Sparatoria a Monreale, un altro ragazzo fermato per strage. “Era alla guida del motociclo”
Secondo gli inquirenti avrebbe istigato Salvatore Calvaruso a esplodere colpi di pistola ad altezza d’uomo sulla folla

Palermo, 4 maggio 2025 – Ha 18 anni il secondo giovane fermato per la folle sparatoria di Monreale (Palermo). Il provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura è stato eseguito la notte scorsa dal Comando Provinciale di Palermo. Il ragazzo si chiama Samuel Acquisto: è palermitano ed è accusato - in concorso - del reato di strage.
I militari dell'Arma sono risaliti a lui dopo aver individuato, ieri pomeriggio nel quartiere Zen, il motociclo (BMW Gs, nera) utilizzato da alcuni giovani che domenica scorsa hanno esploso decine di colpi sulla folla a Monreale. Un folle gesto che ha portato alla morte di tre coetanei, Massimo Pirozzo, Salvo Turdo e Andrea Miceli, mentre altri due ragazzi sono rimasti gravemente feriti.
Il ruolo del giovane fermato
Secondo gli inquirenti il giovane fermato, in concorso con altre persone ancora non identificate, avrebbe istigato Salvatore Calvaruso, fermato nei giorni scorsi, a sparare colpi di pistola ad altezza uomo in strada dove si trovavano oltre cinquanta persone.
Acquisto avrebbe assistito Calvaruso durante le fasi dell'azione di fuoco,"compiendo atti tali da porre in pericolo la pubblica incolumità", si legge nel fermo.
Secondo la ricostruzione degli investigatori, alla guida del motociclo, quella notte, vi sarebbe stato proprio il 18enne fermato poche ore fa. Mentre erano in corso gli accertamenti tecnici sul motociclo da parte dei Carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche, il 18enne si è consegnato agli inquirenti, accompagnato dal proprio legale di fiducia.
Al termine dell'interrogatorio, i Pubblici Ministeri hanno disposto il suo fermo che è stato immediatamente eseguito dai Carabinieri. L'indagato si trova nella Casa Circondariale di Palermo "Pagliarelli".
Venerdì nel duomo di Monreale si sono tenuti i funerali delle tre vittime della strage. A celebrarli l’arcivescovo Gualtiero Isacchi. I feretri sono stati accompagnati, tenuti in spalla dagli amici, in via Benedetto D’Aquisto, sul luogo del triplice omicidio. Centinaia di persone hanno assistito, assiepate, al passaggio delle bare, accolto con un lungo applauso.