Questo topo ha battuto ogni record: ha scoperto 109 mine antiuomo (salvando decine di vite)

In un mondo in cui le mine antiuomo continuano a rappresentare una minaccia concreta, arriva una buona notizia che ha come protagonista.. un topo. Si chiama Ronin ed è entrato nel Guinness dei Primati per aver individuato ben 109 mine e 15 ordigni inesplosi, superando il record del suo celebre predecessore Magawa. Il merito di...

Mag 6, 2025 - 22:11
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Questo topo ha battuto ogni record: ha scoperto 109 mine antiuomo (salvando decine di vite)

In un mondo in cui le mine antiuomo continuano a rappresentare una minaccia concreta, arriva una buona notizia che ha come protagonista.. un topo. Si chiama Ronin ed è entrato nel Guinness dei Primati per aver individuato ben 109 mine e 15 ordigni inesplosi, superando il record del suo celebre predecessore Magawa.

Il merito di questo successo va al progetto HeroRATs, lanciato dall’organizzazione non profit Apopo, che da anni addestra ratti giganti africani a fiutare esplosivi nascosti sotto terra. In diverse regioni dell’Asia e dell’Africa, soprattutto in Paesi come Cambogia, le mine rappresentano infatti un’eredità letale di conflitti passati.

Si stima che nel mondo ci siano ancora circa 110 milioni di mine sepolte. I metodi tradizionali di rimozione sono lenti e costosi: una mina può costare 30 dollari per essere posizionata, ma fino a 1000 dollari per essere disinnescata.

Dopo 5 anni di servizio vanno in pensione

È qui che entrano in gioco i ratti eroi. Grazie al loro olfatto altamente sviluppato, questi roditori sono in grado di rilevare anche piccole tracce di TNT, il composto chimico presente nella maggior parte degli ordigni. A partire dalle sei settimane di vita, i ratti iniziano un percorso di addestramento basato su rinforzo positivo, associando il suono di un “click” a ricompense alimentari come banana e arachidi.

Il loro allenamento prevede diverse fasi: socializzazione con gli esseri umani, riconoscimento degli odori, simulazioni in campi minati artificiali e test finali senza indizi. Solo i migliori vengono certificati per l’attività sul campo. Lavorano per 30 minuti al giorno e vengono trattati con attenzione e rispetto anche dopo la “pensione”, che arriva verso i cinque anni di servizio.

Ronin lavora al fianco del suo addestratore Phanny e rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra esseri umani e animali. Nessun ratto è mai morto durante le operazioni, a dimostrazione della sicurezza del metodo.

Ma Apopo non si ferma ai ratti: ha avviato anche il progetto HeroDogs, in cui cani e roditori collaborano per bonificare i territori infestati da mine, sfruttando le loro capacità complementari. In un’epoca in cui la tecnologia sembra la sola risposta, i ratti di Apopo dimostrano che a volte la natura offre soluzioni semplici, economiche e straordinariamente efficaci. E chissà quanti altri record stabiliranno nei prossimi anni.

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Fonte: Apopo

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