Sui sentieri del Monte Conero, con il mare sotto i piedi

Il promontorio alle spalle di Ancona, protetto da un Parco Naturale, è attraversato da sentieri ultra panoramici. Da percorrere in questa stagione, prima che faccia troppo caldo a piedi a Ventotene, tra mare, migrazioni e storie di prigionia e libertà L'articolo Sui sentieri del Monte Conero, con il mare sotto i piedi proviene da Montagna.TV.

Apr 10, 2025 - 11:08
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Sui sentieri del Monte Conero, con il mare sotto i piedi

Sin dagli anni settanta del secolo scorso ci si era resi conto dell’unicità di questo promontorio, singolare baluardo di costa rocciosa calcarea con rupi marittime alte sino a 500 metri, un unicum tra le basse spiagge che vanno da Trieste al Gargano. A questa sua specificità geomorfologica si affianca quella botanica a cominciare dal nome: Conero deriva infatti dal greco kòmaros, ossia corbezzolo, splendido rappresentante di quella macchia mediterranea che riveste le sue rupi precipiti. Finalmente nel 1987 la Regione Marche licenzia la legge istitutiva del Parco Naturale del Conero, mettendo fine ad un accesso dibattito tra fautori e avversari dell’area protetta. Oggi credo siano pochi quelli che possano osteggiare con validi argomenti l’istituzione del Parco, che ha permesso di proteggere la variopinta biodiversità che racchiude oltre ad un paesaggio davvero unico risultato di una storia geologica complessa.

L’itinerario

Partenza e arrivo: Ancona, loc. Poggio (212 m)
Dislivello: + 316 m
Difficoltà: E
Durata: 2,30 ore a/r per Belvedere Nord (4 ore alternativa giro ad anello per Belvedere Sud)

Il sentiero per il Belvedere Nord è uno dei più apprezzati del Parco per la bellezza dei panorami che offre. Si parte dall’Osteria del Poggio e si seguono le indicazioni per sentiero 301 che attraversa un bosco allietato dal canto degli uccelli che in questo periodo iniziano la nidificazione. Si segue il tracciato fino all’incrocio, nei pressi di Pian Grande, con il sentiero 301A  in cui ci si immette per proseguire verso il Belvedere Nord. Le due tappe offrono un ampio panorama sulla costa del Conero che degrada a picco in alcuni punti verso il mare Adriatico sottostante, tra i tripudi della lussureggiante macchia mediterranea che ricopre le falesie. Il rientro è sullo stesso percorso, oppure si può imboccare la variante del sentiero 308, detto del Giglio, che con un piacevole giro ad anello di circa un’ora riporta al punto di partenza. Una possibile alternativa è quella di proseguire sempre sul sentiero 301 verso il Belvedere Sud che si affaccia sul lato opposto del promontorio con una spettacolare vista sulla Spiaggia delle due Sorelle. Volendo si può proseguire sul 301 fino a incrociare il sentiero 305 verso Pian di Raggetti per poi ricollegarsi all’itinerario di partenza.

L’alternativa

Una seconda possibilità è offerta dal sentiero 309 che partendo dalla piazzetta di Portonovo costeggia il Lago Grande, zona umida di grande interesse per gli amanti del birdwatching. Si prosegue quindi per il Fortino Napoleonico, costruzione ottocentesca ora divenuta un resort di lusso e la Torre di Guardia costruita a difesa dalle incursioni piratesche. Pochi passi ed ecco la Chiesa di Santa Maria di Portonovo, piccolo gioiello dell’arte romanica, costruita a breve distanza dalla spiaggia della Vela. Ancora una zona umida rappresentata dal Lago Profondo e quindi il sentiero in circa 1,30 ore e 2,5 chilometri riporta al punto di partenza.

Come arrivare

Il Monte Conero si raggiunge facilmente tramite l’Autostrada adriatica A14, casello di uscita Ancona Sud, direzione Riviera del Conero.

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