“Questa è la fiera del greenwashing”: attivisti per il clima travestiti da pagliacci alla OMC Med Energy
“Questa è una pagliacciata, è la fiera del greenwashing“. Gli attivisti del movimento per il clima Extinction Rebellion, travestiti proprio da clown, hanno denunciato le contraddizioni della conferenza OMC Med Energy in corso a Ravenna. I membri del ‘circo’ di Extinction Rebellion si sono inizialmente messi in fila all’ingresso con gli altri ospiti della conferenza, […] L'articolo “Questa è la fiera del greenwashing”: attivisti per il clima travestiti da pagliacci alla OMC Med Energy proviene da Il Fatto Quotidiano.

“Questa è una pagliacciata, è la fiera del greenwashing“. Gli attivisti del movimento per il clima Extinction Rebellion, travestiti proprio da clown, hanno denunciato le contraddizioni della conferenza OMC Med Energy in corso a Ravenna. I membri del ‘circo’ di Extinction Rebellion si sono inizialmente messi in fila all’ingresso con gli altri ospiti della conferenza, sostenendo di avere pieno diritto, come pagliacci, a partecipare alla ‘fiera del greenwashing’. Più tardi, si sono esibiti in evoluzioni sui tricicli e numeri di giocoleria a ritmo di musica. “La conferenza OMC Med Energy è dedicata al ruolo del gas nella transizione energetica e nella creazione di alleanze industriali per cercare soluzioni innovative finalizzate alla decarbonizzazione di settori ‘difficili’ come cementifici e raffinerie – si legge nel comunicato diffuso dal gruppo – La pacifica protesta sottolinea come le numerose aziende collegate all’industria fossile che partecipano alla conferenza, tra cui Eni, Snam, TotalEnergies e Shell, siano tra i principali responsabili dell’aggravarsi della crisi ecoclimatica. Negli ultimi mesi infatti i giganti del fossile hanno fatto marcia indietro sui loro impegni riguardo alla decarbonizzazione. In dicembre la Shell ha annunciato una riduzione dei propri investimenti nelle energie rinnovabili e un maggiore impegno nell’estrazione di gas fossile. ENI, il colosso italiano del gas e del petrolio, che sul suo sito enfatizza il proprio impegno green, dal 2023 al 2024 ha aumentato di meno di 2 gigawatt la propria capacità installata di rinnovabili, passando da appena 3 GW a 4,1 GW”. E ancora: “Nello stesso periodo, la sola produzione di gas peserà per il 60% del portafoglio aziendale. Allo stesso tempo ENI promuove come soluzione alla crisi del clima la Carbon Capture and Storage (CCS – cattura e stoccaggio della CO2), a partire dai progetti di Ravenna e Hynet nel Regno Unito, mentre secondo molti esperti si tratta di una tecnologia sperimentale e costosa, inadatta a fronteggiare l’emergenza climatica”.
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