Sabalenka terrorizzata da quanto accaduto a Sinner: “Tengo sempre il bicchiere accanto a me”
Il lungo e spinoso caso relativo alla doppia positività accidentale al Clostebol di Jannik Sinner si è concluso di fatto pochi giorni fa con il patteggiamento dell’azzurro con la Wada per una sospensione di tre mesi (fino al 4 maggio). Una vicenda che ha sconvolto il mondo del tennis, generando una lunga serie di reazioni […]

Il lungo e spinoso caso relativo alla doppia positività accidentale al Clostebol di Jannik Sinner si è concluso di fatto pochi giorni fa con il patteggiamento dell’azzurro con la Wada per una sospensione di tre mesi (fino al 4 maggio). Una vicenda che ha sconvolto il mondo del tennis, generando una lunga serie di reazioni da parte di addetti ai lavori e giocatori.
Aryna Sabalenka, numero uno del ranking WTA e favorita principale ai nastri di partenza del Dubai Duty Free Tennis Championships 2025, ha rilasciato un’intervista a The National (quotidiano emiratino) non sbilanciandosi sulla squalifica di Sinner ma ammettendo di aver cominciato ad essere molto più prudente e minuziosa per evitare contaminazioni accidentali.
“Se prima non mi importava di lasciare il bicchiere d’acqua e andare in bagno in un ristorante, ora non bevo più dallo stesso bicchiere. Questa cosa ti entra in testa. Se qualcuno ha usato una crema su di te e tu risulti positiva, ti attaccheranno e non ti crederanno o cose del genere. Ho paura del sistema, non vedo come potrei fidarmi”, dichiara la bielorussa.
Sulla stessa lunghezza d’onda l’americana Jessica Pegula, numero 5 al mondo: “Il sistema antidoping è rotto, dobbiamo analizzarlo molto seriamente. Ci sono istituzioni che non procedono con chiarezza e hanno il potere di porre fine alla carriera degli atleti, questo mi sembra ingiusto. Credo che nessuno si fidi di questo sistema, è un’immagine orribile per questo sport“.