Sui social diventa virale la lettera del Ministero dell’Istruzione Usa corretta da Harvard, ma è una fake news

Si tratterebbe di una notizia fake quella relativa alla presunta lettera inviata dalla Casa Bianca ad Harvard e rispedita al mittente con una serie di sottolineature rosse volte a segnalare gli errori ortografici e di sintassi compiuti dalla ministra dell’Istruzione Linda McMahon. A segnalarlo è un sito di fact-checking americano che avverte come in realtà […] L'articolo Sui social diventa virale la lettera del Ministero dell’Istruzione Usa corretta da Harvard, ma è una fake news proviene da Il Fatto Quotidiano.

Mag 8, 2025 - 18:11
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Sui social diventa virale la lettera del Ministero dell’Istruzione Usa corretta da Harvard, ma è una fake news

Si tratterebbe di una notizia fake quella relativa alla presunta lettera inviata dalla Casa Bianca ad Harvard e rispedita al mittente con una serie di sottolineature rosse volte a segnalare gli errori ortografici e di sintassi compiuti dalla ministra dell’Istruzione Linda McMahon. A segnalarlo è un sito di fact-checking americano che avverte come in realtà i professori del noto Ateneo statunitense non abbiano mai realmente risposto così alla McMahon.

Il caso – Lunedì 5 maggio dagli uffici federali statunitensi la ministra dell’Istruzione Linda McMahon spedisce l’ennesima lettera di biasimo direttamente ad Alan Garber, Presidente dell’Università di Harvard. È la stessa McMahon a pubblicare l’avviso sul suo profilo X: una lettera che critica duramente l’ateneo del Massachusetts per la gestione dell’antisemitismo nel campus, e che intima di non chiedere più fondi federali fintanto che non cambierà politica. “Ricevere tali fondi pubblici è un privilegio, non un diritto”, si legge sulla lettera della McMahon, “Invece di usare questi fondi per promuovere l’istruzione dei suoi studenti, Harvard sta violando sistematicamente la legge federale”. Contestualmente però cominciano a circolare voci (e post) secondo cui i professori dell’Ateneo avrebbero risposto rispedendo al mittente la lettera e segnalando sulla stessa, con matita rossa, tutti gli errori di grammatica e sintassi di cui è infarcito il testo. Tre foto della presunta lettera corretta sono state postate da un utente su X con un post che ha raggiunto più di 4 milioni di visualizzazioni, sormontato dalla didascalia in maiuscolo “HARVARD HA VINTO QUESTO ROUND!” (HARVARD WON THIS ROUND!). Le foto segnalano come la McMahon avrebbe scritto, ad esempio, “Harvard sta portando avanti un modello sistemico di violazione della legge federale”, invece di usare l’aggettivo “sistematico“. Altre correzioni in rosso segnalano ancora lo scorretto uso delle maiuscole in “Federal Government” – uso scorretto non trattandosi di un nome proprio. Saltano all’occhio poi frasi incomplete ed errori nell’uso dei tempi, e numerosi sono anche i punti di domanda e le puntualizzazioni segnalate in corpo al testo e ai margini del messaggio.

Tuttavia, riporta il sito di fact-checking Snopes, sebbene la lettera postata su X sia reale perché non generata dall’Intelligenza Artificiale, non ci sono prove che Harvard abbia effettivamente creato o condiviso la versione “corretta” della lettera della McMahon. Né l’Ateneo del Massachusetts ha caricato alcuna prova delle correzioni sui suoi canali social ufficiali. La conferma del fatto che si tratti di una fake news è giunta direttamente da un utente X che avrebbe confermato a Snopes di aver aggiunto lui, in modo autonomo, le correzioni. L’utente X, riporta Yahoo!, avrebbe confermato le smentite, rivendicando la proprietà della lettera contrassegnata in rosso: “L’ho riempita di battute per gli economisti che ora non saranno apprezzate”.

Una risposta che sarebbe dovuta suonare ironica e sferzante proprio contro il Ministero dell’Istruzione (l’utente X che ha rivendicato la “paternità” delle correzioni ha infatti anticipato la lettera fake con la scritta “La nostra Segretaria dell’ ‘Istruzione’ ” – Our Secretary of “education”) anche alla luce del fatto che Linda McMahon avrebbe credenziali rarefatte in materia (il suo percorso professionale è infatti legato al mondo degli affari e dell’intrattenimento avendo fondato, col marito, la World Wrestling Entertainment, azienda che si occupa principalmente di wrestling, oltre a film, musica, videogiochi e merchandising). Le foto della lettera falsa hanno così alimentato quella che voleva essere “una lezione pubblica di grammatica e comunicazione istituzionale” contro l’amministrazione Trump.

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