Scopelliti, anatomia di un sacrificio anti mafia

Massi anatomia di un omicidio di mafia. Trentaquattro anni dopo si torna sulla scena del crimine: il 9 agosto 1991 il...

Apr 9, 2025 - 07:17
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Scopelliti, anatomia di un sacrificio anti mafia

Massi
anatomia di un omicidio di mafia. Trentaquattro anni dopo si torna sulla scena del crimine: il 9 agosto 1991 il giudice Antonino Scopelliti fu ucciso nella frazione di Ferrito, Villa San Giovanni, stava tornando dal mare nella casa di famiglia a Campo Calabro. Ad aspettarlo c’erano i faldoni del maxi processo: aveva ricavato uno studiolo per contenerli. A gennaio avrebbe dovuto sostenere la pubblica accusa in Cassazione. Da mesi riceveva pressioni e minacce. Chi era Scopelliti? Uno di quei giudici cui un tempo si accompagnava (senza tema di smentita) l’aggettivo integerrimo. Scopelliti non arriverà mai a sostenere l’accusa in Cassazione per il maxi processo e a chiedere il rigetto dei ricorsi dei boss contro le condanne.

All’inizio sembrò un incidente perché la sua Bmw318i, colpita dai pallettoni sparati dai fucili dei sicari, finì fuori strada. Ieri quella Bmw318i crivellata (e conservata dai familiari) è stata rimessa su quel tratto di strada. La polizia ha cercato di ricostruire cosa accadde quel giorno, anche alla luce delle ultime rivelazioni. All’inizio si pensò che a colpire fosse stata la mafia in trasferta, dopo aver chiesto alla ’ndrangheta il permesso di agire sul suo territorio, in cambio del ruolo da pacieri che i boss di Cosa Nostra avrebbero poi avuto nella guerra tra le ’ndrine. L’unica certezza è che ci fu un patto tra mafia e ’ndrangheta per fermare un percorso irreversibile. A gennaio arrivò la conferma definitiva in Cassazione delle condanne dei boss e si aprì il 1992 delle stragi, della guerra allo Stato. Il sacrificio di Scopelliti fu quasi dimenticato. Ma verità e giustizia non dovrebbero mai cadere in prescrizione.