Stipendi 2025: la classifica italiana per ogni settore e Regione

Classifica aggiornata degli stipendi in Italia per Regione, Provincia, contratto, settore e genere, con una panoramica dei lavori meglio e peggio pagati.

Apr 8, 2025 - 11:27
 0
Stipendi 2025: la classifica italiana per ogni settore e Regione

In base alle ultime rilevazioni, sul podio delle città dove si pagano gli stipendi più alti c’è sempre Milano. Le regioni con i salari più alti sono Lombardia, Trentino-Alto Adige e Lazio, in coda Basilicata, Calabria e Sicilia.

I settori che pagano di più in Italia sono Banche e servizi finanziari (45.906 euro), Ingegneria (41.419 euro) e Farmaceutica (39.640 euro).

La retribuzione media in Italia è pari a circa 30.838 euro per il settore privato. L’80% delle persone riceve una retribuzione lorda inferiore a 35.000 euro l’anno ed il 92% non supera i 40.000. Una volta sottratti i contributi previdenziali e le imposte, lo stipendio netto mensile medio in Italia è compreso tra 1.700 euro e 1.850 euro per il settore privato.

Secondo i dati forniti dall’Osservatorio JobPricing nel 2025 (Analisi delle retribuzioni in Italia), i settori più remunerativi in Italia nel 2025 sono servizi finanziari (RAL media di 45.461€), utilities: (34.861€) e industria di processo (33.710€), con retribuzione media simile a quella dell’industria manifatturiera (33.349€).

CALCOLO STIPENDIO NETTO ONLINE

L’andamento degli stipendi in Italia nel 2025 mostra dunque segnali di recupero rispetto agli anni precedenti, soprattutto per alcune professioni, ma continua a emergere una disparità tra le regioni del paese. Ad influire sui salari, anche a parità di figura professionale, possono essere anche le dimensioni dell’azienda. Di solito, le grandi realtà, più organizzate, offrono retribuzioni più alte. Tuttavia ciò non è sempre vero: le piccole e medie imprese, con tassi di crescita più elevati, possono talvolta attirare talenti, offrendo percorsi di carriera più rapidi. Un occhio va poi sempre buttato al contratto nazionale (CCNL) di riferimento, ogni settore ha il suo, offrendo condizioni di stipendio e bonus differenti.

Con una pressione fiscale tra le più alte d’Europa, ad impattare sulla retribuzione netta in busta paga, in Italia anche la RAL può variare di molto. E non soltanto in base al settore di occupazione, all’esperienza e all’inquadramento contrattuale, ma anche in base alla regione e alla città in cui si lavora.

Vediamo in questa guida quale è il panorama attuale del mercato del lavoro in Italia, i settori, le professioni e i ruoli più remunerativi e la classifica italiana degli stipendi per Regione e Provincia.

La mappa nazionale delle retribuzioni

Le retribuzioni medie variano considerevolmente da regione a regione, con il nord che continua a dominare in termini di stipendio medio. La differenza tra RAL medie al Nord e al Sud e Isole è di circa 3.550 euro.

Classifica degli stipendi per Regione

Le retribuzioni variano anche in base alla regione. Le regioni del Nord Italia, come la Lombardia e il Lazio, offrono stipendi mediamente più alti rispetto a quelle del Sud e delle Isole. La Lombardia, ad esempio, ha una RAL media di 33.635€, la più alta a livello nazionale, seguita dal Lazio con 33.242€. Al contrario, la Basilicata è la regione con lo stipendio medio più basso, con una RAL di 27.232€.

Di seguito la classifica delle principali regioni italiane, con il relativo stipendio medio annuale lordo.

Regione RAL media (€)
Lombardia 33.635
Lazio 33.242
Liguria 33.195
Trentino-Alto Adige 33.532
Emilia-Romagna 32.268
Piemonte 32.361
Campania 29.296
Puglia 29.076
Calabria 28.010
Basilicata 27.232

Classifica degli stipendi per Provincia

Dal punto di vista territoriale, la classifica redatta a fine 2024 dalla CGIA di Mestre in relazioni ai lavoratori meglio pagati d’Italia incorona ancora una volta Milano come la provincia dove le retribuzioni sono più elevate. Ecco la top 30 per provincia per quanto concerne le retribuzioni medie lorde in base agli ultimi dati disponibili:

Classifica stipendi per settore e professione

In Italia, le professioni più remunerative sono spesso legate a settori in cui i lavoratori sono altamente qualificati. I settori e le professioni più pagati includono banche e servizi finanziari, ingegneria, farmaceutica e biotecnologia.

D’altro canto, i salari più bassi si riscontrano in settori che richiedono una minore specializzazione, come i servizi alla persona, l’ospitalità e la ristorazione.

La seguente tabella riflette la RAL media per i vari settori di attività in Italia, aggiornati al 2024. Le aziende che operano nei settori più innovativi come i Servizi finanziari godono delle retribuzioni più alte, mentre i settori tradizionali come Agricoltura ed Edilizia risultano tra i meno remunerativi.

Settore di Attività RAL Media (€)
Servizi finanziari 45.461
Utilities 34.861
Industria di processo 33.710
Industria manifatturiera 33.349
Servizi 30.752
Commercio 30.527
Edilizia 28.709
Agricoltura 26.518

La differenza tra i settori si riflette anche negli stipendi. Le professioni che richiedono competenze tecnologiche, come gli sviluppatori software, continuano a godere di stipendi più alti rispetto ad altre. Ecco la classifica delle professioni con la retribuzione media annuale:

Professione Stipendio Medio Lordo (Euro/anno)
Sviluppatore Software 52.000
Consulente IT 50.000
Medico 47.500
Avvocato 45.000
Ingegnere 43.000
Commercialista 41.000

Il settore IT, con professioni come gli sviluppatori software e i consulenti IT, continua a essere il più remunerativo. Al contrario, professioni come quella del commercialista o dell’avvocato, seppur ben retribuite, mostrano un tasso di crescita inferiore rispetto ad altri settori emergenti.

Il Gender pay gap sulla RAL è del 7,2%, che cresce all’8,6% sulla RGA: gli uomini guadagnano il 7,2% in più delle donne.

I settori con RAL in crescita

La RAL media per le microimprese è di 28.610 euro, mentre per i lavoratori delle grandi imprese arriva a 39.021 euro. Ecco una tabella che sintetizza i settori più dinamici nell’ultimo decennio:

Settore Crescita (%)
Hotel e Ristorazione +20,8%
Moda e Lusso +15,4%
Legno +14,2%
Settore bancario +12,0%
Assicurativo +12,0%
Farmaceutico -2,0%

Quali sono le professioni con gli stipendi più alti

Le professioni con i guadagni più elevati in Italia includono:

  • Notai, con una retribuzione media da 60.000 a 200.000 euro lordi annui a seconda dell’anzianità e delle funzioni;
  • Architecture Manager e Analista di Dati possono guadagnare 168.000 euro e 150.000 euro l’anno;
  • Medici specialisti, con una retribuzione dai 70.000 ai 110.000 euro;
  • Direttore Marketing e UX designer raggiungono rispettivamente 93.000 euro e 89.000 euro all’anno.
  • Web Marketing Manager, guadagnano in media 57.000 euro l’anno;
  • Consulenti finanziari (come dipendenti o liberi professionisti), si parte da 30.000 euro per una figura junior fino a superare i 55.000 euro e arrivare ai 130mila per un consulente esperto;
  • Farmacisti (come dipendente o proprietario di farmacia), si parte da 26-27.000 euro lordi annui per un dipendente e si sale oltre i 50.000-60.000 euro per figure senior o titolari di farmacia;
  • Piloti d’aereo, la cui retribuzione dipende dall’esperienza, dalla compagnia e dalle tratte coperte. In media, lo stipendio si aggira intorno ai 70.000 euro, ma può essere inferiore per i piloti alle prime esperienze;
  • Architetti e ingegneri, la cui retribuzione varia in base al settore di attività, all’esperienza e alle responsabilità. In media, lo stipendio annuo lordo si attesta intorno ai 38.000 euro, ma può aumentare considerevolmente, superando gli 80mila euro, per professionisti con anni di esperienza, titoli aggiuntivi e una solida base di clienti;
  • IT manager, responsabile delle funzioni informatiche di un’azienda, può guadagnare oltre i 50.000 euro lordi annui, con punte superiori ai 100.000 euro per le aziende più importanti e i professionisti più esperti;
  • E-commerce manager, che gestisce le vendite online di un’azienda, ha uno stipendio che parte dai 30.000 euro annui per le figure junior e può arrivare tra i 40.000 e gli 80.000 euro per chi ha più esperienza. In grandi gruppi multinazionali, il salario può superare i 100.000 euro;
  • Avvocati, con uno stipendio medio intorno ai 37.000 euro annui, ma che può variare notevolmente in base all’esperienza, raggiungendo cifre superiori ai 50-60.000 euro. Tuttavia, il numero di avvocati è aumentato nel corso degli anni, riducendo così la media dei compensi, soprattutto per gli specializzandi o le partite IVA inserite in studi legali;
  • Commercialisti e consulenti del lavoro presentano una remunerazione media molto variegata. Ai compensi elevati dei professionisti più affermati (che possono superare i 100.000 euro annui grazie a incarichi in importanti collegi sindacali aziendali) si affiancano compensi interessanti ma più modesti per le figure junior. La retribuzione media si aggira intorno ai 33.000 euro annui;
  • Sindaci: quelli metropolitani guadagnano quasi 14mila euro lordi al mese, quelli dei comuni più piccoli (meno di 3mila abitanti) sui 2000 euro lordi mensili.

Queste cifre rappresentano guadagni lordi. Inoltre, le retribuzioni possono variare notevolmente in base alla posizione geografica e alle competenze specifiche del lavoratore, con le regioni del nord e le grandi città spesso associate a salari più elevati.

Cosa far aumentare lo stipendio?

Questi dati riflettono il fatto che un titolo di studio più elevato si traduce solitamente in un reddito superiore. Secondo i dati ISTAT, i laureati tra i 25 e i 64 anni godono di un tasso di occupazione superiore del 30% rispetto a coloro che hanno al massimo una licenza media. Questa differenza aumenta a 35 punti nel Mezzogiorno d’Italia e addirittura a 44 punti tra le donne. In media, i laureati guadagnano circa 2,5 volte di più dei lavoratori con licenza media, salendo a 2,8 volte nella zona dell’Ue27.

Nel contesto europeo, i lavoratori con un diploma di istruzione secondaria superiore guadagnano il 42% in più rispetto a quelli con licenza media, mentre ottenere un titolo terziario porta a un raddoppio del reddito rispetto ai diplomati e quasi a un triplo rispetto a coloro con un titolo inferiore.

Retribuzioni nel Pubblico Impiego

Le retribuzioni nel settore pubblico risultano leggermente superiori, con una media che si attesta intorno a 34.153 euro annui. Per il settore pubblico, il netto mensile si aggira intorno ai 1.950 euro, con variazioni legate alle specifiche posizioni e qualifiche.

Secondo i dati, gli stipendi medi vedono importanti differenze a seconda della categoria.

Settore Stipendio Medio Lordo (Euro/anno)
Magistratura 59.000
Forze Armate 50.000
Corpo di Polizia 45.000
Servizio Sanitario Nazionale 43.000
Scuola 26.000

I dipendenti delle forze armate e della magistratura continuano a beneficiare di stipendi più elevati, mentre gli insegnanti e il personale del servizio sanitario nazionale, seppur fondamentali, ricevono una retribuzione inferiore.

Le professioni con gli stipendi più bassi

A sorpresa, nonostante l’impiego pubblico continui a far gola a molti, nella classifica dei lavori meno pagati in Italia ci sono i dipendenti del settore pubblico. Nonostante il lavoro nel settore pubblico offra una maggiore stabilità economica, i lavoratori pubblici sono spesso penalizzati dalle tasse elevate.

Gli stipendi della Polizia di Stato, ad esempio, si aggirano intorno ai 1.400 euro, con una media più bassa rispetto ad altri Paesi europei, nonostante l’importanza della figura del poliziotto. Tali importo, tuttavia, può aumentare grazie agli straordinari e alle ore extra. Stesso discorso per vigili del fuoco, carabinieri e gli altri dipendenti delle Forze dell’ordine.

In ambito Scuola, i professori delle superiori guadagnano intorno a una media di 31mila euro lordi all’anno (min 25mila, max 38mila), contro una media nella PA di circa 34-35mila euro lordi l’anno. I professori delle medie hanno guadagni pressoché simili. Per gli insegnanti della primaria gli stipendi sono invece più penalizzanti: si va dai 22mila euro lordi l’anno a un massimo di circa 34mila. A parità di laurea, lavorando più ore, i maestri della primaria vengono pagati meno degli insegnanti degli altri ordini di scuola.

Basti pensare che lo stipendio di un professore universitario ordinario, cioè un docente titolare di cattedra, varia da 3.300 a 4mila euro al mese.