Quando inizia il Conclave: i cardinali riuniti in congregazione per decidere la data. Potrebbe partire già dal 5 maggio
La data utile è tra il 5 maggio e il 10 maggio. Storia di una riunione che non sempre è stata fatta "cum clave" ovvero "sottochiave" L'articolo Quando inizia il Conclave: i cardinali riuniti in congregazione per decidere la data. Potrebbe partire già dal 5 maggio proviene da Open.

Mentre centinaia di fedeli continuano a rendere omaggio alla tomba di Papa Francesco nella Basilica di Santa Maria Maggiore questa mattina, alle 9, i cardinali si sono riuniti in Vaticano per una nuova Congregazione Generale e decidere la data d’inizio del conclave. In base all’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis, il testo liturgico che disciplina il periodo successivo alla morte di un Pontefice, il conclave può iniziare tra il 15° e il 20° giorno dal decesso. Quindi la data utile è tra il 5 maggio e il 10 maggio o tra il 6 e l’11 maggio se il conto partirà dal giorno successivo alla morte di Bergoglio.
Il Conclave più breve durò poche ore (nel 1503), quello più lungo oltre due anni
Il Conclave più breve mai registrato durò poche ore (circa 10) e si tenne nella notte tra il 31 ottobre e il primo novembre 1503. Dopo la morte di Pio III, i cardinali si riunirono e in tempi record elessero Giulio II, nato Giuliano della Rovere (1443-1513). Come ricorda Adnkronos il 216esimo papa della Chiesa è uno dei più celebri del Rinascimento, patrono di Michelangelo e di Raffaello. Tra i conclavi più brevi degli ultimi tempi si registra quello nel 2005 dove Benedetto XVI fu eletto in sole 26 ore, con 4 scrutini, mentre per eleggere Francesco i cardinali impiegarono 36 ore, con 5 scrutini. La decisione più lunga della storia durò 2 anni e 9 mesi (pari a 33 mesi o 1.006 giorni) e risale invece al conclave iniziato dal 29 novembre 1268 e terminato il primo settembre 1271, con l’elezione di Papa Gregorio X. Fu molto sofferto perché non c’era accordo nemmeno tra i regnanti europei. A sbloccare la situazione fu l’imperatore del Sacro Romano Impero, Rodolfo I d’Asburgo, che favorì la scelta di Tedaldo Visconti, ovvero Gregorio X. Ed è da questo Papa che arrivò una decisione significativa per tutti i conclavi a seguire.
Da Viterbo si decise un Conclave finalmente isolato
Papa Gregorio X introdusse il “Decretum de electione papae“, che prevede l’obbligo di tenere il Conclave in una zona isolata e sotto stretto controllo. Questo per evitare interferenze esterne. Nel lungo “conclave” di Viterbo i cardinali furono letteralmente rinchiusi, le loro razioni di cibo ridotte e persino il tetto del palazzo pontificio fu rimosso, esponendoli alle intemperie per poterli spingere a una decisione. Un’esperienza che mosse poi Gregorio X a prendere provvedimenti. Da qui il termine “cum clave” ovvero “sottochiave”. Il primo vero e proprio Conclave permise di eleggere in queste modalità Papa Gelasio II, eletto il 24 gennaio 1118 all’unanimità dai cardinali riuniti in segreto nel Monastero di San Sebastiano sul Palatino.
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