Sanità pubblica, l’Italia si ispira agli USA | Fissata una tariffa annuale: o paghi 2000€ o ti lasciano morire

L’Italia introduce un contributo sanitario annuale ispirato al modello statunitense, sollevando dubbi e polemiche. Negli... L'articolo Sanità pubblica, l’Italia si ispira agli USA | Fissata una tariffa annuale: o paghi 2000€ o ti lasciano morire è stato scritto su: CUENEWS | Finance.

Mar 21, 2025 - 18:15
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Sanità pubblica, l’Italia si ispira agli USA | Fissata una tariffa annuale: o paghi 2000€ o ti lasciano morire

L’Italia introduce un contributo sanitario annuale ispirato al modello statunitense, sollevando dubbi e polemiche.

Negli ultimi anni, la sanità pubblica è diventata uno dei temi più discussi in Italia. Non passa giorno senza che qualcuno sollevi dubbi sul futuro del nostro sistema sanitario. Le difficoltà economiche del Paese hanno messo sotto pressione la capacità dello Stato di garantire servizi sanitari di qualità per tutti. Ci si interroga continuamente su come possiamo sostenere i costi di un sistema che, seppur efficiente, sembra sempre più difficile da mantenere senza interventi esterni.

Il nostro modello sanitario, fondato sul principio di universalità delle cure, ha sempre rappresentato un vanto. In tanti, infatti, lo considerano uno dei grandi successi del welfare italiano. Ma ultimamente, le voci che chiedono una revisione del sistema sono aumentate. Da una parte c’è chi dice che dobbiamo rivedere come vengono distribuiti i fondi e che un po’ di contribuzione privata potrebbe essere la chiave per evitare il collasso del sistema. Dall’altra parte, però, c’è chi teme che queste modifiche possano minare i diritti di tutti, soprattutto delle persone più vulnerabili.

Se guardiamo fuori dai confini italiani, vediamo che in altri Paesi, come gli Stati Uniti, il modello sanitario è molto diverso. In America, infatti, la sanità è in gran parte privata e i costi per accedere a cure fondamentali sono spesso esorbitanti. In quel contesto, l’idea di dover mettere mano alla sanità pubblica, portandola verso un sistema simile, fa paura. Eppure, in Italia, qualcuno sta proponendo proprio questo tipo di cambiamento.

La discussione è stata alimentata da una serie di proposte politiche che spingono per una riforma della sanità pubblica. L’idea di un sistema che non sia più completamente gratuito, ma che preveda il pagamento di una parte delle spese, sta prendendo piede in molte forze politiche. Ma se da un lato c’è chi sostiene che questa mossa potrebbe garantire la sostenibilità del sistema, dall’altro ci sono molte persone che temono che ciò porti a una vera e propria esclusione sociale delle persone meno abbienti.

Polemiche e reazioni politiche

Non è passato molto tempo prima che scattassero le critiche. Molti politici e associazioni hanno messo in guardia sul fatto che questa nuova tassa possa aumentare ulteriormente le difficoltà di accesso alle cure, soprattutto per chi si trova in difficoltà economiche. I più critici sostengono che questa misura sia un primo passo verso la privatizzazione della sanità pubblica, che potrebbe escludere una parte importante della popolazione.

Il governo, però, non sembra indietreggiare. Secondo i sostenitori di questa misura, l’obiettivo è garantire la sostenibilità del sistema sanitario, che rischia altrimenti di implodere sotto il peso della crisi economica. Per ora, resta da capire quale sarà l’effetto di questa riforma sul lungo periodo. A tutti sembra chiaro, però, che il modello italiano stia per affrontare una trasformazione radicale.

Visita dal medico (Depositphotos foto)
Visita dal medico (Depositphotos foto) – www.financecue.it

Una nuova misura che cambia tutto

Ora, arriviamo alla notizia che sta facendo parecchio rumore: l’introduzione di una tassa sanitaria. Da qualche tempo è stato annunciato che alcune categorie di cittadini dovranno pagare 2.000 euro all’anno per accedere ai servizi sanitari pubblici. In pratica, si parla di una bella tariffa per chi decide di iscriversi al Servizio Sanitario Nazionale (SSN) in maniera volontaria poiché non obbligato a farlo: e cioè il caso degli stranieri regolarmente soggiornanti.

Questa nuova tassa è un bel salto rispetto alla cifra precedente, che si aggirava intorno ai 380 euro l’anno. Insomma, stiamo parlando di un vero e proprio aumento. Molti, però, si chiedono come faranno le persone con redditi bassi a pagare questa cifra. Dopotutto, l’iscrizione non è obbligatoria, ma per chi ha bisogno di accedere ai servizi sanitari, diventa una scelta difficile.

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