha infatti conquistato il simbolo che identifica il miglior scalatore del Tour de France. Aveva raggiunto quell’obiettivo anche nella Corsa Rosa del 2019 (maglia azzurra), a dimostrazione della sua completezza ed ecletticità. Il 30enne si può ora lanciare verso il Giro d’Italia che scatterà il prossimo 9 maggio: punterà a qualche successo di tappa (nel proprio palmares ne figurano già tre) o cercherà un guizzo nella generale?