Stop ai motori lungo i sentieri. Il ’ribaltone’ del centrosinistra: "Norma di rispetto del paesaggio"
Dopo la modifica dello scorso anno da parte del centrodestra, la maggioranza ha ripristinato i divieti. La norma è stata arricchita di altri particolari. Meloni: "Restituista coerenza alla nostra visione del turismo lento".

La promessa è stata mantenuta: la maggioranza di centrosinistra in Regione ha ripristinato, di fatto, il divieto di circolazione di mezzi a motore su sentieri. Ieri, infatti, il Consiglio regionale ha dato il via libera, con 11 voti della maggioranza (i consiglieri di opposizione avevano lasciato l’Aula prima della trattazione dell’atto, vedi articolo qui sotto) alle ulteriori modifiche da apportare al Testo unico regionale per le foreste (legge regionale 28/2001).
Il disegno di legge predisposto dalla Giunta regionale firmato dall’assessore Simona Meloni, prevede l’introduzione nel testo normativo dell’aggiornamento, con cadenza annuale, delle aree e dei percorsi nei quali è consentita la circolazione dei veicoli a motore per lo svolgimento di manifestazioni pubbliche e gare. La modifica arriva dopo che nella scorsa legislatura, un emendamento della Lega – che non tutto il centrodestra gradì – aveva a sua volta modificato quel Testo unico che consentiva ai veicoli a motore di percorrere ’liberamente’ sentieri e mulattiere, mdifica che aveva fissato il divieto di circolazione solo in presenza di appositi cartelli indicanti il divieto di transito.
Nella nuova norma ora è prevista anche l’introduzione della possibilità, per l’Agenzia forestale regionale, sentiti i Comuni e previo assenso dei soggetti proprietari o conduttori dei fondi interessati, di individuare ed autorizzare specifici percorsi per lo svolgimento di attività ludiche e sportive con mezzi motorizzati. I percorsi individuati dovranno essere facilmente identificati in loco con evidenti segnali di pericolo per il transito pedonale e ciclabile, a cura dei soggetti che intendono svolgere le attività ludiche e sportive.
Viene infine introdotto l’aggiornamento annuale delle aree e dei percorsi nei quali è consentita la circolazione dei veicoli a motore per lo svolgimento di manifestazioni pubbliche e gare e la possibilità di individuare ed autorizzare specifici percorsi per lo svolgimento di attività ludiche e sportive con mezzi motorizzati.
"Una norma di civiltà, di rispetto verso il nostro paesaggio, che riafferma un principio fondamentale: le nostre montagne non sono piste, sono patrimonio" dice l’assessora alle Politiche agricole e al Turismo, Simona Meloni. "Questa modifica – afferma - non solo rimedia a un errore normativo introdotto con l’emendamento alla legge regionale del 2001 ma restituisce coerenza alla nostra visione di sviluppo sostenibile e di promozione del turismo lento".