Sleep divorce: dormire in letti separati è la chiave per un sesso migliore?
Il concetto di “sleep divorce” – ovvero la decisione di dormire in letti o stanze separate all’interno di una coppia – sta guadagnando popolarità, soprattutto tra le generazioni più giovani. Un concetto che può sembrare freddo o addirittura destabilizzante per l’idea romantica del letto condiviso, ma che in realtà si fonda su una logica molto...

Il concetto di “sleep divorce” – ovvero la decisione di dormire in letti o stanze separate all’interno di una coppia – sta guadagnando popolarità, soprattutto tra le generazioni più giovani. Un concetto che può sembrare freddo o addirittura destabilizzante per l’idea romantica del letto condiviso, ma che in realtà si fonda su una logica molto pratica: dormire bene fa bene alla relazione.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, infatti, questa scelta non indica necessariamente problemi nella relazione, ma può rappresentare una strategia per migliorare la qualità del sonno e, sorprendentemente, anche la vita sessuale.
Uno dei principali motivi che spingono le coppie a considerare lo “sleep divorce” è la presenza di disturbi del sonno causati dal partner, come il russare, movimenti notturni o orari di sonno differenti. Secondo un sondaggio della Sleep Foundation, il 52,9% delle persone che ha adottato questa pratica ha riportato un miglioramento nella qualità del sonno, con un aumento medio di 37 minuti di sonno per notte.
Un sonno di qualità influisce direttamente sul benessere fisico e mentale, elementi fondamentali per una vita sessuale soddisfacente. Studi hanno dimostrato che una notte di sonno adeguata può aumentare del 14% l’attività sessuale il giorno successivo. Inoltre il 23% delle coppie che dorme separatamente ha riferito un miglioramento nella propria vita sessuale.
Fondamentale mantenere l’intimità e parlarne
È fondamentale che la decisione di dormire separatamente sia presa di comune accordo e accompagnata da una comunicazione aperta. Stabilire momenti dedicati all’intimità, come coccole prima di andare a dormire o appuntamenti romantici o momenti di connessione fisica e mentale durante la giornata, può aiutare a mantenere viva la connessione emotiva e fisica.
Lo “sleep divorce” non è una soluzione universale, ma può rappresentare un’opzione valida per le coppie che affrontano problemi legati al sonno. Con una comunicazione efficace e l’impegno reciproco a mantenere l’intimità, dormire separatamente può portare benefici significativi sia al riposo notturno che alla vita di coppia. In un mondo dove si normalizza il dialogo su benessere mentale, sessualità e ruoli nella coppia, anche la gestione condivisa del sonno diventa un tassello cruciale per la salute relazionale.
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