Riparte il dialogo USA-Cina, Wall Street attende la Fed

Nel fine settimana si incontreranno le delegazioni dei due Paesi per avviare le trattative sul commercio e oggi l’istituto centrale statunitense deciderà sulla sua politica monetaria.

Mag 7, 2025 - 14:17
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Riparte il dialogo USA-Cina, Wall Street attende la Fed

Wall Street ben intonata prima del suono della campanella di oggi, mentre l’attesa per le decisioni di politica monetaria della Federal Reserve e il dialogo tra Stati Uniti e Cina occupano la scena.

I future sui principali indici della Borsa di New York (Nasdaq, Dow Jones e S&P500) guadagnano mezzo punto percentuale, lasciando presagire un’apertura sopra la parità per gli scambi ufficiali che inizieranno alle 15:30 italiane.

Dollaro USA poco mosso nei confronti dell’euro e cross EUR/USD fermo a 1,1360, mentre l’oro rallenta (-0,80%) la sua corsa che lo aveva portato fino ad un nuovo record storico di 3.448 dollari l’oncia (future). Scatto (+3%) del Bitcoin, venduto a 97 mila dollari.

Recuperano anche prezzi del petrolio: Brent a 62,60 dollari e future sul greggio WTI a 59,60 dollari al barile, entrambi in crescita di circa mezzo punto percentuale.

Il sentiment è migliorato a seguito della notizia che diplomatici statunitensi e cinesi si incontreranno questo fine settimana per avviare colloqui sul commercio tra i due Paese, i primi da quando lo scorso aprile Donald Trump aveva aumentato al 145% i dazi sulle importazioni dalla Cina.

"È chiaro che Stati Uniti e Cina vogliono una sorta di de-escalation e la retorica si è leggermente attenuata, quindi il rialzo può sicuramente continuare", spiega Justin Onuekwusi, Chief Investment Officer di St James's Place. Il taglio dei tassi cinese è un ulteriore elemento positivo, a dimostrazione del fatto che "la Cina riconosce la necessità di prevenire un rallentamento della crescita", ha aggiunto.

L’esito però, appare tutt’altro che scontato: Trump ieri ha affermato di non essere convinto che si possano negoziare tariffe più vantaggiose e, parlando con il Primo Ministro canadese Mark Carney, ha ribadito la necessità di una scelta da ‘prendere o lasciare’ per i partner commerciali degli USA.

L’evento principale della settimana è la decisione della Federal Reserve sui tassi di interesse che arriverà alle ore 20 (italiane), seguita dalla conferenza stampa del Presidente dell’istituto centrale, Jerome Powell. Secondo lo strumento FedWatch di CME Group, gli operatori stimano una probabilità del 96% circa che la banca centrale lasci i tassi invariati.

I solidi dati economici e i rischi di inflazione legati ai dazi hanno indotto gli operatori a posticipare la data del primo taglio a luglio, sebbene prevedano ancora circa tre tagli da parte della Fed quest'anno.

"La Fed ripeterà lo stesso messaggio: non taglierà i tassi e cercherà di posticipare il più a lungo possibile il momento in cui sarà necessario", prevede François Rimeu, Senior Strategist di Credit Mutuel Asset Management. "In questo senso, c'è in qualche modo una discrepanza tra il mercato che prevede molteplici tagli quest'anno e le aspettative di inflazione che rimangono elevate per la seconda metà dell'anno", fa notare Rimeu.

Oggi non verranno pubblicate le nuove proiezioni economiche, quindi il focus sarà sul comunicato stampa e sulle parole di Powell.

"La Casa Bianca sembra battere i pugni sul tavolo per un taglio dei tassi, ma la Fed se ne sta lì ferma: Jay Powell è in modalità 'wait and see' mentre l'inflazione a breve termine si rifiuta di ridursi", secondo Stephen Innes, managing partner di Spi Asset Management.

"Il presidente della Fed dovrà trovare un equilibrio tra il guidare i mercati sul futuro della politica monetaria e il difendere l’istituto centrale dalle pressioni dell'amministrazione", secondo Kathleen Brooks, research director della piattaforma di trading Xtb. "Un atteggiamento 'hawkish' da parte della Fed potrebbe spaventare i mercati e ricordarci che il recente rally dei mercati era una correzione in un trend discendente", prosegue l’analista, aggiungendo che i mercati si aspettano un atteggiamento 'hawkish' da parte di Powell.

Secondo Deutsche Bank, che prevede tassi fermi, nel comunicato stampa “dovrebbero essere fatte due modifiche: la prima riguarda una pulizia del linguaggio sul deflusso di bilancio per riflettere gli ultimi aggiustamenti, il secondo dovrebbe essere relativo ai recenti sviluppi dei dati, che hanno visto una contrazione del PIL nel 1° trimestre ma vendite finali agli acquirenti privati nazionali ancora forti”.

Alla conferenza stampa, “Powell ribadirà che la politica monetaria è ben posizionata per rispondere all’evoluzione delle prospettive,con un mercato del lavoro che resta solido. Potrebbe essere segnalato che la disoccupazione probabilmente aumenterà. Il Presidente della Fed dovrebbe anche evitare di indicare una tempistica per il prossimo taglio dei tassi”, prevedono da DB.

Gli analisti ritengono che Powell dichiarerà implicitamente che per un taglio dei tassi si dovrà vedere un indebolimento del mercato del lavoro, evitando riduzioni precoci.

Walt Disney (+6%): EPS rettificato di 1,45 dollari nel secondo trimestre fiscale, superiore alle stime di 1,20 dollari (dati LSEG).

Uber Technologies (-6%): ricavi saliti del 14% a 11,53 miliardi di dollari nel primo trimestre, leggermente al di sotto delle aspettative degli analisti che si aspettavano 11,62 miliardi (dati LSEG).

Charles River Laboratories (+4%): raggiunto accordo con l'investitore attivista Elliott Investment Management per aggiungere quattro nuovi membri al suo consiglio di amministrazione e avviare una revisione strategica del business, secondo quanto riferito dall’agenzia Reuters.

Sarepta Therapeutics (-19%): prevede per il 2025 ricavi netti tra 2,3 a 2,6 miliardi di dollari, inferiore alla precedente previsione di 2,9-3,1 miliardi.
NovaGold Resources (-5%): annunciata vendita fino a 43,5 milioni di azioni in un'offerta pubblica i cui proventi saranno utilizzati per finanziare la già annunciata acquisizione di un ulteriore 10% di Donlin Gold.

Microsoft

Daiwa Securities: buy e prezzo obiettivo tagliato da 533 a 515 dollari.

Meta

Arete: neutral e prezzo obiettivo ridotto da 582 USD a 581 USD.

AMD

JP Morgan Chase: neutral e target price diminuito da 130 a 120 dollari.