Rottamazione fino al 30 aprile
Nuova rottamazione per i decaduti con domande da presentare entro il 30 aprile 2025 e versamenti al 31 luglio 2025. Istanze per il concordato preventivo biennale al 30 settembre. Non solo. Proroga di termini per i software Isa necessari per l’elaborazione della proposta del concordato. andranno al 30 aprile, rinvio al 30 aprile anche per […] L'articolo Rottamazione fino al 30 aprile proviene da Iusletter.

Nuova rottamazione per i decaduti con domande da presentare entro il 30 aprile 2025 e versamenti al 31 luglio 2025. Istanze per il concordato preventivo biennale al 30 settembre. Non solo. Proroga di termini per i software Isa necessari per l’elaborazione della proposta del concordato. andranno al 30 aprile, rinvio al 30 aprile anche per l’apertura della finestra della presentazione delle dichiarazioni. Tutte queste novità fiscali sono contenute in un emendamento riformulato, in corso di presentazione, da Costanzo Della Porta, relatore alla legge di conversione del decreto mille proroghe (dl 204/2024) all’esame della commissione affari costituzionali del Senato.
Rottamazione decaduti, possibili incassi da 480 mln.
La riapertura contenuta nell’emendamento del relatore del provvedimento, prevede, relativamente ai debiti compresi in dichiarazioni già nella rottamazione 4, che il debitore decaduto, entro il 31 dicembre 2024, per non aver pagato una rata, può essere riammesso presentando una nuova istanza al 30 aprile 2025 afferente, si legge nel documento, «ai medesimi carichi». «Il debitore», è specificato, «potrà scegliere, in seno alla stessa dichiarazione il numero di rate nel quale intende effettuare il pagamento», ma non potranno superare il numero di dieci. Sulla riapertura si applica una mora del 2% e nell’emendamento è fornito il nuovo calendario dei pagamenti da completarsi entro il 2027.
Nella relazione tecnica si stima il perimetro dell’intervento su poco più di 700 mln di euro di ruoli, ipotizzando su un valore complessivo di 50,43 mld di carichi definibili, un tasso di adesione pari all’ 1,47%. Si considerano dunque incassi per lo stato di 480 mln di euro. «Con riferimento alla riscossione ordinaria, la riammissione produrrà una flessione rispetto ai dati previsionali, considerando che i carichi per i quali si stima il pagamento agevolato derivante dalla riammissione sarebbero stati riscossi, seppur solo in parte, al lordo delle componenti abbuonate, attraverso l’ordinaria attività di recupero, oppure per il tramite di rateizzazioni». Impatti negativi si avranno sull’aggio scrivono i tecnici. Nel 2025 il gettito atteso dalla riammissione sarà di 96,69 mln di euro con una perdita, rispetto alla riscossione quater di 73,86 mln di euro, e un impatto sulle entrate della riscossione di 22 mln di euro. La stima si snoda su dieci anni, considerando per questo arco temporale un gettito atteso di 483, 43 mln di euro, un impatto sulla riscossione dal segno meno per 356,54 mln di euro e un netto di entrate da riscossione di 126,89 mln.
A sorpresa riscrittura del calendario fiscale.
Per il concordato, dichiarazioni di adesione al 30 settembre 2025. Relativamente al biennio 2025-2026, si prevede il differimento dal 31 luglio al 30 settembre 2025 (ovvero al nono mese successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta per i soggetti con periodo d’imposta non coincidente con l’anno solare) dei termini di adesione alla proposta di concordato preventivo biennale.Si accoglie così, confermando le anticipazioni di ItaliaOggi, una delle richieste di modifica, presentate nei giorni scorsi da professionisti e imprese, al viceministro Maurizio Leo. «Il differimento», si legge nella relazione, «è finalizzato a distribuire in modo più razionale gli adempimenti fiscali considerato il necessario periodo di avviamento correlato al nuovo istituto del concordato preventivo biennale».
Non solo, nella parziale riscrittura del calendario fiscale vanno, al 17 marzo, i termini per l’approvazione e la disponibilità in formato elettronico dei modelli di dichiarazione, concernenti le imposte sui redditi e l’Irap. Al 30 aprile, la data, a partire dalla quale, possono essere presentate le dichiarazioni e, non ultima, sempre al 30 aprile, il termine il rilascio dei programmi informatici di ausilio alla compilazione e alla trasmissione dei dati relativi agli indici sintetici di affidabilità fiscale Isa.
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