Shiva esulta, pena ridotta dopo il tentato omicidio alla crew di Rondodasosa: il trapper può tornare a fare concerti

Il trapper classe 1999 era stato immortalato dalle telecamere all'esterno dello studio di registrazione del rivale. Pistola in pugno, aveva ferito alle gambe due persone vicine a Rondodasosa. Era finito ai domiciliari. Ma ora la sentenza in appello gli permette di tornare a esibirsi dal vivo L'articolo Shiva esulta, pena ridotta dopo il tentato omicidio alla crew di Rondodasosa: il trapper può tornare a fare concerti proviene da Open.

Mar 18, 2025 - 17:32
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Shiva esulta, pena ridotta dopo il tentato omicidio alla crew di Rondodasosa: il trapper può tornare a fare concerti

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Il trapper Shiva è stato condannato in appello a 4 anni e 7 mesi per la sparatoria avvenuta nel luglio del 2023 davanti al suo studio di registrazione a Settimo Milanese, nell’hinterland di Milano, dove rimasero ferite due persone. Una buona notizia per Andrea Arrigoni, questo il vero nome dell’artista classe 1999, che in primo grado era stato condannato a 6 anni e mezzo, due in più di quelli concordati in appello tra il sostituto pg Luisa Russo e l’avvocato difensore Paolo Muzzi. I giudici, inoltre, hanno accolto la richiesta di sostituire la misura cautelare degli arresti domiciliari con l’obbligo di firma. In questo modo, Shiva potrà tornare a esibirsi dal vivo per già nei prossimi mesi.

La sparatoria e la condanna

La vicenda per cui è stato condannato Shiva risale all’ottobre del 2023, quando fu immortalato da alcune telecamere di sicurezza mentre sparava contro due persone della crew rivale di Rondodasosa, entrambi feriti alle gambe, fuori dal suo studio di registrazione a Settimo Milanese. Per quell’episodio il trapper fu accusato di tentato omicidio, porto abusivo di arma da fuoco e ricettazione della pistola, che non è mai stata trovata. Durante il processo di primo grado, l’artista milanese ha assicurato di non aver mai avuto intenzione di uccidere né tanto meno di ferire. «Volevo solo intimidirli e farli allontanare il prima possibile dalla mia proprietà privata», ha detto Shiva in aula di tribunale, ammettendo di aver «chiaramente sbagliato».

Il figlio nato mentre era in carcere

Dopo pochi mesi di carcere, al trapper erano stati concessi i domiciliari. Ora, dopo la condanna in appello con pena ridotta, è passato all’obbligo di firma. La riduzione della pena ottenuta in secondo grado e la revoca dei domiciliari permetteranno a Shiva di confermare il tour di concerti in programma per l’estate del 2025 ma anche di uscire di casa insieme al figlio Draco, nato quando lui si trovava ancora in carcere a San Vittore. Una notizia salutata con una vera e propria esultanza da Shiva, che sui social ha pubblicato un selfie con la scritta «Freeeeee».

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