Salmonella nelle mense scolastiche, l’Asl vince battaglia in tribunale

Furono 246 i bambini e 23 gli adulti che si sentirono male, in 98 finirono all’ospedale

Mar 28, 2025 - 11:50
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Salmonella nelle mense scolastiche, l’Asl vince battaglia in tribunale

Calenzano, 28 marzo 2025 – Salmonella nelle scuole, nuovo capitolo. La società ’Qualità e servizi’, che fornisce i pasti nelle mense degli asili e delle scuole di primo grado dove si sono verificate le intossicazioni, e l’Asl Toscana centro si sono trovate faccia a faccia davanti ai giudici del Tar della Toscana.

La materia del contendere? Gli atti relativi al procedimento aperto da parte dell’Asl dopo il focolaio nelle scuole. Compresi gli “esiti dei controlli e dei campionamenti effettuati, i verbali dei vari interventi e dei sopralluoghi compiuti, le interviste effettuate e la documentazione aziendale acquisita”. E infine ogni “comunicazione ricevuta o inviata riguardante lo stato di salute dei bambini frequentanti gli istituti serviti” da ’Qualità e servizi’.

La richiesta è stata tuttavia rigettata dall’azienda sanitaria. E così la società a gestione pubblica ha deciso di fare ricorso al tribunale amministrativo. Ieri è arrivata la sentenza: ricorso respinto e spese di lite compensate. Gli atti richiesti, scrivono i giudici, non si possono considerare di natura amministrativa. Perché “sono atti d’indagine compiuti nella funzione di polizia giudiziaria, quindi nell’ambito dell’indagine penale”.

Pertanto, il regime di acquisizione dei documenti deve fare riferimento “alle regole proprie della Procura”. In questo caso, quella di Prato, che a metà febbraio ha iscritto nel registro degli indagati i vertici della ’Qualità e servizi’. Il fascicolo è aperto con le ipotesi di reato di avvelenamento colposo da alimenti e lesioni colpose.

Sono anche scattate le perquisizioni a carico dell’amministratore unico Filippo Fossati, assistito dall’avvocato Antonietta Marchionna, Francesco Dini, direttore di produzione della società, e Eleonora Tancredi, direttore dell’area qualità. Durante le perquisizioni, disposte dalla procura di Prato guidata da Luca Tescaroli, sono stati sequestrati documenti e pc con lo scopo di risalire alla filiera della produzione e della manipolazione degli alimenti in modo da “individuare tracce dei reati commessi e cristallizzare posizioni di garanzia”, spiega il procuratore Luca Tescaroli.

I fatti risalgono al 21 settembre scorso quando, inizialmente, sette bambini si sentirono male mostrando sintomi di una gastroenterite acuta. Ai primi malori ne seguirono altri. In tutto, secondo quanto reso noto, furono 246 i bambini e 23 gli adulti che si sentirono male. Di questi 98 finirono al pronto soccorso e 23 furono addirittura ricoverati per il sospetto di una intossicazione da salmonella.

Secondo quanto ricostruito, le intossicazioni sarebbero state causate dal pomodorino ciliegino servito crudo.

Pie.Meca.