Sulla Borsa non sorgerà più il Sole e Confindustria se ne vanta pure

Che cosa si dice e che cosa non si dice sul delisting del Sole 24 ore deciso da Confindustria.

Apr 10, 2025 - 11:01
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Sulla Borsa non sorgerà più il Sole e Confindustria se ne vanta pure

Che cosa si dice e che cosa non si dice sul delisting del Sole 24 ore deciso da Confindustria

Caro direttore,

da ieri sera mi sto arrovellando su questo interrogativo: ma i confindustriali ci prendono per il deretano?

Scusa la scurrilità, ma oramai siamo in pieno trumpismo e – come scrive il notista Francesco Damato – la Casa Bianca si è trasformata in Osteria Bianca, quindi pure la mia garbata trivialità è consona ai fatti.

Il fatto è il delisting del gruppo Il Sole 24 ore: insomma, il titolo del gruppo editoriale Sole 24 ore, controllato da Confindustria, non sarà più quotato in Borsa. Così ha deciso il consiglio generale della confederazione degli industriali.

Ma il mio accenno di trivialità è frutto del formalissimo comunicato stampa di Confindustria che contiene il commento del presidente in occasione dell’Opa totalitaria. Ti copio e incollo il comunicato (mi pare sbilenco e manca qualcosa, ma faccio copia e incolla da bravo cronista, innanzitutto):

“Il Sole 24 Ore, come recita il suo statuto, è insieme istituzione, anima civile e culturale dell’Italia – inizia così il commento da Bruxelles del presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, all’Opa totalitaria finalizzata al de-listing del gruppo editoriale Il Sole 24 Ore. “E’ nello spirito dello statuto, – conclude il numero uno di viale dell’Astronomia – che oggi il Consiglio Generale di Confindustria, all’unanimità, ha deciso di rinnovare il suo impegno investendo su questa istituzione del Paese in un momento in cui le imprese e gli imprenditori italiani stanno affrontando sfide inedite e globali”.

Ricapitoliamo: a fine 2007 Confindustria fa quotare la società editoriale Sole 24 ore, per aprirsi al mercato e per far entrare nuovi investitori-azionisti; ora la confederazione – che ha il 71% del gruppo – fa marcia indietro, toglie dal listino il titolo e il gruppo editoriale si rattrappisce come una qualsiasi azienda familiare che prima cerca di racimolare nuove risorse e nuovi soci ma poi si pente, va via dalla Borsa con tanti saluti a promesse di trasparenza societaria, buona governance e altri gargarismi sulla bontà del libero mercato e della Borsa.

La beffa è che il quotidiano Il Sole 24 ore abbandona Piazza Affari dopo decenni in cui ha teorizzato e consigliato in analisi, editoriali, commenti e approfondimenti le società ad andare in Borsa per aprirsi al mercato, puntare sulla trasparenza, coinvolgere nuovi azionisti, intercettare investimenti per allargare business aziendali e perimetri societari. E altro bla-bla.

Tutte frottole, vista la retromarcia di Confindustria sul Sole.

Ma i confindustriali non hanno il coraggio di dire: sì, abbiamo sbagliato, i nostri piani sul Sole sono falliti, scusate.

No: continuano invece a pontificare sempre e comunque sulla “istituzione del Paese”.

A volte il tronfio trionfalismo coincide con una triviale ipocrisia. Molto più triviale della mia soave scurrilità iniziale. O no?

Salutoni e buon lavoro,

Gianluca Zappa